L’orrore, quello più sopraffino, si basa sul non visto.
Pupi Avati lo sa bene.
Il suo è un ritorno ad un cinema (gotico) lontano da ogni esposizione gratuita della violenza e che gioca su di un principio fondamentale:
Quello dell’atmosfera.
Il buio, quelle (indefinibili) voci che provengono dalle pareti di un antico edificio, quel sottolineare i particolari in funzione della narrazione, diventano all’interno di questo film astuti catalizzatori di inquietudine (sempre crescente), mai banali e dotati di un retrogusto nostalgico che non guasta e che riporta la mente a quella vecchia maniera di fare cinema (di genere):
Asciutta e senza fronzoli.
La storia, ambientata in America, è quella di una donna, uscita dopo quindici anni da un centro di salute mentale (ricoverata in seguito ad un dramma familiare).
Decisa ad aprire un ristorante italiano, per rifarsi una vita, la poverina si ritroverà a prendere in affitto un antico casolare (questa volta le finestre non ridono, ma sono incorniciate da serpenti scolpiti), dimora di orribili segreti.
Il resto è come da copione e vede lo svolgersi degli eventi diviso tra inquietanti manifestazioni e verità nascoste pronte a venire a galla.
Le pecche non mancano (si avverte ogni tanto un’eccessiva freddezza e la sceneggiatura non sempre è coerente), ma una cosa è certa:
Visto l'andazzo e dopo il grande(?) rientro di Dario Argento e della sua “Terza madre", questo ritorno al passato di Avati merita il massimo rispetto.
Almeno lui…
Pupi Avati lo sa bene.
Il suo è un ritorno ad un cinema (gotico) lontano da ogni esposizione gratuita della violenza e che gioca su di un principio fondamentale:
Quello dell’atmosfera.
Il buio, quelle (indefinibili) voci che provengono dalle pareti di un antico edificio, quel sottolineare i particolari in funzione della narrazione, diventano all’interno di questo film astuti catalizzatori di inquietudine (sempre crescente), mai banali e dotati di un retrogusto nostalgico che non guasta e che riporta la mente a quella vecchia maniera di fare cinema (di genere):
Asciutta e senza fronzoli.
La storia, ambientata in America, è quella di una donna, uscita dopo quindici anni da un centro di salute mentale (ricoverata in seguito ad un dramma familiare).
Decisa ad aprire un ristorante italiano, per rifarsi una vita, la poverina si ritroverà a prendere in affitto un antico casolare (questa volta le finestre non ridono, ma sono incorniciate da serpenti scolpiti), dimora di orribili segreti.
Il resto è come da copione e vede lo svolgersi degli eventi diviso tra inquietanti manifestazioni e verità nascoste pronte a venire a galla.
Le pecche non mancano (si avverte ogni tanto un’eccessiva freddezza e la sceneggiatura non sempre è coerente), ma una cosa è certa:
Visto l'andazzo e dopo il grande(?) rientro di Dario Argento e della sua “Terza madre", questo ritorno al passato di Avati merita il massimo rispetto.
Almeno lui…
47 commenti:
Ah, allora merita? meno male... Ammetto che dal trailer ero un pò preoccupato...
Un ritorno alle atmosfere del "La casa dalle finestre che ridono"?
Ciao
Io personalmente l'ho gradito, niente di nuovo, ma fatto come si deve (e citando degnamente il passato)...se lo paragoni al ritorno al passato di Argento, questo è oro.
Ben recitato, abbastanza credibile (la terza madre non lo è per niente)e inquietante quanto basta (era tantissimo tempo che non provavo qualche brivido in sala).
Insomma posso ritenermi soddisfatto...
L'unica pecca è, come ho detto, l'eccessiva freddezza...ma io sorvolo.^^
Fammi sapere se lo vedi...
ah quind è buono?ovviamente l'hanno pubblicizzato un cazzo rispetto al darione nazionale..ma si un occhiata gliela darò volentieri!
Oh bene, mi aspetto esattamente quello che hai scritto, quindi non dovrei rimanere deluso! Poi, con la Morante nel cast, almeno la garanzia di qualcosa di ben recitato!
Speriamo...
Filippo l'hanno messo a Trani vero? Forse è il prossimo che andrò a vedere, magari mi vesto e ci vado oggi va...
