venerdì 23 marzo 2012

Take Me Home Tonight, la recensione

Regia: Michael Dowse 
Cast: Topher Grace, Anna Faris, Teresa Palmer, Michelle Trachtenberg, Michael Biehn, Nathalie Kelley, Dan Fogler 
Durata: 1h 37m 
Anno: 2011 

Fine anni ’80. Matt (Topher Grace) è il commesso di un videonoleggio. Un ex ragazzo prodigio con tutte le carte in regola per sfondare nel mondo del lavoro, ma che dopo essersi laureato in ingegneria non è riuscito a trovare la strada giusta per lui. Un bel giorno nella sua vita (ri)piomba Tori (Teresa Palmer), che ai tempi del liceo era la sua cotta e che, a quanto pare, non è ancora riuscito a dimenticare. Per fare colpo sul di lei Matt si finge un grande uomo d’affari. La cosa funziona e Tori lo invita ad una festa che riunisce tutti i vecchi compagni di scuola. Matt accetta e si reca al party con la sorella Wendy (Anna Faris) e il suo migliore amico Barry (Dan Fogler), fresco di licenziamento. Tutto sembra procedere per il verso giusto, ma il disastro è dietro l’angolo! 


Tra le tante operazioni revival che il mondo della settima arte ha visto negli ultimi anni mancava una commedia che ricreasse – o perlomeno cercasse di farlo – in tutto e per tutto quel filone di commedie particolarmente in voga negli anni ’80 e caratterizzate da avventure semitragiche ambientate tutte in una notte. 
Ci ha pensato, o per meglio dire ci ha provato, Michael Dowse a mettere un bel segno di spunto su questa voce con il suo Take Me Home Tonight, peccato solo che il risultato non sia dei migliori. 
Se da un lato questo film riesce a regalare delle più che gradite rimembranze old school, in grado di incontrare il favore soprattutto di chi è cresciuto negli anni ’80, dall’altro ci pensa la storia a rovinare tutto, interessata solo a creare scompiglio e a seminare “colpi di scena”, a tal punto da mettere da parte troppo spesso ogni minimo accenno di plausibilità. 
Il riferimento non è tanto all’assurdità degli avvenimenti, sulla quale si può benissimo sorvolare, ma ad alcuni passaggi logici che, pur ripensandoci più volte, sembrano essere del tutto sfuggiti a chi si è occupato della storia. Picchi massimi di assurdo raggiunti da Michael Biehn, che interpreta il padre del protagonista e che, senza un Terminator da cui fuggire o un Alien da distruggere, sembra più spaesato che mai nel ruolo di “genitore dell’annno”. 

In tutto questo il cast decisamente non aiuta, a cominciare da Dan Fogler, che gioca a fare il John Belushi di turno ma che, a conti fatti, non possiede neanche un briciolo del carisma di quest’attore o degli altri grandi nomi che hanno reso gloriosa questo tipo di commedia. 
Nel raccontare l’ennesimo riscatto col botto di un perdente di prima categoria, Take Me Home Tonight regala qualche sorriso, è vero, ma nulla di più. A questo punto tanto vale rispolverare qualche vecchia VHS e godersi una vera e propria serata all’insegna del ricordo. In questo caso è decisamente impossibile rimanere delusi.

Pubblicato su ScreenWEEK

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