E’ accaduto a Twin Peaks
Ero poco più che un bambino quando la televisione italiana ha trasmesso per la prima volta “I segreti di Twin Peaks” e pur non capendoci molto ricordo benissimo il sentimento di angoscia e paura che ho provato la notte dopo averlo visto, immobile nel mio letto, incapace di aprire gli occhi terrorizzato dalla possibilità di trovarmi faccia a faccia con un nano ballerino vestito di rosso.
Molte cose non le capivo, ma ricordo benissimo le pubblicità, gli articoli sui giornali, gli inserti settimanali e quell’assillante domanda sulla bocca di tutti, chi ha ucciso Laura Palmer?
La trama (ovviamente ridotta all’osso)
La tranquillità della cittadina di Twin Peaks viene scossa dal ritrovamento del corpo di una liceale, Laura Palmer. Per indagare sul caso, l’FBI manda l’agente Dale Cooper che durante le sue indagini scopre che in realtà il paese non è come sembra ma nasconde molti inquietanti segreti.
Avvalendosi del bizzarro “metodo tibetano” e di visioni premonitrici Cooper scopre che l’assassino della ragazza è il padre, posseduto da una spirito maligno di nome Bob.
Riuscendo a varcare le porte di un’altra dimensione, per far luce sul misterioso caso, l’agente non riesce a sconfiggere il maligno e ne diviene vittima.
“Twin Peaks” ha rappresentato per la televisione una rivoluzione. Molto di quello che vediamo oggi deve tutto alla fortuna di questo telefilm, partito in sordina e diventato un inaspettato successo di critica e pubblico.
La nuova era della Soap Opera
1986, spinto dal suo agente che lo vuole vedere alle prese con un progetto televisivo, David Lynch, in collaborazione con il regista Mark Frost comincia la stesura di un soggetto per il piccolo schermo. I due dopo un progetto subito abbandonato, riguardante gli ultimi giorni di vita di Marilyn Monroe, decidono di unire le forze per la creazione di una serie poliziesca (o quasi).
Tutto parte da un’immagine che i due registi hanno durante una chiacchierata in una tavola calda, quella di un corpo avvolto nella plastica e trasportato dalla corrente sulla riva di un lago.
Nel 1989, ottenuto il via dalla ABC, i due girano l’episodio pilota della serie. Il riscontro è molto positivo e il canale conferma altre sette puntate.
La serie diventa subito un Cult. La risposta del pubblico stupisce tutti, dai dirigenti della ABC ai due registi e creatori, ma perché?
“Twin Peaks” rompe i gli schemi classici del telefilm, fondendo il giallo con la soap opera.
Tipico della “soap” è la moltitudine di personaggi che si muovono in un ambiente circoscritto, cioè quello della cittadina americana. L’intreccio si evolve poi su strade diverse, attorno al delitto e alle sue cause si sviluppano eventi quali amori, intrighi, storie di droga, paternità incerte, fughe, pazzia e adulterio, temi cari alle varie telenovelas che vengono trattati negli episodi adottando la tecnica della simultaneità (mentre accade questo vediamo cosa succede da un’altra parte).
Sull’esempio del grande successo di “Dallas”, in onda in quel periodo, abbiamo personaggi che il pubblico era già abituato a conoscere come lo sceriffo, l’ereditiera senza scrupoli il giovane ribelle, l’imprenditore diabolico.
“Twin Peaks” è come una medaglia, se da un lato abbiamo la soap opera, su ispirazione di “Dallas”, dall’altro troviamo il lato oscuro, quello che tanto ha turbato il pubblico distinguendolo dal resto della produzione televisiva precedente. Il mistero, identificato come l’ignoto, è parte integrante della serie, ed è motivazione del delitto di Laura Palmer. Nei boschi che circondano la cittadina, vivono spiriti che comandano gli uomini. Entità affamate di male che sfruttano le debolezze umane.
Le due parti di un cuore
Penso che gli unici precedenti di telefilm “metafisico” si possono trovare in serie come “Ai confini della realtà” e simili. Si tratta comunque di serie incentrate esclusivamente su motivi fantastici, caratterizzate dalla non continuità tra i vari episodi.
“Twin Peaks” è tutt’altra cosa. Non è stato un caso quello di paragonare il telefilm ad una medaglia, la doppiezza infatti caratterizza gran parte dei personaggi. Nel procedere delle puntate si scoprono relazioni segrete che coinvolgono gli abitanti della cittadina. Quasi tutti hanno una doppia vita, a cominciare dalla povera Laura, studentessa modello di giorno, dissoluta e conturbante di notte, pronta ad abbandonarsi ai piaceri della carne e dei vizi. La distinzione tra giorno e notte è molto importante, perché è la notte che tutto cambia, che si scatena il male e che si sviluppano torbide alleanze tra spiriti e umani. La “Loggia Nera”, dimora degli spiriti malvagi, con quell’arredamento essenziale che è diventato l’emblema stesso del telefilm, ha anch’essa un doppio rappresentato dalla “Loggia Bianca”, dimora di spiriti buoni.
