Che ci volete fare, ultimamente il tempo a disposizione è davvero poco.
Ma dato che qui i film si continuano a vedere ecco un altro bel post cumulativo, di quelli che ci piacciono tanto:
Non è mai troppo tardi (2007, regia Rob Reiner)
La storia di Edward e Carter, malati terminali decisi a vivere gli ultimi giorni della loro esistenza senza rimorso, cercando di togliersi ogni sfizio fino a quel momento rimandato.
Ci riusciranno, con l’aiuto del buon senso di uno e dei soldi dell’altro, trovando alla fine del viaggio la serenità che solo una vita spesa bene riesce a dare.
Che dire, il film è talmente stereotipato e smielato da non poterci credere, eppure in questo mondo dove i malati terminali sono più arzilli di Carl Lewis e il buonismo è distribuito un tanto al chilo, c’è anche il tempo per qualche sano sorriso.
E' pur sempre qualcosa.
Bravi (ovviamente) i protagonisti.
Un Jack Nicholson così gigione non si vedeva da secoli e Morgan Freeman conferma una regola fondamentale:
Per contratto quattro volte su cinque deve interpretare il ruolo di “vecchio saggio”.
Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie (2007, regia Zach Helm)
A proposito di smielato.
Passati 243 anni e consumato l’ultimo paio di scarpe italiane, Mr. Magorium, proprietario dell’omonimo emporio delle meraviglie, sa che non gli rimane più molto da vivere (in America un tema particolarmente sentito evidentemente), ma prima di partire per terre sconosciute deve sistemare alcune cose:
Affidare la bottega alla giovane assistente Molly e consolare il negozio, triste per l’imminente perdita e poco convinto della nuova padrona, evidentemente poco magica per accaparrarsi una simile responsabilità.
Detto così suona bene.
Una fiaba tenera tra giocattoli incantati e mondi fantastici (all’interno di mondi reali), alla ricerca del fanciullino presente in ognuno di noi, custode di quella fiammella vitale che mai dovrebbe spegnersi.
Ma questo lo dico io.
Il film più che altro si limita a bombardarci visivamente, confondendo la poesia con il pacchiano e donandoci quelle due o tre cose buone che messe insieme non riescono a rattoppare i numerosi buchi che contraddistinguono la storia.
Succede questo quando non si hanno le idee chiare.
Dustin Hoffman è comunque bravo.
Natalie Portman dovrebbe essere una sorta di fatina, ma più che altro ricorda una svampita d’altri tempi.
L’incubo di Joanna Mills – The Return (2006, regia Asif Kapadia)
Di solito lo spettatore dovrebbe affezionarsi (in un modo o nell’altro) ai personaggi che vede sul grande schermo.
Se questo non avviene il film non può certo considerarsi riuscito, figuriamoci se è un horror.
Questo “The Return” ha più l’aria di una serie di spunti (più o meno) interessanti, messi insieme per dar vita ad una struttura che si regge per chissà quale miracolo divino.
Il risultato è una trama inesistente e inutilmente pretenziosa, creata su misura per Sarah Michelle Gellar, la cui ultima missione sembra proprio far cadere le braccia a tutti gli appassionati di horror.
La storia è quella di Joanna Mills, giovane ragazza tormentata da tremende visioni.
Il resto non è altro che confusione, fotografia livida e una manciata di brividi da Dolby.
Ecco a cosa ci siamo ridotti.
Ma dato che qui i film si continuano a vedere ecco un altro bel post cumulativo, di quelli che ci piacciono tanto:
Non è mai troppo tardi (2007, regia Rob Reiner)
La storia di Edward e Carter, malati terminali decisi a vivere gli ultimi giorni della loro esistenza senza rimorso, cercando di togliersi ogni sfizio fino a quel momento rimandato.
Ci riusciranno, con l’aiuto del buon senso di uno e dei soldi dell’altro, trovando alla fine del viaggio la serenità che solo una vita spesa bene riesce a dare.
Che dire, il film è talmente stereotipato e smielato da non poterci credere, eppure in questo mondo dove i malati terminali sono più arzilli di Carl Lewis e il buonismo è distribuito un tanto al chilo, c’è anche il tempo per qualche sano sorriso.
