sabato 12 maggio 2007

Dolls

Dolls (2002 , regia Takeshi Kitano)



Tre storie d’amore, ambientate in quelle che sembrano le rimembranze di un Giappone fantasticamente colorato, accompagnano lo spettatore in questa muta esaltazione del sentimento.
Un filo rosso che unisce per destino questo trittico amoroso e come un cordone ombelicale proclama il matrimonio di silenzi con cui si sono consacrati i primi due protagonisti, esuli catatonici, grigi vagabondi in un mondo cromaticamente perfetto. Qui l’amore diventa annullamento della personalità e senso del dovere, qui l’amore diventa impegno. Come impegno è quello di una donna, ossessivamente legata ad un passato di forti sentimenti, che la porta a compiere ripetutamente lo stesso gesto ogni sabato, in attesa di un tanto agognato ritorno. E come impegno è quello del fan di una giovane cantante uscita di scena, pronto a compiere un gesto estremo in nome di un buio contatto.
Kitano ci mostra come sentimento e morte siano naturalmente collegati. Le bambole, a cui fa riferimento il titolo, altro non sono che i protagonisti del naturale amore, svuotati della loro anima, fermi, immobili, osservano l’orizzonte attraverso il vitreo sguardo dell’impersonalità. Come giocattoli si muovono in onore di uno spettacolo supremo ed è praticamente impossibile per noi rimanere indifferenti a quel silenzio così coinvolgente. Perché la poesia può concretizzarsi anche in assenza di parole.


5 commenti:

domenico ha detto...

un quasi capolavoro di kitano, il sorrisone ci sta tutto
io amo "beat" kitano, devo ancora vederli tutti ma non me ne mancano più molti

FiliÞþØ ha detto...

io purtroppo oltre a questo ho visto soltanto Zatoichi...vedrò di rimediare al più presto...

Anonimo ha detto...

bel film..poesia silenziosa. condivido l'appunto.
film elegante, film commovente.
film da vedere al buio da soli per evitare ogni minima forma di distrazione, di interruzione di un pathos in perenne crescita.
ed interessante,ma al contempo inquietante -permettimelo-, l'inserimento di scene proprie del teatro delle bambole.
burattinoni mossi da "ombre" che parlano d'amore.
davvero un bel film.

domenico ha detto...

direi che:
hana-bi
sonatine
l'estate di kikujiro
sono film imprescindibili di "beat".... se ti capita di dare un'occhiata fammi sapere

FiliÞþØ ha detto...

@ raffaele: condivido pienamente quello che dici...
@ dome & edo: cercherò di vederli al più presto...

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