martedì 10 aprile 2007

Saw III

Saw III – L’enigma senza fine (2006 , regia Darren Lynn Bousman)



Torna Jigsaw, il redentore sanguinario, colui che riporta sulla retta via le povere anime perdute (ma ci è mai riuscito?). Ad accompagnarlo, la sua fedele “crocerossina” Amanda.
Alla faccia di tutti quei dottori disfattisti, che lo davano come spacciato, il nostro “eroe” è riuscito a durare per ben tre pellicole e chissà che non torni (e voglio proprio vedere come faranno stavolta…) per un nuovo sequel.
Non so quali erano le vostre aspettative per questo film, ma io ho avuto quello che mi aspettavo. Violenza all’ennesima potenza con l’aggiunta di una trama-pretesto.
Arrivata ormai al terzo capitolo la saga perde colpi, ma dà al pubblico quello che vuole. D'altronde c’è veramente qualcuno che è andato a vedere questo film in cerca di una storia avvincente? Non penso. L’attrattiva maggiore era scoprire “come li ammazzava stavolta”, e ovviamente il risultato non delude le aspettative. Corpi dilaniati, piegati (e spezzati), esplosi, ci accompagnano per tutta la durata del film. Incredibili macchine di tortura procurano dolori indicibili a povere vittime urlanti. Ovviamente viene da chiedersi come possano una gracile ragazza e un uomo bloccato a letto costruire simili ordigni mortali, ma questi sono dettagli trascurabili…
I due “fortunelli”, cui è stata data una seconda chance, sono un giovane padre, novello “Taxi Driver”, al quale hanno ucciso il figlio e una dottoressa con problemi famigliari. L’uno in cerca di vendetta, l’altra usata per un estremo gioco, le cui conseguenze porteranno ad un catastrofico epilogo.
Come è ovvio che sia, il film preme in maniera esagerata sulla violenza, riuscendo in molti punti a far girare la testa dall’altra parte.
Cosa volevate di più?






1 commento:

Anonimo ha detto...

Come giustamente dici...abbiamo avuto per la terza volta quello che volevamo!
Flavia

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