Gran parte della fortuna della serie è dovuta all’originalità dei personaggi, alcuni dei quali sono rimasti ben impressi nell’immaginario comune, ecco alcuni tra i più importanti:
Sarah Palmer: Madre di Laura, possiede doti paranormali che la portano ad avere visioni legate al delitto e non solo.
Leland Palmer: Padre di Laura, per tutta la durata della serie non riesce a riprendersi dal trauma per la morte della figlia, affogando i dispiaceri in imbarazzanti performance di canto e ballo. La sua follia nasconde un terribile segreto, è infatti posseduto da uno degli spiriti della “Loggia Nera”.
La Signora Ceppo: Abitante di Twin Peaks, questa donna gira con un ceppo tra le braccia, che porta come un bambino. La donna afferma di poter parlare con il pezzo di legno, in alcuni casi i suoi indizi saranno utili alle indagini.
Sceriffo Harry S. Truman: Lo sceriffo della cittadina, partecipa alle indagini.
Bemjamin Horne: Proprietario del Great Northern Hotel e dei magazzini Horne. La sua ricchezza è pari solo alla sua mancanza di scrupoli.
James Hurley: Motociclista fidanzato segreto di Laura.
Donna Hayward: Migliore amica di Laura, dopo la sua morte inizia una relazione con James.
Madeleine: Cugina di Laura, incredibilmente somigliante a lei.
Dr. Lawrence Jacoby: Psicologo, ha tenuto in cura Laura. La sua professionalità è messa in dubbio dai suoi modi bizzarri.
Bob: Anima malvagia proveniente dalla Loggia Nera, pochi lo riescono a vedere. Si è impossessato del corpo di Leland ed è causa principale della sua pazzia.
E poi c’è lui:
Il metodo Tibetano
Prendete il tenente Colombo, aggiungete l’intuito di Sherlok Holmes e una manciata di cultura orientale, un bel po’ di gel ed ecco a voi l’ Agente Speciale Dale Cooper.
Quest’uomo resterà per sempre nella storia dei telefilm, ed è il cardine principale attorno al quale ruotano le vicende della serie.
L’ Agente Cooper, fa parte dell’FBI, è stato mandato per risolvere il caso dell’omicidio di Laura Palmer., che per modalità è ricollegabile ad un altro avvenuto anni prima.
Un personaggio fuori dagli schemi, annota i suoi pensieri su un piccolo registratore portatile, i cui nastri sono indirizzati ad una misteriosa Diane. Caratterizzato da un intuito straordinario, è solito divagare nei suoi discorsi, alterando la sua immagine autoritaria con aneddoti non proprio ortodossi. Per risolvere le indagini molto spesso lascia i metodi tradizionali per servirsi delle sue doti di sensitivo. Da molta importanza ai significati nascosti dei sogni.
Fuoco Cammina con me
Nel telefilm gli ambienti sembrano avere un ruolo molto importante. Il legno è parte essenziale di molte delle case, della centrale di polizia, del Greath Northern Hotel, del One Eyed Jack, della Road House. Molti luoghi sono così ben delineati, da diventare una figura stabile nell’immaginazione dello spettatore, come casa Palmer, riconoscibilissima tra tutte per il suo ventilatore a soffitto, simbolo emblematico di angoscia e terrore e motivo ricorrente nella serie.
Altro luogo particolare è la Road House, covo di motociclisti, forse il più tranquillo d’America.
Nell’immaginario collettivo bar del genere sono rappresentati come bettole, luoghi di risse e rock n’ roll. A Twin Peaks i motociclisti sono pacifici, composti, e ascoltano musica soft. Sono i bravi ragazzi, i liceali come Bobby Brigs, (il fidanzato ufficiale di Laura), quelli di cui non ci si può fidare.
I boschi sono un motivo ricorrente, suggestive panoramiche del luogo fanno da cornice alla storia, inoltre è tra gli alberi che hanno dimora gli spiriti della Loggia Nera e della Loggia Bianca.
Non c’è cosa che rappresenta “Twin Peaks” più dell’immagine della stanza rossa o Loggia Nera.
E’ una cosa strana perché in tutta la serie (29 episodi) appare pochissime volte.
