Ormai è talmente facile affibbiare ad ogni Zombie-Movie un significato politico (e sociale), che quasi se ne è perso il gusto.
Ancor più se i temi trattati comprendono epidemie, decisioni militari e terrore di massa.
“28 settimane dopo” non è da meno, ma ha il pregio di essere più furbo di quanto sembri.
Perché un intervento militare (finalizzato alla “pace”), in caso di Zombi, tale rimane, così come il terrore di massa nei confronti del prossimo, vivo o morto che sia.
Una via che un po’ di tempo fa era stata aperta da “I figli degli uomini” e che Juan Carlos Fresnadillo ha semplicemente deviato, piegandola a suo favore e orchestrando una storia dal ritmo teso e serrato, ben diretta e con una colonna sonora incalzante, capace di sottolineare benissimo ogni singolo momento.
Dopo quei “28 giorni” raccontati da Danny Boyle, tutto sembra essere ormai tornato alla “normalità”.
Il territorio Inglese è sotto il controllo delle truppe Americane (ma dai!) e sta cercando di ricostruire la perduta armonia.
Ma qualcosa sfugge al controllo, rigettando il paese nel terrore (un morso dopo l’altro).
Al centro di tutto il dramma di una famiglia, possibile fonte di salvezza.
Bravissimo Robert Carlyle nell’interpretare un personaggio scomodo, figlio dei suoi tempi, ma anche dei nostri.
Londra è ancora più vuota e continua ad essere inquietante oggi come allora, quasi come lo fosse di suo.
Ancor più se i temi trattati comprendono epidemie, decisioni militari e terrore di massa.
“28 settimane dopo” non è da meno, ma ha il pregio di essere più furbo di quanto sembri.
Perché un intervento militare (finalizzato alla “pace”), in caso di Zombi, tale rimane, così come il terrore di massa nei confronti del prossimo, vivo o morto che sia.
Una via che un po’ di tempo fa era stata aperta da “I figli degli uomini” e che Juan Carlos Fresnadillo ha semplicemente deviato, piegandola a suo favore e orchestrando una storia dal ritmo teso e serrato, ben diretta e con una colonna sonora incalzante, capace di sottolineare benissimo ogni singolo momento.
Dopo quei “28 giorni” raccontati da Danny Boyle, tutto sembra essere ormai tornato alla “normalità”.
Il territorio Inglese è sotto il controllo delle truppe Americane (ma dai!) e sta cercando di ricostruire la perduta armonia.
Ma qualcosa sfugge al controllo, rigettando il paese nel terrore (un morso dopo l’altro).
Al centro di tutto il dramma di una famiglia, possibile fonte di salvezza.
Bravissimo Robert Carlyle nell’interpretare un personaggio scomodo, figlio dei suoi tempi, ma anche dei nostri.
Londra è ancora più vuota e continua ad essere inquietante oggi come allora, quasi come lo fosse di suo.
24 commenti:
Anche a me era venuto in mente il film di Cuaron. E' evidente che siamo in un periodo talmente instabile che l'apocalisse - in qualsiasi forma - l'orlo del disastro ci sembrano i migliori elementi per raccontare le paure di oggi.
questo è uno dei film che mi son perso al cine che volevo vedere assolutamente!appena esce in dvd lo recupero e ti faccio sapere cosa ne penso!il primo mi aveva colpito assai (molto "Io sono leggenda" ma la regia di boyle e le atmosfere desolanti erano quel tocco in più che manca a molti zombie movie)..questo spero faccia altrettanto!
Ripeto, del primo avevo apprezzato moltissimo le atmosfere e le ambientazioni, aldilà della storia in sè per sè, dato che zombie e mostri vari non è che sono proprio il massimo per me.
Spero che in questo ci sia qualche novità, altrimenti non ha senso rivedermi un film con la stessa atmosfera, dato che quella era l'unica cosa che mi aveva colpito
Ale55andra
Purtroppo, nonostante mi interessasse molto, l'ho perso quand'era al cinema. Ma, a maggior ragione dopo la tua recensione, voglio recuperarlo in dvd! Dici che in visione casalinga perderò molto?
@ noodles: sembra proprio sia così...alla fine cinema e storia sono sempre andati di pari passo...ovviamente c'è metafora e metafora...e i film di zombi, nascendo proprio come metafora sociale (grazie a romero) si prestano benissimo a questo tipo di intento...c'è da dire anche che in ogni film è aperto a svariate interpretazioni, non sempre giuste.
Ma in ventotto settimane dopo sembra proprio che le allusini siano volute...
@ deneil: un'occhiata se la merita secondo me...
@ ale55andra: secondo me le atmosfere cambiano, quì è tutto più accellerato...
@ mr hamlin: secondo me è un film che può rendere anche fuori dalla sala...per quanto mi riguarda poi, un bell'horror preferisco sempre guardarlo da solo, a casa...
