lunedì 16 luglio 2007

Il bacio della pantera

Il bacio della pantera (1943 , regia Jacques Tourneur)



La giovane Irena, da poco sposata con l’architetto navale Oliver Reed, è convinta di essere la diretta discendente di un’antica dinastia balcanica di donne belva. Terrorizzata da quest’orribile sospetto, continua a negarsi al marito (leggenda vuole che la maledizione si scateni tramite l’atto sessuale). Preoccupato per la salute mentale della compagna, il giovane architetto si rivolgerà ad uno psichiatra. Ad aumentare il turbamento di Irena (e la sua gelosia), sarà l’ambigua relazione tra il marito e una sua collega di lavoro, pronta ad offrire l’amore che il vincolo coniugale non riesce a dare.
Rivisitazione del mito del licantropo, che fonde horror e melodramma, in un crescendo di tensione ed erotismo che raggiunge il suo apice rappresentativo nel finale.
Il film si avvale di una regia sopraffina, che riesce a coinvolgere lo spettatore tramite il sapiente uso di luci e ombre. Molte sono le scene che rimangono impresse nella mente, come quella del sogno, quella della piscina o quella del pedinamento notturno (che si conclude con il sinistro cigolio delle porte di un autobus).
L’amore negato, tema portante della pellicola, dona alla storia un’evidente carica sessuale che, sotto le sinuose e sinistre sembianze di una pantera, accompagna i personaggi fino al tragico finale, giocato (come il resto del film) sulle emozioni che il “non visto” riesce a creare.


14 commenti:

Anonimo ha detto...

La scala a chiocciola e questo film sono due must assoluti miei!Meraviglioso!
MrDAVIS

FiliÞþØ ha detto...

l'ho trovato oggi tra le vecchie videocassette, una piacevolissima sorpresa...la scala a chiocciola lo devo ancora vedere...

Anonimo ha detto...

Non ne avevo mai sentito parlare..
Purtroppo sono abbastanza a secco per quanto riguarda i film del passato non troppo recente..
Nessuno ha mai fatto raccolte di videocassette a casa mia :-(((

FiliÞþØ ha detto...

a casa mia i film non sono mai mancati, non sai quante chicche sono uscite andando a rovistare nell'armadio delle videocassette...^^

Anonimo ha detto...

Una straordinaria prova di artigianato; uno straordinario film che è anche insegnamento teorico sulla paura (e il generare paura).

Pogo.

Anonimo ha detto...

Ecco un altro di quei film di cui ho letto nel bel libro di Skall e che devo vedere... ma non è che leggiamo gli stessi libri di cinema, Filippo?

FiliÞþØ ha detto...

@ pogo: d'accordissimo

@ Lilith: non lo conosco quel libro, come si chiama? ma è sul cinema horror?
io ora sto leggendo "La critica cinematografica"...

Anonimo ha detto...

Film bello, bello, bello...da fare paura. Tourneur è uno dei più grandi registi misconosciuti a memoria d'uomo...saluti!

FiliÞþØ ha detto...

effettivamente non conosco altri film di tourneur...ma questo, come dici tu, è bello bello bello...da far paura...;)

Anonimo ha detto...

Sì... tutto sul cinema horror: bellissimo, illuminante! David J. Skall, Monster Show, Baldini & Castoldi. Sono sicura che ti piacerebbe da morire! ;)

FiliÞþØ ha detto...

ho capito...avevo intenzione di comprarlo...sarà il mio prossimo acquisto...grazie del consiglio...;)

Anonimo ha detto...

Se riesci recupera da qualche scaffale polveroso anche "le catene della colpa"... saluti!

FiliÞþØ ha detto...

provvedo subito...;)

Anonimo ha detto...

Grazie!

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