giovedì 22 maggio 2008

Diary of the dead

Diary of the dead (2007, regia George A. Romero)



Si dice che tre sia il numero perfetto.
Dal canto suo George Romero ha contribuito ad affermare questo assunto, regalandoci una trilogia, quella sui morti viventi, entrata di diritto nell’olimpo dell’horror.
Certo, nel 2005 è anche riuscito a dimostrarci che non esistono leggi universali, sfornando un quarto capitolo non richiesto, ma capace comunque di ricreare il giusto dosaggio tra orrore e provocazione sociale tipico dei tre film precedenti, giungendo ad una conclusione inquietante che, sulla scia di Richard Matheson, proponeva un possibile ribaltamento dei ruoli.
Giunto al numero cinque il regista ha preferito (giustamente) non sciupare la perfezione, proponendoci quello da lui definito come “un nuovo inizio per i morti” e, adattandosi ai tempi, ricorrendo a quell’impianto narrativo pseudo amatoriale che ultimamente sembra andare per la maggiore.
Un nuovo compleanno per gli Zombi che delude in parte le aspettative, rivelando una fiacchezza di idee che sinceramente non ci aspettavamo.
Sarà anche dovuto al fatto che l’attenzione l’hanno già occupata i vari Cloverfield e Rec (quest’ultimo molto più “Romeriano” del film in questione), provocando nello spettatore una sorta di saturazione nei confronti di tali argomenti, ma questo Diary of the dead non sembra voler aggiungere niente di nuovo ad una serie che, durante la sua evoluzione, è riuscita sempre a rinnovarsi, proponendoci chiavi di lettura ogni volta diverse e attuali.
La critica ai New Media e ad una mania di protagonismo largamente diffusa, sottolineata da un continuo accennare al valore che solo le immagini possono avere all’interno della nostra società, risulta abbastanza fiacca, come anche l’immancabile frecciatina (fuori onda) nei confronti dell’esercito.
Ovviamente non mancano momenti interessanti o di pura tensione, come la già citata parentesi del pastore Amish, ma più che altro si tratta di isolati lampi di genio.
Memorie di un passato che forse non è più il caso di scomodare.
E se prima il sospetto di una manovra commerciale era solo un vago sentore, ora che abbiamo appreso della prossima realizzazione di un Diary of the dead 2, l’odore è diventato insopportabile.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Argh! Per adesso ho letto solo recensioni poco entusiaste, anzi tendenti al freddo. Mi piange il cuore. Stasera lo guardo e torno a farti sapere.

Ciao,
Lore

FiliÞþØ ha detto...

Intendiamoci, l'han già detto tutti e lo dico anch'io:
Si tratta pur sempre di un prodotto sopra la media.
Ma, per quanto mi riguarda, dallo zio George non accetto un contentino...

Mary ha detto...

non lo conosco...
però mi ispirava!

Anonimo ha detto...

Questi mi mancano in toto direi...però ho intenzione di recuperarmeli pian piano.
Ale55andra

Gianmario ha detto...

Ehi l'ho appena visto anche io, e son d'accordo su tutto :) Diciamo che e' di Romero, quindi qualcosa vale, ma poteva fare meglio, molto meglio.

chimy ha detto...

Fitta al cuore... è uno dei miei hype dell'anno...

Anonimo ha detto...

Il quarto capitolo era una ciofecata (con la Argento, poi...).
Questo, sarei tentata ad andarlo a vedere al cinema (cosa più unica che rara, ormai) ma questa recensione mi blocca parecchio...
sono soldi sprecati?

Luciano ha detto...

Il quinto capitolo non poteva essere all'altezza degli altri (specialmente i primi), ma addirittura cascare così in basso. Non me l'aspettavo da Romero. Per adesso ne sto alla larga.

domenico ha detto...

(piango)
quel poco che ho visto di romero mi è piaciuto davvero molto
peccato

FiliÞþØ ha detto...

@ arte: se rieci vedilo lo stesso!

@ ale55andra: recupera, recupera. sopratutto la trilogia!

@ gianmario: esattamente!

@ chimy: inutile dire che lo era anche per me!

@ alicesu: no dai, io il quarto l'ho apprezzato (asia argento a parte).
Da noi non uscirà nei cinema, ma direttamente in dvd. Quindi o aspetti l'uscita italiana o, come me, te lo procuri tramite altre vie (in lingua originale ovviamente).

