domenica 17 aprile 2011

Rockman

Rockman (2010, regia Mattia Epifani)



Qualsiasi documentario che affronti un determinato argomento legato ad un genere – che si tratti di cinema, arte o musica – dovrebbe avere come principale obiettivo quello di trasmettere qualcosa allo spettatore, soprattutto se si parla di passioni o tematiche particolarmente sentite. Una sorta di divulgazione del pensiero, che, nel migliore dei modi, dovrebbe concludersi proprio con l’avvicinamento di persone che, prima di allora, era all’oscuro (o quasi) di quella realtà.

È con una simile premessa che si è deciso di parlare di questo Rockman, non per metterne in evidenza le carenze, ma per sottolineare quello che forse è uno dei principali pregi di questo documentario diretto da Mattia Epifani e tratto dal libro Dai Caraibi al Salento, scritto da Tommaso Manfredi (per l’occasione anche produttore).
Un’opera che affronta in maniera esauriente un periodo della nostra Italia (nello specifico del Sud) particolarmente fertile per quanto riguarda la scena musicale reggae e dance hall, che si è sviluppata attraverso grandi nomi come Different Stylee, Struggle e Sud Sound System e che ha trovato il suo massimo esponente nella figura di Piero Longo, alias Militant P. È proprio lui il Rockman del titolo, colui che ha sdoganato un nuovo tipo di fare musica, aprendo la strada ad una serie di gruppi e artisti che ancora oggi possono considerarsi debitori nei suoi confronti.
Una figura che, purtroppo, è stata schiacciata dal peso del successo, che l’ha costretto ad abbandonare la scena a causa di alcuni disturbi psichici, che hanno reso necessario il suo ricovero in una casa di cura.

Attraverso la voce di chi quel periodo l’ha vissuto pienamente, come Papa Ricky, Dj War, Nico Mudù, Pippo D’Ambrosio, Gianluca Iodice e, ovviamente, lo stesso Militant P, l’opera di Mattia Epifani scorre liscia, mostrandoci i fatti come sono (e come sono stati) e, cosa fondamentale, senza ricorrere all’uso di inutili patetismi, proponendoci una figura che, nonostante i drammi che l’hanno coinvolto, è riuscita a mentenere intatta la sua dignità.
Per questo definire Rockman un documentario sulla musica reggae sarebbe non solo riduttivo, ma del tutto sbagliato. Rockman è infatti un film dedicato a tutti gli amanti della musica, senza alcuna distinzione.

Pubblicato su ScreenWEEK

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