Ale55nadra
Semaforo verde, quindi...ottimo...Avati nel giallo-noir-horror d'atmosfera ha fatto delle gran belle cose in passato...ci farò un pensierino! a presto
@ deneil: ovviamente, lo spazio era tutto per il Darione...
@ iggy: attendo le tue impressioni allora
@ Ale55andra: si è uscito a trani...vestiti dai, che poi i fai sapere!
@ pickpocket83: forse non merita del tutto il semaforo verde, ma ripeto, visto l'andazzo (e la mia ammirazione per Avati) sono stato generoso...^^
Appena tornato dal cinema devo (purtroppo) dissentire in toto dalla tua recensione.
I miei peggiori timori (derivanti dalla lettura dell'omonimo libro scritto dallo stesso Avati) hanno trovato conferma: lento, privo di mordente... Neppure degno di lucidare le scarpe ai thriller/horror "avatiani" degli anni '70.
Meritevole l'intento di tornare ad un horror privo d'effettacci, ma nel farlo Avati si è scordato totalmente di conferire un minimo di tensione alla vicenda. "The others" - tanto per citare un film basato sulle stesse basi, ma riuscito - è su un altro pianeta.
Domani, tempo permettendo, scriverò la mia recensione. Ora, a caldo, gli assegnerei un 3. Ad essere generosi...
Sembra un film interessante a cui non avevo fatto caso. Devo allora cercare di vederlo. Ciao.
addirittura tre?
E no dai...^^
Scherzi a parte, sono pienamente coscente delle carenze del film, ma non posso farci niente.
Se da un lato la pellicola non funziona, dall'altro ci riesce eccome!
Io la tensione l'ho provata, più di una volta (e posso garantirti che non sono un tipo che si spaventa facilmente).
Vedendolo non ho pensato a the others.
Quel voler mettere la casa come vera protagonista della storia, mi ha riportato alla mente quei vecchi capolavori di una volta, uno su tutti "gli invasati" (lo considero un film inarrivabile, ma se proprio devo fare paragoni...).
Per me supera la sufficenza, ovvio che i capolavori anni 70 non li vede proprio.
Attendo la tua recensione per leggere le tue impressioni.
@ luciano: se ti capita vedilo, anche perchè sono curioso di sentire altri pareri...
Andrò in settimana!!!
MrDAVIS
E' propbabile che vada anche io a vederlo, spero che mi faccia le tue stesse impressioni! Un saluto
Ciao Filippo, recensione postata e giudizio negativo confermato. Alla fine gli ho assegnato un 4 (il punto in più per la Snakes hall e per il fascino, sempre intatto, della Morante), proprio non sono riuscito a mitigare la delusione.
Evitando spoiler, per non rovinare la sorpresa (ma quale?!?) a chi non l'ha ancora visto, potresti indicarmi in quali sequenze hai percepito tensione?
Nel commento ho citato il film di Amenabar solo perché contemporaneo (e quindi palese dimostrazione di come si possa ancora realizzare film terrorizzanti senza ricorrere ad effettacci), mentre quello di Wise (come del resto "Suspense" di Clayton) appartegono ad un'epoca precedente. Però concordo che Avati avrebbe voluto richiamare (senza riuscirci, imho) "Gli invasati".
La casa dalle finestre che ridono mi intriga parecchio, penso che una guardata gliela darò (spero presto).
Senti c'è un mio amico che ha apprezzato la terza madre per l'ingenuità di Argento, come a dire che gli ha fatto tenerezza...
te che ne pensi?
Cioè la pecca di argento può essere una forma di ingenuità/innocenza?
Chiedo x curiosità visto che di horror ci capisco molto poco, xò è stato l'unico a spezzare una lancia in favore..
ciao!
Premessa:
Ieri sera sono andato a lavorare.
mi sono ritirato alla 6:30.
mi sono svegliato qualche minuto fa, quindi se quello che scrivo non ha senso cercate di capirmi!^^
@ Mr davis & edo: attendo i vostri pareri...
@ mr hamlin: intendiamoci, durante il film non è che tiravo il braccio alla mia ragazza, girando la testa indietro...^^
Cosa dire, per me tutte le scene notturne funzionano eccome.
Poi
SPOLILER
Il finale, con quella carrellata indietro nel cunicolo l'ho trovato molto bello e funzionale. Dovendoti citare una scena (come esempio) ti direi questa.
Oltretutto la figura delle vecchiettetta che si trascina l'amica morta mi è molto piaciuta!
