L’occasione per poter esordire con un laconico “meglio tardi che mai” è così evidente che quasi non c’è gusto nel dirlo.
Ma in fin dei conti è così.
Invincibile è stato presentato al Festival del cinema di Venezia nel 2001.
Finito in chissà quale cassetto, dimenticato per sette anni, eccolo spuntare tra i titoli estivi, quasi come a volerlo far passare inosservato.
Il bello è che bisogna anche ringraziare di tanta generosità.
Tralasciando inutili (perché inascoltate) polemiche, tanto vale parlare del film.
Invincibile è un’opera che fonde narrazione fantastica e storiografia, ipotizzando sul possibile incontro di due figure realmente esistite.
Zishe Breibat, ebreo dalla forza straordinaria, attrazione principale dei migliori spettacoli a tema degli anni ’20 ed Erik Jan Hanussen illusionista danese (o presunto tale), amico (lacchè) di un partito Nazifascista in piena ascesa e ben disposto ad accettare aiuti occulti.
Nelle mani di Herzog, la convivenza di queste due figure si rivela come sintomatologia di una futura perdita delle certezze, dove la superstizione domina incontrastata e l’affermazione personale è solo un breve miraggio.
Unica pecca, il registro stilistico utilizzato.
Fondendo la passione nei confronti della settima arte con quella – più recente – per il documentario, il regista sembra in alcuni punti indeciso sulla strada da seguire, optando per un’estetica che ricorda i ben più limitati scenari televisivi.
Nonostante tutto Invincibile si rivela come un’opera valida, caratterizzata da un’atmosfera fiabesca molto efficace (se si esclude la presenza di tempi morti), che trova la massima esaltazione nelle scene oniriche, scarne e al tempo stesso molto funzionali.
Ma in fin dei conti è così.
Invincibile è stato presentato al Festival del cinema di Venezia nel 2001.
Finito in chissà quale cassetto, dimenticato per sette anni, eccolo spuntare tra i titoli estivi, quasi come a volerlo far passare inosservato.
Il bello è che bisogna anche ringraziare di tanta generosità.
Tralasciando inutili (perché inascoltate) polemiche, tanto vale parlare del film.
Invincibile è un’opera che fonde narrazione fantastica e storiografia, ipotizzando sul possibile incontro di due figure realmente esistite.
Zishe Breibat, ebreo dalla forza straordinaria, attrazione principale dei migliori spettacoli a tema degli anni ’20 ed Erik Jan Hanussen illusionista danese (o presunto tale), amico (lacchè) di un partito Nazifascista in piena ascesa e ben disposto ad accettare aiuti occulti.
Nelle mani di Herzog, la convivenza di queste due figure si rivela come sintomatologia di una futura perdita delle certezze, dove la superstizione domina incontrastata e l’affermazione personale è solo un breve miraggio.
Unica pecca, il registro stilistico utilizzato.
Fondendo la passione nei confronti della settima arte con quella – più recente – per il documentario, il regista sembra in alcuni punti indeciso sulla strada da seguire, optando per un’estetica che ricorda i ben più limitati scenari televisivi.
Nonostante tutto Invincibile si rivela come un’opera valida, caratterizzata da un’atmosfera fiabesca molto efficace (se si esclude la presenza di tempi morti), che trova la massima esaltazione nelle scene oniriche, scarne e al tempo stesso molto funzionali.
9 commenti:
Devo ancora metabolizzarlo, questo film. Forse perché ho il forte sospetto ci sia ben poco da metabolizzare--
Un giorno mi deciderò a recuperare Herzog. Giuro!
(Ti ho lasciato un commentino su "Dante 01" :D Ah, e l'altra sera ho visto un film di cui avevo sentito parlare proprio da te, "La Cmunidad". Proprio bellino, mi sono diverito molto!)
Ciao,
Lore
@ alberto: non è sicuramente un capolavoro...ma non me la sento di bocciarlo...effettivamente c'è poco da metabolizzare, ma non è detto che sia un difetto. COme ho detto, risente troppo della recente passione per il documentario...
@ Tenshi: Tranquillo, anch'io di Herzog ho visto molto poco...;)
@ tenshi: la comunidad è un film veramente valido...ma del resto quando si parla di De la Iglesia sono di parte...
Anche io dovrei decidermi a recuperare Herzog, comunque bellissimo questo post!!
Ma è uscito? anche da noi?? e in pieno Agosto???
CHI LO AVREBBE MAI DETTO. :)
Sono curiosissimo: devo vederlo.
Un salutone, a presto
Ma è uscito? anche da noi?? e in pieno Agosto???
CHI LO AVREBBE MAI DETTO. :)
Sono curiosissimo: devo vederlo.
Un salutone, a presto
@ ale55andra: sul serio? Grazie!:)
@ pickpocket: ovvio che no, mi sono dovuto procurare il dvd(rip) originale!
Se aspettiamo arrivi da noi stiamo freschi...:(
Questo mi manca, Herzog è sempre Herzog.
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