Cast: Winona Ryder, Jennifer Connelly, Vince Vaughn, Kevin James, Channing Tatum, Queen Latifah, Talulah Riley, Chelcie Ross, Rebecca Spence
Durata: 1h 52mAnno: 2011
Ronnie (Vince Vaughn) e Nick (Kevin James) sono grandi amici e hanno in comune un sogno: riuscire a realizzare un progetto che hanno in mente da tantissimo tempo. La loro vita privata non potrebbe andare meglio. Ronnie è fidanzato con la bella Beth (Jennifer Connelly), mentre Nick è sposato con l’altrettanto affascinante Ginevra (Winona Ryder). Un giorno i due riescono ad ottenere un appuntamento con un’importante azienda automobilistica, per presentare la loro idea. Si tratta dell’opportunità che avevano sempre atteso, quella che sul serio potrebbe cambiare ogni cosa. Purtroppo Nick, che non tollera alcun tipo di tensione emotiva, non sembra reggere lo stress. Come se non bastasse Ronnie scopre che Ginevra ha una relazione con un altro uomo. Cosa fare? Rivelare ogni cosa all’amico, rischiando oltretutto di mandare all’aria l’affare, o fare finta di niente e magari cercare un modo per risolvere la questione? È proprio questo il dilemma!
Dopo una serie di blockbuster più o meno riusciti, ma in ogni caso campioni d’incasso, Ron Howard torna alla commedia o, per essere più precisi, alla commedia cosiddetta “agrodolce”, il cui intento non dovrebbe essere quello di far sbellicare il pubblico dalle risate, ma piuttosto strappargli qualche sorriso, misto a, perché no, un po’ di riflessione. Il fulcro centrale attorno al quale ruota (e conseguentemente ragiona) quest’opera è principalmente uno e viene chiarito nei primi minuti attraverso un dialogo tra i protagonisti: è davvero possibile conoscere una persona fino in fondo? La risposta è chiara sin da subito e il film non fa altro che dimostrarlo, conducendoci attraverso un’avventura che, sfiorando in alcuni casi quel fatalismo tipico della commedia targata Coen, riesce nel suo intento, pur manifestando qualche indecisione lungo il suo percorso.
Il Dilemma non è una pellicola perfetta, ma allo stesso tempo non si può certo dire che sia un totale fallimento. Ha dalla sua un cast in piena forma - tra cui ovviamente spicca il duo composto da Vince Vaughn e Kevin James - e dei momenti (tragi)comici piuttosto riusciti. Niente da dire anche sulla regia che, affidata ad un solido mestierante come Ron Howard, risulta impeccabile. È piuttosto la storia che in alcuni punti non sembra sapere dove voler andare, quasi soffrisse degli stessi dubbi racchiusi nel suo titolo.
Il risultato è un film gradevole, ma che, una volta visto, dà il via ad una serie di condizionali di rito: avrebbe potuto essere più comico; avrebbe potuto essere più cinico. Ma va bene anche così com’è in fondo.
Dopo una serie di blockbuster più o meno riusciti, ma in ogni caso campioni d’incasso, Ron Howard torna alla commedia o, per essere più precisi, alla commedia cosiddetta “agrodolce”, il cui intento non dovrebbe essere quello di far sbellicare il pubblico dalle risate, ma piuttosto strappargli qualche sorriso, misto a, perché no, un po’ di riflessione. Il fulcro centrale attorno al quale ruota (e conseguentemente ragiona) quest’opera è principalmente uno e viene chiarito nei primi minuti attraverso un dialogo tra i protagonisti: è davvero possibile conoscere una persona fino in fondo? La risposta è chiara sin da subito e il film non fa altro che dimostrarlo, conducendoci attraverso un’avventura che, sfiorando in alcuni casi quel fatalismo tipico della commedia targata Coen, riesce nel suo intento, pur manifestando qualche indecisione lungo il suo percorso.
Il Dilemma non è una pellicola perfetta, ma allo stesso tempo non si può certo dire che sia un totale fallimento. Ha dalla sua un cast in piena forma - tra cui ovviamente spicca il duo composto da Vince Vaughn e Kevin James - e dei momenti (tragi)comici piuttosto riusciti. Niente da dire anche sulla regia che, affidata ad un solido mestierante come Ron Howard, risulta impeccabile. È piuttosto la storia che in alcuni punti non sembra sapere dove voler andare, quasi soffrisse degli stessi dubbi racchiusi nel suo titolo.
Il risultato è un film gradevole, ma che, una volta visto, dà il via ad una serie di condizionali di rito: avrebbe potuto essere più comico; avrebbe potuto essere più cinico. Ma va bene anche così com’è in fondo.
Pubblicato su ScreenWEEK
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