FINE SPOILER
Rimango dell'opinione che Avati non ha perso il suo tocco e che il film funziona dove più deve:
quando deve spaventare...
Che mi stia rammollendo?^^
@ trinity: la casa dalle finestre che ridono vedilo.
Per quanto riguarda Argento, è vero!
Bisogna essere proprio ingenui per sperare che un film come la terza madre possa piacere!^^
MA scherzi a parte, sono del parere che un pò di ingenuità ci sia sempre stata nei suoi film, ma prima recuperava alle evidenti pecche della storia con le suggestive rappresentazioni.
Ora non rimane più neanche quello...
Stretta di mano, fratello
Caro Conte, la sua mano è riuscita a darmi conforto...come ben sa mi sentivo solo soletto con il mio parere positivo...
Sei stato chiarissimo, tranquillo.
Non condivido il tuo parere sia a riguardo delle scene notturne che per quella citata nello spoiler ma, poiché i gusti sono insindacabili, naturalmente lo rispetto.
Riguardo Argento, se mi è consentita l'intromissione, concordo con te che i suoi film sono sempre stati un po' "ingenui". O, per meglio dire, credo che non abbia mai dato troppa importanza alla coerenza delle sue storie. Ma, come giustamente hai sostenuto, le pecche erano compensate egregiamente dalle suggestioni dell'immagine.
Appena tornato dal cinema... Concordo in pieno, il film mi è proprio piaciuto. Grazie alla sua regia, Avati, riesce a creare atmosfere davvero inquietanti.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso... nn me l'aspettavo
Ciao, a presto
p.s. ma la Snakes Hall quanto è bella?
mi avete fornito un po' di voglia di vedere questo film, che non era in programma
se lo becco vi faccio sapere!
Gran bel blog il tuo. Molto curato e ben scritto. Se ti va vieni a trovarmi: http://settimaarte.blogspot.com
ti aspetto. Ciao
@ mr hamlin: ovviamente, come io rispetto i tuoi!;)
Per quanto riguarda Argento, a dirla tutta in ogni suo film ci sono quelle due o tre battute (in alcuni casi molte di più) che riescono a darmi tremendamente fastidio...
@ chimy: contentissimo che ti sia piaciuto!^^
Attendo il tuo post...
@ honeyboy: se riesci fammi sapere...
@ mario scafidi: grazie per i complimenti!^^
Permettimi di scrivere il commento nel modo che segue, non me ne volere, ma la carne al fuoco qui è tanta!
Un ritorno alle atmosfere del "La casa dalle finestre che ridono"?
In fondo sì, senza avvicinarsene nei risultati.
se lo paragoni al ritorno al passato di Argento, questo è oro
Paragone troppo facile, Dario Argento è morto registicamente troppo tempo fa.
ma si un occhiata gliela darò volentieri!
Dagliela sicuramente.
Poi, con la Morante nel cast, almeno la garanzia di qualcosa di ben recitato!
Verissimo, anche se in ambientazione horror diviene stucchevole la sua recitazione!
Neppure degno di lucidare le scarpe ai thriller/horror "avatiani" degli anni '70.
Concordo pienamente
Io la tensione l'ho provata, più di una volta
Un paio di volte, ma fatte bene. La mia ragazza ha emesso un urlo in sala che raggelava il sangue!
Per me supera la sufficenza, ovvio che i capolavori anni 70 non li vede proprio.
Ci arriva a stento!
potresti indicarmi in quali sequenze hai percepito tensione?
Io mi riferisco alla scena... beh, meglio non dirla per non rovinare uno dei rari momenti di strizza... ma ti dico che c'è!
Se poi ti va... commenta la mia recensione... anche se lo stiamo facendo ampiamente qui!
che commento marzulliano!^^
Il paragone con argento è scontato lo so, ma deriva dal fatto che i film sono usciti a poco tempo di distanza l'uno dall'altro e in entrambi i casi si tratta di ritorni al passato...
vengo subito da te...
penso di andar stasera, poi ti faccio sapere!
spero che ti piaccia, quì come puoi ben vedere, ci si divide tra pro e contro...
@ Filippo: beh, si. Quello relativo il rispettare i gusti altrui era più un intercalare, non ho mai messo in dubbio che lo facessi :-)
Condivido il giudizio su Argento: è sempre stato carente dal punto di vista delle sceneggiature e quelle 2-3 stupidaggini a film ha sempre finito per farle pronunciare. Dette dalla sua (ex) moglie poi erano irritantissime...
