mercoledì 11 aprile 2007

Intrigo a Berlino

Intrigo a Berlino (2006 , regia Steven Soderbergh)


A Soderbergh piace sperimentare a anche all’amico Clooney.
E cos’è in fondo “Intrigo a Berlino”, se non un grande esperimento?
Un compiaciuto e divertito esercizio di stile, ma niente di più.
L’impatto è stupendo, le musiche, il montaggio, le inquadrature, ricreano fedelmente (e freddamente) le atmosfere di tutti quei film Noir (“Casablanca” su tutti) che tanto hanno segnato gli anni ‘40/’50.
Purtroppo l’impressione dura poco. Già dopo i primi dieci minuti ci si accorge che sono poche le cose che funzionano. George Clooney è troppo splendido e pacioso, per aspirare al ruolo di Humprey Bogart. Tobey Maguire è del tutto fuori luogo (ma fortunatamente ci abbandona quasi subito). L’unica è Cate Blanchet che, aiutata dalla sua fisionomia, riesce, seppur in maniera fugace, a ricordare grandi dive del calibro di Ingrid Bergman e Lauren Bacall. Ma anche la sua recitazione impostata perde subito di credibilità.
Il bianco e nero, che tanto affascina all’inizio, si rivela come un colore artefatto, che toglie credibilità (per quanto poca ne possa avere) al film. Le luci poi, sono orribilmente fastidiose.
Bisognerebbe capire la concezione che Soderbergh ha degli omaggi cinematografici. Se è stata una cosa volontaria, quella di rendere l’opera totalmente impersonale, giocando talvolta con i ruoli stereotipati (Clooney, che dovrebbe rappresentare il duro “alla Bogart “, le prende di santa ragione per tutta la durata del film).
La scena conclusiva all’aeroporto, ovviamente non poteva mancare.
Che dire, tutto ha un limite, superato quello la noia si fa sentire.
Più che un film, “Intrigo a Berlino” sembra il capriccio di un grande regista.
6 per l’impegno, ma la pellicola meriterebbe molto meno.





2 commenti:

domenico ha detto...

per me il film avrebbe potuto essere molto meglio, pur essendo un esercizio di stile...
non mi è dispiaciuto in fin dei conti però, sicuramente molto bello sul piano visivo, ma la storia lascia un pochetto a desiderare, un intrigo mal intrigato direi

FiliÞþØ ha detto...

già...la storia non ha proprio mordente...molto ma molto noiosa...

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