domenica 23 agosto 2009

S. Darko

S. Darko (2009, regia Chris Fisher)



E’ questo quello che succede quando un film ha successo, si cerca di spremerlo fino all’osso, cavalcando l’onda fin quando è ancora alta. Donnie Darko ha sollevato un polverone tale che era impossibile sperare rimanesse un caso isolato. Allo stesso tempo era improbabile sperare in un risultato degno, o perlomeno equivalente, del prototipo.

Intendiamoci, il sottoscritto non ha mai considerato il film di Richard Kelly un capolavoro. Un’opera piena di spunti di interessanti, quello si, ma allo stesso tempo ricca di mancanze difficili da ignorare (ma è anche vero che i Cult Movie, per essere tali, non devono essere perfetti).
S. Darko è un film che abbonda solo di lacune: a livello registico, narrativo, recitativo. Un’accozzaglia di personaggi stereotipati (male) e di ridicole frasi ad effetto capaci di mettere a dura prova chiunque. Le uniche riflessioni realmente interessanti sono quelle che provoca nello spettatore, e nessuna di queste va a favore della storia.

La cosa ancora più divertente (o inquietante, scegliete voi) è che in patria questa pellicola non è riuscita comunque ad ottenere un passaggio nei cinema, uscendo direttamente per il mercato Home Video. Qui da noi, complice l’estate che affossa completamente l’offerta cinematografica, si è deciso di farla arrivare in sala, facendola addirittura passare per un piccolo evento. Il primo risultato è una rassegnata delusione.

Un secondo pensiero, se possibile ancora più amaro, lo dedichiamo al creatore del “mito” in questione, Richard Kelly. Non possedendo alcun diritto sul film non ha potuto fare altro che assistere alla morte di un figlio, manifestando sin dall’inizio il suo disappunto.
E pensare che il suo Southland Tales, quella si un’opera interessante, da noi ha subito un destino inverso: direttamente in dvd, ignorato quasi da tutti.
Misteri del Cinema Business.

Pubblicato su Cineocchio

6 commenti:

Angelica S. ha detto...

immaginavo che sarebbe finita così. anzi, lo temevo.

ma nn gettiamo la spugna!...all'inizio nemmeno Donnie Darko ebbe un grande successo.Fu rivalutato in seguito, come i b-movies...chissà che non succeda la stessa cosa...
(ho i miei seri dubbi -.-")

Anonimo ha detto...

Filì meno male che lo scempio dei miei capelli mi ha salvato da quest'altro scempio!!

Donnie Darko è stata una delle pellicole cult delle mia adolescenza. Vista dove? Al sottano ovviamente. Rimanemmo per ore a discuterne cercando di trovare un significato metafisico che forse? non possiede. Col senno di poi resta una un piccolo cult che forse ha il compito di "iniziare" nuove generazioni di cinefili a qualcosa di più serio (da Donnie Darko passammo direttamente a Mullholand Drive eheh).
Che dio ci salvi da questi sequel non ufficiali.

FiliÞþØ ha detto...

@ KissYourIdols: se viene rivalutato anche questo, giuro che smetto di scrivere...;)

@ francè: quella macchinetta per i capelli la devi conservare come una reliquia...non sai quanto ti ha salvato! :)

Anonimo ha detto...

Beh l'unica cosa interessante è il corpicino di Daveigh Chase che gira in vestaglia per tutto il film...

Monsier Verdoux ha detto...

la tua recensione mi convince a non andarlo a vedere...tra l'altro mi trovi d'accordo sul fatto che anche donnie darko non fosse questo capolavoro eccezionale come dicono molti...un film discreto, ma niente di che...

Luciano ha detto...

Ho letto critiche per lo più negative e sono deciso più che mai a rimandarne la visione.

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