@ Amos: finalmente qualcuno che non si spertica in lodi per il nuovo Avati. Iniziavo a sentirmi un po' solo.. :-)
Passo anch'io a dare un'occhiata alla tua recensione.
beh si, non ho mai pensato il contrario!:)
Purtroppo quando si tratta di film si rischia molto spesso di essere in disaccordo...ma ben vengano le discussioni (purchè costruttive)!
Oltretutto, se ti ricordi, ci siamo conosciuti grazie alla differenza di valutazione nei confronti di Micael Claiton...^^
Come puoi vedere, anche il club degli insoddisfatti (o quasi) si sta allargando...non ci resta che aspettare altri pareri...
Per Argento, forse il filmche mi ha fatto più arrabbiare (dal punto di vista delle battute) è stato il cartaio...
@ Filippo: sono lieto che il club si allarghi, iniziavo a sentirmi solo! :-)
Il punto più basso parlando di Argento l'ho raggiunto con "Nonhosonno" e la maledizione del nano. Ero tentato di lasciare il cinema....
la maledizione del nano l'ho completamente rimossa...
Allora... per quel che ricordo.... La mamma di Dionisi è stata uccisa diversi anni prima, e la colpa dell'omicidio è caduta appunto su un nano che, se non erro, è poi morto nel Po.
Anni dopo, all'epoca dei fatti narrati nel film, torna in azione un killer che gli investigatori ritengono quel nano (o un nano in genere, non ricordo).
Al che Dionisi, guardando in camera con espressione seriosissima, dice: "Lo sapevo, è la maledizione del nano!"
NO COMMENT... :-)
ecco perchè l'avevo rimossa...^^
devo recuperare la maledizione del nano..mi sto sbellicando!!!
beh si...ora fa ridere.
Ma stai pur certo che durante la visione potresti provare il forte impulso di gettare il telefisore dalla finestra...^^
ma vaaaaa!io non faccio mai cose del genere!quando quest'estate ho visto tmnt continuavo solo ad urlare e a buttare patatine e tutto ciò che mi capitava sotto mano contro lo schermo della tv...
Povero ingenuo...non sai quello che ti aspetta, non hai mai assaggiato l'orrore!;P
Dai non farmi stare in pensiero, promettimi che inchioderai il televisore al comodino...almeno sto più sicuro...:)
@ Filippo: Per spirito di autoconservazione :-)
@ Deneil: E' una delle molte "perle" di Nonhosonno.
@ Filippo: Mi stavo dimenticando di segnalarti che anche PMB (Pier Maria Bocchi) di Film tv ha stroncato Avati.
Quel che non ho ancora ben capito è se devo esserne felice o meno... :-)
azz...sul bocchi ci contavo (anche se ogni tanto le spara grosse):(
Vabbè, domani comprerò film tv e leggerò...
In mia difesa posso dire che domenica notte l'intero staff critico di cinematografo l'ha promosso...;P
Che si erano fumati prima di promuoverlo? :-)
effettivamente Rondi l'avevo visto un pò sballato...^^
"Asciutta e senza fronzoli."
dai alla fine, numeri e semafori a parte, non siamo in disaccordo...
E' vero...solo che io ne ho visto un pregio...ripeto, questo film mi ha troppo ricordato i vecchi (e imperfetti) horror anni '70...
Bello il periodo anni '70! Ciao Filippo, da quanto tempo! Ero preoccupato per questo film, ma fino ad un certo punto. Di solito quando ci sono pareri discordanti è un buon segno! Essendo un fan de "La casa delle finestre che ridono" e "Zeder" e quindi del filone horror di Avati, non posso perdermelo!
Ciao Shepp, è vero, da quanto tempo...è sempre un piacere!^^
Guarda, questo film, dal mio punto di vista te lo consiglierei...ma quì, come avrai ben potuto vedere, ci si scanna (amichevolmente) tra favorevoli e contrari...
@ Shepp: mi permetti un consiglio? Se non ti convincerà (come pare non abbia convinto la maggior parte dei blogger, me compreso) chiedi un rimborso a Filippo. Sono certo che sarà lieto di immolarsi per la causa ;-)
più che volentieri...purchè non si sparga la voce!:)
La mia simpatia per Avati non è direttamente proporzionale allo spessore del mio portafogli...;)
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