lunedì 14 aprile 2008

The Call of Cthulhu

The Call of Cthulhu (2005, regia Andrew Leman)



Durante una delle tante chiacchierate con Francois Truffaut, Alfred Hitchcock, parlando degli odierni fautori della settima arte, si scagliò a favore di una rivalutazione del cinema muto, consigliandolo come esercizio formativo, utile alla crescita di ogni regista (in parole povere, ogni grande cineasta dovrebbe saper girare un film muto).
Andrew Leman sembra proprio aver fatto tesoro di queste parole. Dopo un passato trascorso più che altro dietro le quinte (partecipando a produzioni come “Scream 3”), ha deciso, per la sua opera prima, di mettere indietro l’orologio, scomodando vecchi canoni cinematografici (e letterari) e mettendoli al servizio del "nuovo".
Il risultato è uno dei più convincenti revival presenti all’interno della vasta cinematografia contemporanea, capace persino di dare del filo da torcere al (troppo) saccente Quentin Tarantino e alla sua presunta operazione di “commemorazione cinematografica moderna”.
Abbandonando lo Zoom, armandosi di didascalie e riesumando il vecchio (ma sempre così affascinante) passo uno, Andrew Leman è riuscito a dar forma ad un concetto di falso d’autore giocoso, affascinante e incredibilmente lontano da ogni forma di anacronismo, regalandoci un’opera gotico/espressionista del tutto in linea con il sublime argomento trattato e che per alcuni versi riesce a riportare alla memoria nomi illustri come quelli di Ernest Schoedsack e Merian C. Cooper.
Lovecraft può dormire sonni tranquilli.
Al regista, dopo questo breve viaggio nel tempo, non resta che confermare le sue attitudini.
Per quanto riguarda la “prova Hitchcock”, quella può dirsi superata a pieni voti.

Pubblicato su Cineocchio

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante, anzi interessantissimo!
Ale55andra

Luciano ha detto...

Confesso che il film mi sfuggì (il 2005 è stato un anno terribile per me e non ricordo neppure se arrivò o meno al cinema). Poi l'ho come rimosso. Eppure un film simile avrei dovuto cercarlo per mari e monti. Quindi Filippo ti ringrazio per averlo proposto. Non mancherò di vederlo^^

FiliÞþØ ha detto...

@ ale55andra: vedilo perchè ne vale vermanete la pena!

@ luciano: in italia non è mai arrivato, ma è reperibile in dvd (o tramite altre vie).
Anche tu luciano devi assolutamente vederlo. La durata è esigua (47 minuti) del tutto in linea con il progetto.

chimy ha detto...

Cavoli questo non lo conoscevo ma voglio recuperarlo assolutamente!

Anonimo ha detto...

però, però, non male, non male... dev'essere mio assolutamente, grazie della segnalazione, davvero...
Simone

Anonimo ha detto...

Stavo per avere un travaso di bile quando ho immaginato cosa avessero fatto al povero Lovecraft, poi ho letto la tua recensione e mi sono quietato!

Anonimo ha detto...

tana per mario!!!!

FiliÞþØ ha detto...

@ chimy: anch'io ne ignoravo l'esistenza, ne hanno parlato sull'ultimo numero di film tv e mi ha alquanto incuriosito...

@ Simone: figurati!^^

@ shepp: tralasciando l'opera da cui è tratto, il film è sicuramente un progetto interessante. Cmq stai sicuro che l'onore di Lovecraft è intatto!;)

@ Mario: Nel senso che non lo conoscevi?

Anonimo ha detto...

strano che mi sia sfuggito !
al prossimo ordine recupero il dvd che è disponibile sono negli states

FiliÞþØ ha detto...

allora attendo impressioni!;)

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