Risulta davvero difficile parlare dell’ultimo capriccio di Madonna (all’anagrafe Louise Veronica Ciccone) senza tirare in ballo, ovviamente con la dovuta dose di rabbia, i privilegi di cui determinate persone possono godere. Primo fra tutti quello di poter fare tutto ciò che si desidera, anche quando non si è in grado.
Che la cantante sia sempre stata abituata ad ottenere ciò che vuole non è un segreto, ma questa parentesi cinematografica – nonostante dieci anni di matrimonio con Guy Ritchie, che avrà poca fantasia, è vero, ma almeno la telecamera è in grado di usarla – non presenta il minimo lato positivo.
Principalmente perché gioca sulla falsa riga del racconto corale, presentandoci personaggi stereotipati e banali che possiedono molta autobiografia, quasi fossero piccole sfaccettature dell’animo della cantante, ma poca anima.
Il problema risiede proprio in questo, nell’aver voluto fare un film per forza “fuori di testa”, dotato di quella (normale) follia tipica di un certo cinema di genere. Il risultato è quello di aver dipinto un’Inghilterra macchinosa e irritante, all’interno della quale i protagonisti si muovono a suon di congetture poetiche decisamente prevedibili.
Peccato per Eugene Hutz, leader del gruppo Punk/Gitano Gogol Bordello, le cui doti recitative erano state confermate grazie a Ogni Cosa è Illuminata (quello si un gran bel film).
Del resto Madonna è stata sincera: “Filth and Wisdom è stata, essenzialmente, la mia scuola di regia”, questa è stata la sua affermazione. Ad attenderla alla fine di questo percorso scolastico purtroppo c’è un bel voto negativo.
Morale di tutto questo: “Per andare in Paradiso bisogna passare dall’Inferno”
C’è di buono che dopo questo film gran parte del cammino può dirsi compiuto.
Che la cantante sia sempre stata abituata ad ottenere ciò che vuole non è un segreto, ma questa parentesi cinematografica – nonostante dieci anni di matrimonio con Guy Ritchie, che avrà poca fantasia, è vero, ma almeno la telecamera è in grado di usarla – non presenta il minimo lato positivo.
Principalmente perché gioca sulla falsa riga del racconto corale, presentandoci personaggi stereotipati e banali che possiedono molta autobiografia, quasi fossero piccole sfaccettature dell’animo della cantante, ma poca anima.
Il problema risiede proprio in questo, nell’aver voluto fare un film per forza “fuori di testa”, dotato di quella (normale) follia tipica di un certo cinema di genere. Il risultato è quello di aver dipinto un’Inghilterra macchinosa e irritante, all’interno della quale i protagonisti si muovono a suon di congetture poetiche decisamente prevedibili.
Peccato per Eugene Hutz, leader del gruppo Punk/Gitano Gogol Bordello, le cui doti recitative erano state confermate grazie a Ogni Cosa è Illuminata (quello si un gran bel film).
Del resto Madonna è stata sincera: “Filth and Wisdom è stata, essenzialmente, la mia scuola di regia”, questa è stata la sua affermazione. Ad attenderla alla fine di questo percorso scolastico purtroppo c’è un bel voto negativo.
Morale di tutto questo: “Per andare in Paradiso bisogna passare dall’Inferno”
C’è di buono che dopo questo film gran parte del cammino può dirsi compiuto.
Pubblicato su Livecity.it
9 commenti:
Sebbene sia un fan sfegatato di Madonna, al cinema ben poche volte mi ha davvero convinto, e comunque parliamo sempre di film non così eccezionali. Non m'è piaciuto Evita. Cercasi Susan e Who's that girl sono carucci nella misura in cui fanno molto 80s. Niente di che ma commediole carucce. Magari lei m'è garbata un po' più in Occhi di serpente, se non fosse che ho una naturale avversione a certi manierismi di Ferrara.
Come regista dunque pure si rivela non all'altezza? Forse ha troppo successo nella mOsica. Una cosa deve avere ognuno di noi. Lei è un'ottima manager di se stessa, ma evidentemente col cine non ci va molto d'accordo (ricordo ancora con imbarazzo Body of evidence, sorta di versione imbecille di Basic Instinct che pure non era Quarto potere...).
hai detto benissimo, lei è un ottima manager di se stessa. Purtroppo questo film non mi ha per niente convinto, ma sono altrettanto sicuro che avrà il suo seguito...
Eppure altrove ne avevo letto come di un prodotto più che corretto... il mio gusto trash mi impedirà, in ogni caso, di farmelo sfuggire...
Io adoro i Gogol Bordello!!!
Ale55andra
Non concordo per nulla.
Sono un fan ma anche parecchio incazzato perchè le ultime cose musicali e non sono state piuttoste mediocre se non pessime per cui mi son recato al cinema con pregiudizio e voglia di distruggere l ennesimo capriccio.
Invece sono uscito orgoglioso e soddisfatto: un bel film, che diverte, con almeno due sequenze cult e almeno il doppio di battute taglienti, con humor nero inglese che da sempre la distingue.
Forse la storia non è poi così una novità ma racconta in modo semplice e diretto un universo che conosce bene con un taglio personale che mi è piaciuto davvero tanto.
Per quanto mi riguarda un sette e mezza se lo merita tutto e ci aggiungo pure un mezzo punto perchè appunto sono un fan!^^
MrDavis
@ mario: ma infatti, ripeto, sono convinto che questo film piacerà a molti. Ma a me proprio non ha convinto...
@ Ale55andra: Anche a me piacciono parecchio...;)
@ MrDavis: per quanto mi riguarda siamo mooooolto sotto il sette e mezzo...io non ci ho trovato davvero nulla di originale, a cominciare dalle batutte per arrivare ai personaggi...Tutto riclato ad arte, e si vede. esattamente per colpire il bersaglio.
Questa è l'impressione che mi ha dato...e l'ho visto anche in lingua originale, il doppiaggio non so quanto possa aver influito....
l'intimità con Guy Richie ha dato alla testa alla diva Madonna...
devo vederlo, quindi non esprimo giudizi...
Visto anche il poco tempo di cui dispongo credo che non andrò a vederlo.
Un film che avevo già pensato di evitare (e la tua recensione ha contribuito a convicermi)...e pensare che letteralmente adoro i Gogol Bordello e le loro imprecazioni in italiano!
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