giovedì 12 aprile 2007

Thank you for smoking

Thank you for Smoking (2005 , regia Jason Reitman)




“Michael Jordan gioca a basket, Charles Manson uccide la gente, io parlo.
Ognuno un talento!”
(Nick Naylor)

Finalmente una boccata d’aria nuova (sebbene viziata).
“Thank you for smoking”, opera prima dell’esordiente Jason Reitman (figlio del “Ghostbusteriano” Ivan) è un film tanto bello quanto scorretto, che tratta un argomento abbastanza scottante in America, il fumo e le Lobby del tabacco. Nick Naylor (un funambolico Aaron Eckhart), portavoce della Big Tabacco, per lavoro protegge le sigarette e il vasto popolo dei fumatori (ingiustamente condannato per aver utilizzato uno dei diritti fondamentali dell’uomo, la libertà di scelta). Un conferenziere instancabile che sa far bene il suo lavoro, spinto dalla sola e unica vocazione (poco o niente c’entrano le sigarette poiché lui è un difensore di tutte le cause perse). Divorziato, con un figlioletto devoto, che già dimostra una grande predisposizione oratoria (conferma del sangue paterno che scorre nelle sue vene), con due amici anche loro Lobbisti, l’uno difensore delle armi, l’altra dell’alcool, vive da bravo yuppie l’ascesa della sua carriera, odiato e amato, come è giusto che sia.
Cinico fino all’osso, cattivo, ma anche estremamente divertente. Girato con mano sicura e con un ritmo che non perde mai colpi e mai annoia, il film è stato una delle grandi sorprese dell’anno passato.
Giocare con i tabù americani può sembrare un’idea scontata, farlo con originalità però è un’impresa difficile e bisogna dare atto al regista del fatto che la pellicola da questo punto di vista centra a pieno il bersaglio. Né pro e né contro, solo una spietata (ma divertente) analisi sui livelli che può raggiungere il cinismo umano. Dei personaggi stupendi, caratterizzati benissimo.
Strano a dirsi ma il tabacco , vero protagonista del film, aleggia come uno spirito, si manifesta nelle parole, nelle immagini, ma mai appare (neanche una sigaretta accesa in un ora e mezza).
Che dire, di film così ne servirebbero di più…


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Una delle più belle satire cinematografiche degli ultimi anni!
Bravo il protagonista, ottimi certi dialoghi, egregia prova alla regia del figlio di Reitman.
Da avere in videoteca imho.
Byez

FiliÞþØ ha detto...

D'accordo su tutto...un grande film...

Anonimo ha detto...

Dovrei ascoltarti più spesso...

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