Questo ormai l'ho perso (attenderò il DVD). Ma tu sei quindi riuscito a vederlo al cinema? Si dice inoltre che non sia ai livelli di 28 giorni dopo. Ciao Filippo e grazie.
uh, questo l'ho visto
una piccola riserva sulla sceneggiatura, troppo intrisa di dialoghi, quando bisognava piuttosto lasciar spazio alle immagini
in compenso questo montaggio volto all'ipercinesi l'ho apprezzato molto
non c'è molta differenza tra questo è il primo capitolo targato boyle, sono ambedue buoni film
@ luciano: no...me lo sono procurato tramite altre vie e l'ho visto in lingua originale...per quanto mi riguarda è leggermente inferiore al primo, ma compensa con un ritmo serratissimo.
@ honeyboy: tutti e due buoni film, giustissimo...
mi pareva strano che ancora non l'avevi visto!
Già. Bello questo film. I significati socio-politici non sono affatto velati, ma espressi con molta intelligenza. Così, per provare, lo farei vedere anche a chi non ama il genere.
Concordo anch'io con la somiglianza con "I figli degli uomini" e con le considerazioni politiche.
Un po' tutti lo abbiamo apprezzato... fa piacere.
x deniel:
Cerca di "recuperarlo" anche subito, non sarà il cinema (dove andrebbe visto assolutamente), ma la visione è ottima anche così!
Sicuramente lo vedrò, non posso mancarlo!
PS: Gli infetti non sono proprio "zombi", ma colpiti da "rabbia furiosa": così viene detto in "28 giorni dopo"...
Vi è più di un punto di contatto con gli zombi, ma la grossa differenza sta nella lentezza fisica e mentale di questi ultimi rispetto ai primi.
I rabbiosi invece corrono!
Bye!
@ trinity: mai dubitare!:P
@ lilith: beh si, anche un "profano" può benissimo apprezzarlo...anche perchè la violenza è minima e il film ha ritmo...del resto anche la quadrilogia sugli zombi di Romero si può apprezzare pur non amando il genere...
@ amosgitai: sono contentissimo che altri abbiano riscontrato questa somiglianza...riflessione sui tempi attuali? Riguardandoli tra una ventina d'anni saremo in grado di valutare meglio, per ora sicuramente non passa inosservata...
@ iohannes: lo so, la mia è stata una (forzata) generalizzazione...le differenze sono evidentissime...;)
Un saluto a tutti!^^
@amosgitai:lo recupero assolutamente!comunque la storia che non siano zombie non mi è mai andata giu..sono zombie!solo che boyle voleva fare il figo e ha detto che avevan la rabbia!anche gli zombie del remake di romero correvano!
@Fil:è arrivata la rece sul figlio di king kong!
beh...anche questa è un'interpretazione!^^
Diciamo che è un buon periodo per gli zombie...
"Papà" Romero a parte (all'idea che stia girando "Diary of the dead" con produzione indipendente già mi emoziono), hanno ottenuto buone critiche sia "28 giorni dopo" (visto e piaciuto), il remake di Snyder di "L'alba dei morti viventi" (visto e molto piaciuto), questo (che, come detto, mi manca) e "Rec" di Juame Balaguerò e Paco Plaza presentato a Venezia... Gli amanti dell'horror come noi non possono che gioire!!!
Diary of death non vedo l'ora di vederlo...^^
Ma sai che il remake di Snyder non l'ho ancora visto?
Non so perchè, ma parto prevenuto...poi l'idea di zombi che corrono non mi va molto giù (quelli di Boyle non sono propriamente zombi).
Mi dici che ne vale la pena?
Assolutamente, a me il remake di Snyder è piaciuto molto.
Poi chiaramente i gusti sono gusti, ma se ti è piaciuto il successivo 300 apprezzerai anche quel remake.
I generi sono diversi, ma lo stile di ripresa è simile.
enm...veramente a me 300 non era piaciuto...:/
Cmq lo guarderò lo stesso...alla fine ho deciso anche di riguardare 300, chissà che ad una seconda visione mi piaccia di più...
Non ti è piaciuto 300??? Come mai, cosa non ti ha convinto? Comunque sei sempre in tempo per ricrederti, su... :-)
Scherzi a parte, prova a concedergli una seconda chance e magari davvero ti convincerà di più.
ad essere sincero ricordo che mi ha annoiato...ma ultimamente stavo pensando di rivederlo (dopo una discussione con un amico che l'aveva trovato favoloso...mah, forse ero andato al cinema pieno di cattivi propositi).
Alla fine non si dice che solo gli stupidi non cambiano idea?^^
Ti annoi con "300" e sei in tensione con l'ultimo Avati? Sai di essere un po' strano, si?... :-)
ehm...effettivamente certe volte mi stupisco da solo...:)
Cmq lo rivedrò...
Ne vale la pena, vedrai!
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