martedì 10 gennaio 2012

Non avere paura del buio, la recensione

Regia: Troy Nixey 
Cast: Guy Pearce, Katie Noelle Holmes, Bailee Madison, Alan Dale, Jack Thompson, Julia Blake 
Durata: 1h 39m 
Anno: 2011 

La piccola Sally (Bailee Madison) arriva nel Rhode Island per fare visita al padre (Guy Pearce), che ha comprato un’antica casa vittoriana e sta per cominciare i lavori di restauro. Tanti cambiamenti hanno sconvolto la sua vita: i genitori hanno divorziato e, come se non bastasse, Sally si ritrova da un giorno all’altro a dover dividere il tetto con la nuova compagna del padre (Katie Holmes), che, pur dimostrando le più buone intenzioni è costretta a combattere con l’ostilità della bambina. Un giorno Sally scopre per caso una stanza della casa che era stata murata diversi anni prima. Nel buio di quelle mura si nasconde un orribile segreto, che metterà in pericolo la sua vita e quella delle persone che la circondano. 


Cosa succede quando si prende tutto ciò di buono che la cinematografia gotica ha offerto e lo si mette al servizio di una storia fondamentalmente banale e priva di mordente? Che ci si ritrova di fronte ad uno di quei prodotti carichi di aspettative inevitabilmente tradite. Non fa eccezione Non avere paura del Buio, remake dell’omonimo film per la televisione del 1973, scritto e prodotto da Guillermo del Toro e diretto dall’esordiente, ma talentuoso, autore di fumetti Troy Nixey. La cosa che subito viene da dire dopo aver visto un lungometraggio come questo è: “peccato”. Peccato perché ci troviamo di fronte ad un’opera che presenta più di un momento suggestivo e che ci offre un incipit che promette benissimo (sicuramente la parte migliore della storia) e che riporta alla mente tutte quelle gloriose pellicole che ruotano attorno alla figura di una casa maledetta, omaggiando nel più pregevole dei modi le atmosfere delle produzioni targate Hammer. Tutte cose che fanno ben sperare insomma, ma che si perdono all’interno di uno svolgimento privo di reali colpi di scena, che si affida, come consuetudine ormai, ad alcuni efficaci “brividi da dolby” per culminare in un finale tanto irritante quanto inutile, che lascia la strada aperta ad un sequel che, si spera, rimarrà solo una vaga idea. Il fatto poi che venga da subito spiattellata l’entità dell’oscura minaccia che incombe sui protagonisti (di cui non si parlerà per evitare spoiler, ma si tratta più che altro di uno scrupolo) non giova certo alla resa dell’atmosfera. 

Non avere paura del Buio non è altro che l’ennesima buona occasione sprecata, in grado di regalare qualche spavento a chi è poco avvezzo al genere e di far sbadigliare i puristi dell’horror. Rimane un cast tutto sommato in forma – capeggiato dalla piccola e più che mai convincente Bailee Madison – e alcune scene ben confezionate che possono fare il loro dovere all’interno di una sala buia. Ma non è detto che ci si debba accontentare.

 Pubblicato su ScreenWEEK

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Più o meno mi aspettavo una mezza boiata, ma penso che masochisticamente lo guarderò comunque :)

Ale55andra

Anonimo ha detto...

Un film discreto, ci si aspettava qualcosa in più di Del Toro: http://www.cinefilos.it/v2/tutto-film/recensioni/avere-paura-del-buio-recensione.html

Anonimo ha detto...

Alla fine l'ho guardato e ovviamente mi sono pentita di non aver dato più retta alla tua recensione. Volendo io sono stata anche più drastica...

Ale55andra

FiliÞþØ ha detto...

Io ti avevo messa in guardia però... ;)

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