venerdì 22 ottobre 2010

Salt

Salt (2010, regia Phillip Noyce)



La vita di Evelyn Salt (Angelina Jolie), un’ufficiale della CIA dalla carriera irreprensibile, viene sconvolta da un evento inaspettato. Durante un interrogatorio un pentito Russo di nome Orlov l’accusa infatti di essere una spia, la cui missione è uccidere il presidente russo in visita a New York City. Braccata dai suoi stessi colleghi e preoccupata per la sorte del marito, la donna è costretta a darsi alla fuga, ma durante quest’avventura la verità nascoste saranno numerose.

Letale e sinuosa come una pantera, Angelina Jolie si candida al trono di eroina d’azione del 2010. In Salt l’attrice picchia duro, non risparmia niente e nessuno e ha come unico obiettivo quello di portare a termine una missione all’insegna dell’esagerazione più fracassona. Il risultato è un action movie eccessivo ma più che godibile, che ricorda sotto molti punti di vista il riuscito episodio pilota di serie televisive come 24. Ed è proprio nei confronti del Jack Bauer interpretato da Kiefer Sutherland che Evelyn Salt, la protagonista di questa storia, sembra avere i debiti più grandi. Inarrestabile, ligio al dovere e pronto a tutto per rivendicare la sua verità, questo personaggio si muove per un’ora e mezza senza lasciare allo spettatore un attimo di tregua, sfidando le più comuni leggi di gravità e osando l’impossibile all’interno di coreografie volutamente sopra le righe.

Colpi di scena un tanto al chilo, un finale che lascia la porta aperta ad uno o più sequel. Salt ha decisamente tutte le carte in regola per diventare l’ennesimo blockbuster di genere. In questo caso non c’è bisogno di accontentarsi, bisogna semplicemente prendere le cose per quello che sono e godersi lo spettacolo. Chiedere più del dovuto a certi film è sicuramente l’errore più grosso.

Pubblicato su ScreenWEEK

1 commento:

Anonimo ha detto...

Però la Jolie la preferisco in altre vesti. Certo è che queste fracassonate a volte fanno bene.

Ale55andra

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