In estate, si sa, gli horror spuntano come funghi.
Alcuni sono innocui come pistole ad acqua, altri lasciano il segno e altri ancora riescono a scuoterti quel tanto che basta a non farti rimpiangere i soldi del biglietto. E’ questo il caso di Vacancy, storia di terrore vacanziero che, attingendo a più mani da una svariata lista di nomi famosi (si va da Psycho a Non aprite quella porta, citando lievemente Shining), riesce in poco meno di un’ora e mezza (sia ringraziato Dio) a garantire quella manciata di brividi che spesso, in altre pellicole simili, riescono a garantire solo i trailer.
Caratterizzato da una trama che certamente non spicca per originalità, il film racconta la storia di una coppia in crisi (Kate Beckinsale e Luke Wilson, il fratello grassoccio di Owen), devastata dalla perdita di un figlio (poverini!).
Di ritorno da un viaggio, i due decidono di lasciare le sicure e illuminate superstrade americane, optando per quelle buie e poco raccomandabili strade secondarie che tutto promettono, meno che un risparmio di tempo.
Bloccati, a causa di un guasto alla macchina (addirittura!), agli sfortunati non rimane che pernottare in un Hitchcokiano Motel, tomba di macabri segreti.
All’interno di quell’alberghetto dell’orrore infatti, si ammazza il tempo trucidando i malcapitati avventori, per poi vendere le riprese dei delitti a perversi consumatori di Snuff Movie (cosa che, fortunatamente, evita di trascinare la pellicola in stupidi moralismi).
Il film comincia fiaccamente e termina con un finale che sembra buttato li tanto per fare, ma presenta una parte centrale che funziona e anche bene.
Una terribile caccia al topo che, ossessiva e tesa come la corda di un violino, riesce a catalizzare l’attenzione e a garantire quella giusta dose di paura che, di questi tempi, rappresenta un vero e proprio salto di qualità.
Non si tratta di accontentarsi, ma di prendere le cose come stanno.
In quest’ottica Vacancy non è altro che un horror “old school” che, discostandosi dal tanto famigerato aggettivo “Teen”, svolge egregiamente il suo compito, senza il bisogno di quella violenza “pornografica” che Eli Roth (con l’aiuto di Quentin Tarantino) continua a proporci ostentando dubbie (e alquanto presuntuose) pretese sociologiche.
Alcuni sono innocui come pistole ad acqua, altri lasciano il segno e altri ancora riescono a scuoterti quel tanto che basta a non farti rimpiangere i soldi del biglietto. E’ questo il caso di Vacancy, storia di terrore vacanziero che, attingendo a più mani da una svariata lista di nomi famosi (si va da Psycho a Non aprite quella porta, citando lievemente Shining), riesce in poco meno di un’ora e mezza (sia ringraziato Dio) a garantire quella manciata di brividi che spesso, in altre pellicole simili, riescono a garantire solo i trailer.
Caratterizzato da una trama che certamente non spicca per originalità, il film racconta la storia di una coppia in crisi (Kate Beckinsale e Luke Wilson, il fratello grassoccio di Owen), devastata dalla perdita di un figlio (poverini!).
Di ritorno da un viaggio, i due decidono di lasciare le sicure e illuminate superstrade americane, optando per quelle buie e poco raccomandabili strade secondarie che tutto promettono, meno che un risparmio di tempo.
Bloccati, a causa di un guasto alla macchina (addirittura!), agli sfortunati non rimane che pernottare in un Hitchcokiano Motel, tomba di macabri segreti.
All’interno di quell’alberghetto dell’orrore infatti, si ammazza il tempo trucidando i malcapitati avventori, per poi vendere le riprese dei delitti a perversi consumatori di Snuff Movie (cosa che, fortunatamente, evita di trascinare la pellicola in stupidi moralismi).
Il film comincia fiaccamente e termina con un finale che sembra buttato li tanto per fare, ma presenta una parte centrale che funziona e anche bene.
Una terribile caccia al topo che, ossessiva e tesa come la corda di un violino, riesce a catalizzare l’attenzione e a garantire quella giusta dose di paura che, di questi tempi, rappresenta un vero e proprio salto di qualità.
Non si tratta di accontentarsi, ma di prendere le cose come stanno.
In quest’ottica Vacancy non è altro che un horror “old school” che, discostandosi dal tanto famigerato aggettivo “Teen”, svolge egregiamente il suo compito, senza il bisogno di quella violenza “pornografica” che Eli Roth (con l’aiuto di Quentin Tarantino) continua a proporci ostentando dubbie (e alquanto presuntuose) pretese sociologiche.
16 commenti:
senza averlo visto ti posso dire che molti di quelli che ho sentito sono d' accordo sul tuo giudizio di horror quanto meno decente in un mare di horror a dir poco ignobili.
alla fine si tratta di questo...nasce come b-movie e come tale bisogna accoglierlo...
recensione equa. forse la cosa migliore sono i titoli di testa, fantastici.
verissimo...un tocco vintage non indifferente!^^
Ero indeciso se andare a vederlo o meno. La tua recensione mi indica che forse posso dare la precedenza ad altri film?
ovviamente non ti perdi niente...ma è molto meglio di tanta altra robaccia...
Da come me ne hanno parlato mi aspettavo un semaforo rosso!
Beh oddio è vero che esistono anche cose immonde... :-(
Ciao!
Ma come il fratello grassoccio? Per me Luke Wilson è un figone!! :P
Ale55andra
@ trinity: guarda, è stato molto meglio di quanto mi aspettassi...la sufficenza se la becca...
@ ale55andra: degustibus...^^ (alla fine neanche potrei permettermi di dire qualcosa, visto che sono un "bel pacioccone" anch'io...^^)
a proposito di film che toccano l'argomento "snuff movies": hai visto "Emanuelle In America" di Joe D'Amato del '77? Ultra B-Movie :)
ah...quel mattacchione di Joe D'amato...non l'ho visto, ma non stento a credere che sia un B-movie...^^
Non ho visto nemmeno io questa pellicola, ma il titolo mi dice qualcosa. Non andrò certo a cercarlo nelle videoteche di tutt'Italia, però se capita... ogni tanto bisogna risvegliarla l'adrenalina no?! Sino a che vado a vedere "Alla Deriva"... ;p
Complimenti anche per questa rece!
Chiara
certo, una bella botta d'adrenalina non fa mai male...;)
Grazie per i complimenti!
Insomma un film da vedere al massimo su italia1 in seconda serata! ^^
si si...un degno candidato per una futura "Notte Horror" estiva...sono pronto a scommeterci...^^
Alla fine l'ho visto anche io. E' vero Wilson è ingrassato, e soprattutto è vero è un horror come moltissimi altri...a me nn è piaciuto per niente, però giustamente si può guardare non fa poi così schifo all'ennesima potenza. Quando mi ricordo, lo recensisco anche io va
Ale55andra
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