@ luciano: cmq merita un'occhiata!

@ honeyboy: a questo punto ti consiglio di recuperare qualche titolo passato, come Creepshow o Monkey Shines...

chimy ha detto...

Scusami una cosa però... te lo dico senza aver visto il film, che vedrò a breve.
Sicuro che sia una manovra commerciale? No, perchè gli incassi sono stati bassissimi...e in molti paesi non è neanche uscito. Poi vedendolo valuterò cmq...

Sul seguito Romero ha dichiarato che raramente è stato soddisfatto di un suo film come per "Diary of the Dead", e voleva farne un altro per la passione nata per videocamere a mano, digitali e quant'altro...

FiliÞþØ ha detto...

beh, rispondendoti con un luogo comune, potrei dire che niente è sicuro a questo mondo!^^

Scherzi a parte, so che il film è stato distribuito col contagocce (è stato il principale motivo per cui ho detto Vaffanculo e me lo sono scaricato).
Il mio ragionamento si riferisce più al fatto che romero è, bene o male, un regista cult, ma di nicchia.
E' facile fare la gioia dei fan riproponendo all'infinito il tuo pezzo vincente.
Io per primo continuerei a vederli, per quanto brutti possano essere.

L'importante è avere sempre qualcosa da dire, come ci ha dimostrato col quarto capitolo.

Ora, secondo me questo Diary of the dead non dice niente di nuovo e, mi dispaice dirlo, sembra messo li tanto per fare.

Non so se hai visto bruiser, il film precedente al quarto capitolo. Ti garantisco che è orrendo.
La mia impressione è che una mancata ispirazione lo porti a spremere il più possibile la sua gallina dalle uova d'oro.

Ma non sarebbe meglio fermarsi allora?

Cmq vedilo, attendo le tue impressioni...

chimy ha detto...

"E' facile fare la gioia dei fan riproponendo all'infinito il tuo pezzo vincente.
Io per primo continuerei a vederli, per quanto brutti possano essere.
L'importante è avere sempre qualcosa da dire, come ci ha dimostrato col quarto capitolo."

Parole perfette.

Spero, onestamente, di dissentire dal tuo parere su questo film... però, dato che sul genere solitamente abbiamo gusti molto simili (divergenza "Halloween"-Zombie a parte.. ma qualcuna fa anche bene ^^) ho proprio paura che mi deluderà...

Ciao

FiliÞþØ ha detto...

cerca di vederlo al più presto...;)

Roberto Junior Fusco ha detto...

Insomma Romero se n'è uscito di strada, e ci sarà anche un sequel da quel che dici, insomma...
Eppure sono curioso, anzi in un certo senso la curiosità è aumentata, forse anche perché l'avevo rimosso questo quinto capitolo.

FiliÞþØ ha detto...

non che sia uscito di strada, anzi...per sicurezza sembra che abbia ripercorso la via che meglio conosce, ed è questo che purtroppo lascia l'amaro in bocca!

Anonimo ha detto...

Visto e apprezzato come mai avrei creduto!
Romero è Romero e i suoi morti viventi sono la fine del mondo. E' vero, forse è il capitolo più leggero a livello di critica sociale e apparentemente più sempliciotto (credo che sull'argomento New Media/informazione si sia detto moltissimo in altri film, l'ultimo che mi viene in mente è quel capolavoro di "Redacted"), ma secondo me funziona. Un film low budget che sembra tutto tranne che low budget, giovani attori che se la cavano (anche se in un paio di occasioni sono eccessivamente "teatrali", e questo cozza con la pretesa di realismo del film). Gli unici difetti per me sono una caduta di ritmo nella parte finale (compensata però da due scene geniali: gli zombie nella piscina e la sequenza montata con le riprese interne della villa) e il basso numero di morti viventi.
Se dovessi dare un voto sarebbe un 7 pieno, e forse anche mezzo punticino in più :)

Ciao,
Lore

FiliÞþØ ha detto...

beh...vedo che l'hai apprezzato più di me...però anche tu ammetti che sia il più debole della serie.
Intendiamoci, come ho detto, è sempre un film di Romero ed è meglio di molta altra roba uscita recentemente.
Ma io non riesco ad andare oltre il 6 e mezzo.
I difetti che anche tu elenchi mi portano a pensare che il vecchio George stia ormai sparando le ultime cartucce.
E, come ho già detto, da uno come Romero mi aspetto molto di più della sufficienza...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...