Omicidio in diretta (1998 , regia Brian De Palma)
Un Nicolas Cage sopra le righe, eccessivo, quasi irritante, si muove all’interno di questo anomalo 
giallo-thriller che non spicca per originalità, ma per rappresentazione. Il virtuosismo di De Palma, confeziona un sontuoso omaggio al cinema di genere (Hitchcock fra tutti), andando oltre qualsiasi lacuna o faciloneria narrativa.
Tutto il film è racchiuso nei primi 15 minuti, forse uno dei piani sequenza più famosi (e belli) della storia del cinema. Ci introduce nella vicenda, ci mostra i personaggi, per poi venire interrotto dal rumore di colpi di arma da fuoco.
De Palma abbandona l’atmosfera misteriosa tipica del genere,
optando per una trama lineare (e scarna di colpi di scena). Nonostante tutto l’opera riesce, anche se gran parte del merito è reso dall’impatto visivo. Pura estetica cinematografica, ma con i fiocchi.
Le bellissime musiche di Ryuichi Sakamoto completano ogni scena, donandogli atmosfera e pathos e raggiungendo un perfetto connubio nel finale, dove un malconcio Cage arranca fra i mille corridoi di un albergo.
Poco importa se la tensione è assente, in questo caso è l’abito a fare il monaco.
giallo-thriller che non spicca per originalità, ma per rappresentazione. Il virtuosismo di De Palma, confeziona un sontuoso omaggio al cinema di genere (Hitchcock fra tutti), andando oltre qualsiasi lacuna o faciloneria narrativa.Tutto il film è racchiuso nei primi 15 minuti, forse uno dei piani sequenza più famosi (e belli) della storia del cinema. Ci introduce nella vicenda, ci mostra i personaggi, per poi venire interrotto dal rumore di colpi di arma da fuoco.
De Palma abbandona l’atmosfera misteriosa tipica del genere,
optando per una trama lineare (e scarna di colpi di scena). Nonostante tutto l’opera riesce, anche se gran parte del merito è reso dall’impatto visivo. Pura estetica cinematografica, ma con i fiocchi.Le bellissime musiche di Ryuichi Sakamoto completano ogni scena, donandogli atmosfera e pathos e raggiungendo un perfetto connubio nel finale, dove un malconcio Cage arranca fra i mille corridoi di un albergo.
Poco importa se la tensione è assente, in questo caso è l’abito a fare il monaco.
8 commenti:
Siano lodati i pieni sequenzi di Depalma!!!Attendo ogni suo film solo x quello!:-)))
MrDAVIS
Siano lodati veramente...avevo sempre sentito parlare dei primi 5 min di questo film...e sono uno spettacolo stupendo...:)
ehm...volevo dire 15 min
per favore non mi toccare questo film.. è uno dei miei preferiti. (strano a dirsi visto che c'è cage, no scherzo!)a me è piaciuto tantissimo. a me non è sembrato che non ci sia tensione..anzi, l'attesa del nuovo particolare crea curiosità e gli intrighi svelati rompono la tensione creata nelle fasi precednti.. a me è piaciuto tutto dall'inizio alla fine questo film..poi vabbe ci sono legata affettivamente..
Film bellissimo...vabbè, l'abbiamo visto insieme quindi nn c'è molto da dire. Solo volevo dirti che questa è una delle recensioni più belle che hai scritto, insieme a quella di Incontri ravvicinati...bravo filì!
Edoardo
@ rovistata: anche a me è piaciuto tantissimo, ma in quanto a tensione...sarà perchè l'ho visto in compagnia, ma non l'ho sentita per niente...
@ edoardo: beh, grazie mille...mi fa molto piacere...:)
ahhhh senza di me vi divertite..è proprioo vero quando il gatto non c'è i topi ballano....oppure anche le pulci fanno la tosse...e potrei andare avanti all'infinito...ma mi fermo qui
Beh...lontano dai topi il gatto mangia e beve ai pranzi di matrimonio...;)
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