giovedì 2 luglio 2009

Transformers – La Vendetta del Caduto

Transformers – La Vendetta del Caduto (2009, regia Michael Bay)



Crescono i “Robottoni”, ma non il pubblico. Giunta al secondo capitolo, la saga basata sulle avventure dei Transformers, giocattoli targati Hasbro (qui in veste di produttrice), abbassa paurosamente la fascia d’età cui si riferisce. Il risultato è uno spettacolo ultratecnologico, sfarzoso, ma alla lunga stancante.

La cosa che più lascia perplessi è che il film risulta privo di mordente anche nei momenti cosiddetti “sicuri”, quelli in cui la storia lascia spazio all’azione. Da questo punto di vista non possiamo certo dire che la regia di Michael Bay aiuti. Il suo inconfondibile marchio di fabbrica, più errore che pregio, identificabile nella composizione di “action scene” talmente ingarbugliate da rasentare lo stordimento, riesce a vanificare ogni possibile meraviglia. Tanto che nel finale, quello del caratteristico scontro tra titani, più che l’adrenalina è lo sbadiglio a dominare incontrastato.
Il resto certo non aiuta. La sceneggiatura è piena di buchi, alcuni personaggi sul quale si sarebbe potuto puntare, vista anche la caratterizzazione accattivante (vedi il robot “barbuto” Jetfire), arrivano e se ne vanno senza lasciare traccia.
Un vero peccato, anche perché visto il precedente capitolo, non stupendo ma comunque molto buono, la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad una parabola discendete.

Rimane qualche momento divertente, qualche immancabile citazione, tra cui una ai Gremlins di Joe Dante particolarmente riuscita e, per chi gradisce, le curve di Megan Fox.
Nel finale, a combattere tra le piramidi (si tirano in ballo gli Egizi e i loro presunti contatti con civiltà aliene), c’è anche John Turturro. Non possiede il fascino di Megan Fox, questo è certo, ma la sua breve apparizione, benché abbia l’aria di essere buttata lì a caso, è un toccasana.

Pubblicato su Cineocchio

5 commenti:

Noodles ha detto...

L'ho sanamente evitato dopo quell'intruglio inguardabile del primo. La tua definizione del cinema di Bay la trovo calzante: "composizione di “action scene” talmente ingarbugliate da rasentare lo stordimento". Mi fa piacere di non essere l'unico a pensarlo. Ma dico io che senso ha essere di fronte a un casino in cui non si capisce un'acca, neanche chi le da e chi le prende, dove non si distingue un braccio da una testa??? c'è gente che davvero ci si diverte?

Anonimo ha detto...

John Turturro non me l'aspettavo!
Comunque non l'ho visto perchè non ho visto manco il primo, però sono curiosa...
Ale55andra

FiliÞþØ ha detto...

@ noodles: ti dirò, a me il primo non era affatto dispiaciuto. Cmq per quanto riguarda bay, il fatto che nelle sue scene d'azione non si capisce un cazzo è un sacrosanto dato di fatto. Il film inizia con un combattimento, ti giuro che per tutta la sequenza non sono riuscito a distinguere i buoni dai cattivi (idem i miei amici).

@ ale55andra: John Turtutto c'era anche nel primo, qui la sua parte però è più marginale...

Monsier Verdoux ha detto...

Come ho fatto notare nella recensione sul mio blog, concordo con te sulla mediocrità del film...anche se a dire il vero a suo tempo trovai il primo episodio addirittura peggiore, per cui alla fin fin fine questo film qui risulta leggermente meglio...

Peeping Tom ha detto...

ho preferito il primo, che reputo davvero apprezzabile (salvo qualche aspetto irritante, tipo di toni grotteschi di alcuni personaggi e di alcune situazioni)

il secondo alla fine sembra appesantirsi proporzionalmente all'aumento di metallo in movimento sullo schermo.
e dura troppo.

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