E' pur sempre qualcosa.
Bravi (ovviamente) i protagonisti.
Un Jack Nicholson così gigione non si vedeva da secoli e Morgan Freeman conferma una regola fondamentale:
Per contratto quattro volte su cinque deve interpretare il ruolo di “vecchio saggio”.
Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie (2007, regia Zach Helm)
A proposito di smielato.
Passati 243 anni e consumato l’ultimo paio di scarpe italiane, Mr. Magorium, proprietario dell’omonimo emporio delle meraviglie, sa che non gli rimane più molto da vivere (in America un tema particolarmente sentito evidentemente), ma prima di partire per terre sconosciute deve sistemare alcune cose:
Affidare la bottega alla giovane assistente Molly e consolare il negozio, triste per l’imminente perdita e poco convinto della nuova padrona, evidentemente poco magica per accaparrarsi una simile responsabilità.
Detto così suona bene.
Una fiaba tenera tra giocattoli incantati e mondi fantastici (all’interno di mondi reali), alla ricerca del fanciullino presente in ognuno di noi, custode di quella fiammella vitale che mai dovrebbe spegnersi.
Ma questo lo dico io.
Il film più che altro si limita a bombardarci visivamente, confondendo la poesia con il pacchiano e donandoci quelle due o tre cose buone che messe insieme non riescono a rattoppare i numerosi buchi che contraddistinguono la storia.
Succede questo quando non si hanno le idee chiare.
Dustin Hoffman è comunque bravo.
Natalie Portman dovrebbe essere una sorta di fatina, ma più che altro ricorda una svampita d’altri tempi.
L’incubo di Joanna Mills – The Return (2006, regia Asif Kapadia)
Di solito lo spettatore dovrebbe affezionarsi (in un modo o nell’altro) ai personaggi che vede sul grande schermo.
Se questo non avviene il film non può certo considerarsi riuscito, figuriamoci se è un horror.
Questo “The Return” ha più l’aria di una serie di spunti (più o meno) interessanti, messi insieme per dar vita ad una struttura che si regge per chissà quale miracolo divino.
Il risultato è una trama inesistente e inutilmente pretenziosa, creata su misura per Sarah Michelle Gellar, la cui ultima missione sembra proprio far cadere le braccia a tutti gli appassionati di horror.
La storia è quella di Joanna Mills, giovane ragazza tormentata da tremende visioni.
Il resto non è altro che confusione, fotografia livida e una manciata di brividi da Dolby.
Ecco a cosa ci siamo ridotti.
18 commenti:
MrMagorium una guardata gliela darei volentieri, magari non al cinema, ma gliela darei. Hoffman mi piace troppo!
Calcola che mi piace anche solo vederlo nella pubblicità del caffé che fanno prima dei film (non so se ce l'hai presente..)
Mi fa ridere come dice VERGNANO!^^
Visto solo il primo (di Reiner) e condivido... 2 ore buttate!
Di questi m'incuriosisce MrMagorium. Gli altri... non saprei. Forse li vedrò un giorno sul DVD.
pensa che su due dei tre film (quello con la gellar non lo prendo in considerazione..) avevo aspettative altissime che praticamente ogni recensione mi ha consigliato di abbassare quasi a zero...li recupererò in dvd comunque..un occhiatina almeno!
@ trinity: anche a me fa ridere!^^
Sulla bravura di Hoffman non ci sono dubbi, infatti nel film è bravissimo. E' il resto che lascia a desiderare...
@ countryfeedback: dal mio punto di vista non sono proprio 2 ore buttate.
Ok, nessuno sentiva il bisogno di questo film e presto ce ne dimenticheremo, ma qualche sorriso me l'ha fatto fare e non mi ha annoiato.
Certo in alcuni punti il livello di zucchero è talmente insostenibile da ricorrere a dosi massicce di insulina...
@ luciano: si, è la cosa migliore!
@ deneil: dai un'occhiata a "Non è mai troppo tardi" tra i due è quello meglio riuscito (ripeto, qualche sorriso lo regala e non è noioso. gli attori poi non sono mica gli ultimi arrivati...).
