E’ normale ritornare sui propri passi, specie se il proprio mestiere è quello di regista.
Nessun capitolo è mai del tutto chiuso e c’è sempre qualcosa da dire, da aggiungere, da sottolineare.
Lo sa bene Spike Lee che, dieci anni dopo quel 1989 rovente (passato nei metaforici sobborghi di Harlem), ha deciso di rievocare quell’estate, quel caldo infernale, tornando a parlare di gente che, con la propria ragione, decide di “fare la cosa giusta”.
Stavolta è il turno dei quartieri italo-americani, metafora di un microcosmo chiuso dentro se stesso, popolato da entità distinte e incapaci di riconoscere ogni sfumatura (soprattutto dell’anima), in quel 1977 sconvolto da David Berkovitz, il “Figlio di Sam”, l’assassino degli innocenti.
Così, in questo mondo dove tutto viene visto attraverso un unico metro di giudizio (bianco o nero), dove esistono solo buoni o cattivi e le donne continuano ad essere classificate come Sante o Puttane, si muovono le storie parallele di due giovani coppie.
Il protagonista (tra i tanti) è John Leguizamo, ma l’eroe di turno è un Adrien Brody versione Sex Pistols e tutto, intorno, assume le calde tonalità pastello di quel lontano 1989, come a voler evocare un dipinto metropolitani di Keith Haring.
Questo per ricordarci che l’estate è si di Sam, ma ogni pezzo di storia ha sempre più di un interprete.
Dipende tutto dai punti di vista.
Nessun capitolo è mai del tutto chiuso e c’è sempre qualcosa da dire, da aggiungere, da sottolineare.
Lo sa bene Spike Lee che, dieci anni dopo quel 1989 rovente (passato nei metaforici sobborghi di Harlem), ha deciso di rievocare quell’estate, quel caldo infernale, tornando a parlare di gente che, con la propria ragione, decide di “fare la cosa giusta”.
Stavolta è il turno dei quartieri italo-americani, metafora di un microcosmo chiuso dentro se stesso, popolato da entità distinte e incapaci di riconoscere ogni sfumatura (soprattutto dell’anima), in quel 1977 sconvolto da David Berkovitz, il “Figlio di Sam”, l’assassino degli innocenti.
Così, in questo mondo dove tutto viene visto attraverso un unico metro di giudizio (bianco o nero), dove esistono solo buoni o cattivi e le donne continuano ad essere classificate come Sante o Puttane, si muovono le storie parallele di due giovani coppie.
Il protagonista (tra i tanti) è John Leguizamo, ma l’eroe di turno è un Adrien Brody versione Sex Pistols e tutto, intorno, assume le calde tonalità pastello di quel lontano 1989, come a voler evocare un dipinto metropolitani di Keith Haring.
Questo per ricordarci che l’estate è si di Sam, ma ogni pezzo di storia ha sempre più di un interprete.
Dipende tutto dai punti di vista.
15 commenti:
Questo ce l'ho da tempo, devo solo trovare il tempo di vederlo...
Ale55andra
Quando nei feed rss ho visto il titolo di questo post mi si è illuminato il sorriso, è uno dei film che preferisco nella ricca e interessante filmografia di Spike Lee. Un titolo piuttosto sottovalutato, meriterebbe una netta riscoperta.
mr hamlin ha ragione: è ancora troppo sottovalutato, non ha il lustro che gli spetta.
interessante...devo recuperare qualcosa di spike lee!
@ ale55andra: vedilo, vedilo..."fa la cosa giusta" l'hai già visto?
@ mr hamlin: io ho visto veramente poco della filmografia di lee...finora questo e Do the right thing sono quelli che mi sono piaciuti di più, anche perchè a mio parere molto simili.
@ noodles: effettivamente ne ho sentito parlare pochissimo...
@ deneil: recupera assolutamente!
aaaaaaah spike lee..anche se negli anni il mio amore per lui è stato messo a dura prova tante volte (lei mi odia, girl 6, bamboozled, aule turbolente) per me rimane sempre su un piedistallo..
grandissimo film e, come sempre, davvero bella recensione!
anemicinema
Premesso che - pur con i suoi alti e bassi - ti consiglio la sua opera omnia, ti invito a non perdere almeno "Lola Darling", "Jungle fever" e il suo documentario sull'uragano Katrina. Nonché "Inside man", perché il nostro lavora bene pure su commissione!
proprio ieri ho visto "fa la cosa giusta" (che filmazzo!)
spike lee è davvero un grande, un grandissimo (la 25a ora per me è uno dei migliori film dell'era contemporanea...)
questo mi manca, e proprio mentre mi decido a procurarmelo, ecco la tua rece, tempismo perfetto! ^^
uno dei film preferiti, come già detto troppo sottovalutato.
sempre bravo il caro spike lee!
ciao :)
Un grande film. Spike Lee, tra alti e bassi, resta comunque un grande regista. Fa' la cosa giusta il film che preferisco.
Mh, io lo ho odiato questo film, e lo odio anche ora.
@ anemicinema: grazie per i complimenti...i film che citi non li ho visti, magari è anche per questo che non sono rimasto ancora deluso!;)
@ mr hamlin: di quelli che citi ho visto solo inside man...vedrò di recuperare!
@ honyboy: fa la cosa giusta è bellissimo, io poi ci sono particolarmente legato perchè l'ho studiato per un esame...
@ mizza: sempre bravissimo, è vero!
@ luciano: è anche il mio preferito!
@ estermoidil: ma dai, io l'ho prorio adorato invece...
COsa non ti è piaciuto?
film strepitoso! Il miglior spike lee degli ultimi anni (più di inside man) se non della carriera (dopo l'immenso documentario sull'uragano Katrina)!
Questo film è un capolavoro di ricostruzione "storica" e di sceneggiatura...
recuperati prima gli altri, continua ad amarlo ;)
anemicinema
@ claudio: d'accordissimo!
@ anemic cinema: ok, seguo il consiglio!;)
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