giovedì 21 aprile 2011

Battle Los Angeles

Regia: Jonathan Liebesman
Cast: Aaron E. Eckhart, Michelle Rodriguez, Bridget Moynahan, Michael Peña, Ramon Rodriguez, Cory Hardrict, James Hiroyuki Liao, Noel Fisher, Taylor Handley
Durata: 1h 56m
Anno: 2011

Agosto 2011. Una pioggia di meteoriti comincia a cadere sul nostro pianeta. Quella che sembra essere solo una “calamità intergalattica” si rivela presto una minaccia ben più temibile. All’interno di questi meteoriti, infatti, si nascondo veicoli alieni e i visitatori non sono certo venuti in pace. Comincia una vera e propria guerra per la difesa del pianeta dall’invasore, che coinvolge tutta la popolazione terrestre. Tra la miriade di soldati mandati per combattere, c’è anche un piccolo gruppo di Marines, impegnato a proteggere una Los Angeles ormai ridotta ad un cumulo di macerie. Fa parte di questo piccolo plotone il sergente Michael Nantz (Aaron Eckhart), vicino al pensionamento ma animato da un forte senso di patria.

Leggendo la trama di questo World invasion: Battle Los Angeles, molto probabilmente vi sarà venuto in mente un altro titolo molto recente: Skyline. Diciamo subito che non avete tutti i torti, visto che la trama dei due film è praticamente identica, questo se si escludono i punti di vista (da un lato gli ignari civili, dall’altro gli altrettanto ignari soldati). La cosa ancora più divertente è che sembra anche che i fratelli Greg e Colin Strause, che hanno curato gli effetti visivi di questo lungometraggio, abbiano praticamente “rubato” la storia per realizzare il loro Skyline (la Sony ha infatti più volte minacciato azioni legali contro i registi). E a conferma di questo c’è il fatto che, in entrambi i casi, ci troviamo di fronte a due film decisamente mediocri, che attingono a piene mani da una miriade di titoli ben più riusciti, senza per questo risultare perlomeno degli ottimi prodotti di intrattenimento.

Ma cerchiamo di mettere da parte ogni paragone e soffermiamoci sul titolo in questione. Quella diretta da Jonathan Liebesman è una pellicola che di alieno ha solo il nemico, ma a tutti gli effetti si presenta come un vero e proprio war movie. La cosa non sarebbe certo un difetto, sia chiaro, se non fosse per il fatto che come film di guerra non funziona certo a dovere. Quasi nulle le spiegazioni riguardanti il come, cosa e perchè. Altrettanto assenti, o al massimo abbozzati quel tanto che basta a non renderli totalmente bidimensionali, gli approfondimenti psicologici dei personaggi (piange il cuore nel vedere un Aaron Eckhart così sottoutilizzato). Cosa rimane? Quasi due ore di sparatorie e bombardamenti, inutili perché privi di pathos e allo stesso tempo caratterizzati da picchi di regia talmente frenetici e incomprensibili da fare invidia persino al Michael Bay più in forma.

Un vero peccato, perché gli spunti per fare un solido action/alien/movie c’erano tutti. Qui più che altro si perde tempo a sottolineare l’amor di patria, mostrandoci personaggi – Marines. E che sia chiaro, visto che ci tengono a precisarlo a intervalli regolari – pronti ad immolarsi totalmente per una causa che, a conti fatti, risulta importante solo per loro.

Pubblicato su ScreenWEEK

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