Se è vero che un grande potere comporta grandi responsabilità, altrettanto si può dire di un grande budget. Quella che Sam Raimi si è ritrovato tra le mani questa volta è stata una patata super bollente difficile da gestire. Nel cercare di controllarla era praticamente impossibile non procurarsi qualche ustione. Competere con un primo capitolo stupendo, con un secondo ancora più bello, cercare di non deludere le aspettative di un pubblico in trepidante attesa non è cosa facile e purtroppo questa terza parte risente di questo largamente giustificato stress.
Anche se questo non è sicuramente quello che si può definire un brutto film, dei tre è quello che convince meno.
“Melius abundare quam deficere”. Memore di questo detto il regista ha deciso di mettere quanta più carne al fuoco si poteva. Il risultato è un’evidente (e inevitabile) incertezza, avvertibile più di una volta durante la visione, ma comunque sorvolabile. E’ li dove la trama non regge che intervengono gli effetti speciali, talmente ipnotizzanti da far dimenticare ogni critica. Spettacolari duelli aerei (che esordiscono con una Tolkieniana corsa per il recupero di un anello, anch’esso a suo modo magico), dai quali è impossibile distogliere lo sguardo, scatenati da un ben fornito gruppo di antagonisti. Tre cattivi (addirittura!), tra cui spicca il temibile Uomo Sabbia, tormentata figura negativa (o quasi).
Raddoppiano anche le figure femminili, con l’arrivo di Gwen Stacy (una bellissima Bryce Dallas Howard), compagna di studi di Peter e terza incomoda in un idilliaco rapporto amoroso.
Ed è tra sfide mozzafiato, tentennamenti amorosi, scoperta di lati oscuri, amicizie sofferte, insopportabili verità, che si dirama questa nuova avventura, alleggerita da vari sprazzi di humor (Peter Parker versione dandy di città strappa più di qualche sorriso), che culminano nell’immancabile cammeo di Bruce Campbell , a cui è stato dato un maggiore spazio rispetto ai precedenti film. E come non citare J. K. Simmons, irresistibile nella sua interpretazione.
Tobey Maguire, mascherato protagonista, gigioneggia come al solito, superato però dalla bravura di Kirsten Dunst.
Le musiche non osano, vanno sul sicuro, ma garantiscono l’impatto desiderato.
Era certamente difficile riuscire a superare la bellezza del secondo capitolo (tutti e tre i cattivi di questo film, non reggono minimamente l’intensità di Alfred Molina, tentacolato antagonista della precedente pellicola), ma tutto sommato l’opera regge ancora, nonostante sia appesa ad un’esile tela (quindi perché rischiare di spezzarla con un inutile quarto Spider-Man?).
Film da vedere comunque, nonostante le numerose incertezze.
7 commenti:
forse, e dico forse, lo vado a vedere la settimana prossima, e tornerò per un commento più serio
Già già, sono d'accordo con te!
Attenzione però, le musiche di questo terzo capitolo non sono di Elfman.. :P
Ciao
@dome@edo: aspetto le vostre impressioni...
@jeche: mi fa piacere che tu sia d'accordo...ma allora chi le ha fatte le musiche? secondo la ricerca che ho fatto su internet i temi strumentali sono suoi...
Si, infatti il theme originale è sempre quello di Elfman, ma le musiche di questo film sono di Cristopher Young.
A presto e scusa la pignoleria!
Figurati, hai fatto bene a farmelo notare...grazie, correggo subito...;)
ciao
Mi hai "acceso" ancor di più il fuoco di curiosità che avevo dentro... c'ho un falò ora! ;)
Grande!
A presto...
Eh eh! vedilo subito allora...sono curioso di sentire le tue impressioni...attendo la tua rece...:)
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