Magurium l'ho trovato molto irritante...
Non è mai troppo tardi lo stanno smontando tutti (tu meno degli altri) ma io sono testarda e non voglio perdermi Jack.
MrMagorium lo evito come la peste perché mi sa di bufalaccia.
ODIO Sarah Michelle Gellar, quindi l'horror in questione ha già un punto in meno dalle mie parti!
Anche io ho talmente tante visioni arretrate da recensire che quasi quasi farò i saldi.
Ho visto solo il primo e mi sono risparmiata gli altri due, anche se avrei dovuto risparmiarmi anche il primo. Ah, tra l'altro beato te che sei riuscito a sorridere di quando in quando durante la visione...a me veniva da piangere per la sorte che era toccata a quei due grandi attori...
Ale55andra
Non pensavo che esistesse qualcun altro abbastanza coraggioso da vedere "L'incubo di Joanna Mills" :D
Hai usato la parola giusta, 'pretenzioso' all'ennesima potenza. E' solo uno dei tanti teen horror, ma lo si vuole spacciare per horror impegnato (e impegnativo).
Un saluto!
quanto a "non è mai troppo tardi" sottoscrivo in toto: buonismo, melensaggine (mio neologismo) e perbenismo da far venire il diabete. orribile, gioca col tema della morte per strappare lacrimucce ingenue e sorrisi generosi...ma vaffanculo, reiner!
su "mr magorium" mi trovo il diametrale (secondo neologismo) disaccordo: il film non l'ho trovato un bobmbardamento visivo come dici tu, ma al contrario mi è sembrato molto misurato ed oculato l'uso degli effetti speciali. poi le scenografie erano bellissime. quanto ad hoffman: ODIOSISSIMO. troppo smorfioso, ha segnato l'unico reale fallimento della sua carriera.
non ho visto johanna mills, mi riservo di farlo presto.
@ lilith: guardalo (non è mai troppo tardi), poi fammi sapere!
@ ale55andra: daaaaai!:) Loro sono comunque bravi...
@ loenzo t3nshi: ebbene si, siamo due eroi!;)
@ mario scafidi: guarda, tra i 3 non è mai troppo tardi è l'unico che mi sento di salvare. Ripeto, qualche risata me l'ha fatta fare e non mi ha annoiato.
Rob Reiner poi non riesco a mandarlo a cagare, ha fatto 3 film che secondo me sono bellissimi:
"Misery non deve morire"
"Harry ti presento sally"
"Stand by me - ricordo di un'estate"
Su Magorium che dire, non mi ha preso per niente e l'ho trovato molto confuso (come storia soprattutto).
Gli effetti speciali, belli non ci sono dubbi, ma oltre quell'estetica barocca (e balocca, se mi permetti il gioco di parole) non ho trovato niente.
Hoffman lo salvo semplicemente perchè il ruolo pretendeva una recitazione sopra le righe e lui ci riesce, a differenza della portman.
A questo punto preferisco riguardarmi Mary Poppins (che è molto, molto meglio), da cui il film rubacchia parecchie cose, o meglio ancora Pomi d'ottone e manici di scopa...
Certo, però rimando la visione al dvd o al cinema a 3 euro! :)
io mando a cagare rob reiner proprio perchè in passato è stato capace di fare quei tre film che hai citato, e cponfrontarlo con ciò che è diventato oggi mi da rabbia!
mh, niente di che, quindi
apprezzo i post cumulativi :)
Simone
@ lilith: è la scelta migliore!;)
@ mario scafidi: vabbè, mettiamola così:
un'opera su commissione in un periodo di poca ispirazione...;)
@ simone: decisamente...
insomma, tre film che anche se non vendo non muoio....
Passo..passo..passo!^^
Mrdavis
Filippo non posso farci niente, a me questo film mi ha fatto quasi piangere (di disperazione).
Ale55andra
@ alicesu: decisamente!
@ mr davis: credo non santirai la mancanza!;)
@ ale55andra: ovviamnete i gusti sono insindacabili!;)
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