La prima volta che Cooper ha un contatto con questo luogo di mistero è in un sogno, che gli fornisce indizi sull’omicidio. Nel sogno ci sono Laura e un nano, entrambi parlano un linguaggio innaturale e apparentemente incomprensibile. Successivamente, nell’ultimo episodio Dale riesce ad entrarvi concretamente, ma l’esperienza si rivela un trauma molto profondo per il povero agente.
Se analizziamo l’ambiente in se, la cosiddetta Stanza Rossa non presenta nessuna caratteristica tipica dei luoghi orrorifici. Un pavimento zebrato, pesanti tende rosse alle pareti, dei divani, una statua classica. E’ nella sua estrema normalità che forse risiede quel profondo turbamento, l’accostamento tra normale e assurdo rende strano il luogo in se, facendoci provare una forte sensazione di disagio. D'altronde il regista è famoso per il suo saper creare incubi dove non dovrebbero esserci. La Stanza Rossa riflette benissimo l’essenza della cittadina, infatti anche Twin Peaks dietro una parvenza di normalità nasconde un nucleo marcio, misterioso e inquietante.
Da successo a flop, il rapido declino
La fortuna della serie ha avuto vita breve. Già a metà della seconda stagione gli ascolti calano, entrata con clamore “Twin Peaks” se ne va in sordina, uscendo dalla porta di dietro. Molti sono i fattori che hanno influito su questo calo di gradimento, uno fra tutti è la rivelazione dell’assassino di Laura a metà della seconda serie. Il progetto di Lynch e Frost era quello di dare maggiore attenzione al resto dei personaggi, una volta risolto il caso sarebbe passato in secondo piano. Il pubblico evidentemente non è riuscito a cogliere quest’aspetto del telefilm, intendendolo esclusivamente come un giallo. Una volta placata la sete di verità molte persone hanno trovato superfluo lo sviluppo di nuove storie, non capendo che il reale assassino (Bob) era ancora libero, quindi in teoria non era finito niente, anzi tutto cominciava da li.
C’è comunque da dire che la partecipazione di David Lynch alla seconda serie è abbastanza scarsa, questo perché il regista era impegnato nelle riprese di “Cuore Selvaggio”. Per sua stessa ammissione la storia avrebbe preso una piega diversa se avesse avuto l’opportunità di partecipare alla sceneggiatura più di quello che ha potuto. Effettivamente la direzione che prende la seconda parte della storia non convince del tutto, facendo acqua (e molta) in alcuni punti. La forte connotazione fantastica che assume la vicenda verso la fine ha poi contribuito all’abbandono da parte del pubblico tradizionalista. Un fan di “Dallas”, non poteva certo tollerare la presenza di spiriti maligni e Logge Nere. Su tutto ha poi influito la guerra del Golfo, che ha focalizzato l’attenzione dei media e del pubblico.
Curiosità
Il personaggi di Maddie non era previsto, L’attrice Sheryl Lee avrebbe dovuto interpretare solo la parte di Laura. Visionando alcune riprese però Lynch si rese conto della bravura dell’attrice e decise di affidarle un ulteriore ruolo.
David Lynch recita nella serie. Interpreta Gordon Cole.
Michael J. Anderson (il nano della "Red Room") sa veramente parlare al contrario, per lui è stato molto facile girare le scene della Stanza Rossa.
La Georgia Caffè, una casa giapponese produttrice di caffè ha fatto una serie di spot ambientati a Twin Peaks, dove appaiono alcuni personaggi della serie.
La seconda serie non era la conclusiva, era previsto un seguito poi annullato per il calo degli ascolti.
Durante le riprese di “Eraserhead”, il suo primo lungometraggio, David Lynch promise a Catherine Coulson, primo assistente operatore, che un giorno l’avrebbe fatta comparire in una serie televisiva con un ceppo in mano. Era il 1974.
Se volete saperne di più
La serie di “Twin Peaks” è uscita in due cofanetti. Della seconda stagione per ora è uscita solo la prima parte (11 episodi di 22). Anche se il prezzo è un po’ elevato consiglio vivamente di comprarli.
David Lynch ha girato un film dal titolo “Fuoco cammina con me”. Si tratta di un prequel che mostra gli ultimi giorni di vita di Laura Palmer. Anche se molto criticato ne consiglio la visione. Secondo il mio parere è un’opera validissima.
2 commenti:
Hai raccolto più informazioni di quante ne abbia trovate in rete ultimamente! Onestamente faccio parte di quella fetta di spettatori demotivati in seguito alla risoluzione degli omicidi. Ma a quattro episodi dalla fine persevero... Ce la farò. O no?
certo che ce la devi fare!
L'ultimo episodio è diretto da David Lynch!^^
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