lunedì 7 marzo 2011

La sposa cadavere

La sposa cadavere (2005, regia Tim Burton, Mike Johnson)



Dopo un piccolo capolavoro come Nightmare Before Christmas un po’ tutti quanti attendevano il ritorno di Tim Burton con un’opera di animazione in stop motion. È vero, per le avventure di Jack Skeletron, il suo nome non risulta come regista, ma è praticamente impossibile non riconoscere il suo marchio di fabbrica all’interno di quella storia oscura e al tempo stesso densa di sentimento. Ecco dunque che nel 2005, per la gioia di milioni di fan in tutto il mondo, La Sposa Cadavere fa il suo ingresso in sala, con un nome preciso dietro la macchina da presa e con una trama altrettanto cupa e dolce, se non di più.

Liberamente ispirato ad un’antica storia folkloristica ebrea, il film racconta l’avventura di Victor (doppiato nella versione originale da Johnny Depp), un giovane borghese che si trova costretto contro la sua volontà a dover sposare Victoria (doppiata da Emily Watson), figlia di un’aristocrazia ormai in rovina. Un matrimonio combinato che non va giù al giovane che, per una serie di sinistre coincidenze, si trova immischiato in un impiccio ancora più grande: essere futuro consorte della sposa cadavere Emily (doppiata da Helena Bonham Carter). Difficile capire quale tra i due mali sia quello peggiore, o forse no?

Come si può benissimo capire dalla trama, ci troviamo di fronte ad una fiaba oscura, perennemente in bilico tra due mondi: quello terreno e quello ultraterreno. È facilissimo intuire per quale dei due faccia il tifo Tim Burton. Basta infatti dare anche solo un’occhiata distratta alla sua filmografia per rendersi conto di quanto le atmosfere tenebrose siano sempre state predilette da questo regista, che è riuscito ad affrontare tutte quelle tematiche che ruotano intorno alla morte con un piglio che si potrebbe benissimo definire “pop”. Ecco dunque che tra i due universi rappresentati è proprio quello relativo all’oltretomba ad essere il più vivo e il più colorato, in contrapposizione ad una realtà grigia e più cupa che mai. E dato che quello tra Eros e Thanatos è un connubio inscindibile, ecco che La Sposa Cadavere si rivela anche una bellissima storia d’amore, magnificamente orchestrata e talmente spettacolare dal punto di vista visivo da lasciare letteralmente a bocca aperta.

Un sunto perfetto di tutte quelle ossessioni che hanno reso grande il cinema di Tim Burton, reso tale anche da quelle persone che, in un modo o nell’altro, hanno sempre ruotato attorno alla sua figura, come Johnny Depp, Helena Bonham Carter e il compositore Danny Elfman.

Pubblicato su ScreenWEEK

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