“Pensai che fosse un meraviglioso film di fantascienza, non solo perché conteneva un forte messaggio pacifista, e io sono sempre stato un convinto antimilitarista, ma anche perché non ho mai smesso di credere nell’esistenza degli UFO. Penso che considerarsi gli unici esseri viventi intelligenti di tutto l’universo sia molto egocentrico. Inoltre, mi attraeva molto l’idea che in altri mondi esistessero persone sensibili e pacifiche, e non per forza mostri ostili e terrificanti.” (Robert Wise)
“The day the Earth stood still” (“Il giorno che la terra si fermò”) è il titolo originale di questo classico della fantascienza anni ’50 e certamente suona meno minaccioso dell’adattamento Italiano. Infatti questo film prende largamente le distanze da qualsiasi idea di minaccia, cercando di farsi portavoce di un messaggio pacifista attuale oggi come allora.

“Ultimatum alla Terra” viene girato poco

Il film, grazie ad una trama che vede al centro l’incontro ravvicinato tra la popolazione terrestre e un misterioso viaggiatore intergalattico, bacchetta l’animo umano, intaccato dal ricordo di una recente battaglia planetaria e turbato dalla minaccia di un possibile terrore rosso.
Klaatu, l’alieno profeta venuto in nome di quella pace che i terrestri sembrano aver dimenticato, è l’entità superiore, la guida che ci informa del nostro possibile futuro. Accompagnato da un gigante robotico, temibile per la sua potenza distruttiva, non attacca ma viene attaccato. La stupidità umana, portata a distruggere ciò che non comprende, non si smentisce. I soldati, intervenuti in massa per assistere a questo sbarco ignoto, minacciati dalla mansueta superiorità del “nemico”, lo colpiscono, confermando la loro ignoranza.

Come un novello Gesù, per far si che le sue parole possano essere accolte, dovrà morire e resuscitare, per poi lasciarci, coscienti del fatto che ora spetta a noi decidere sul nostro futuro.

Gort, il robot che accompagna Klaatu, è in realtà la nostra guardia. Una macchina moralizzata, soggetta all’immobilità, che quindi si alllontana dalla concezione del mostro malefico,

E’ dopo il martirio che l’alieno riuscirà a portare a termine il suo compito, affidandoci la responsabilità del nostro destino.
Qui risiede la bellezza del film, qui risiede la sua immortalità.
Un classico della cinematografia fantascientifica, ma anche un originale parabola di pace che mai passerà di moda.
“Gli uomini, con la scoperta del nucleare, corrono il grave rischio di distruggere se stessi e la pace nell’universo e questo non può essere permesso. Gli abitanti degli altri mondi hanno creato una generazione di robot, in grado di distruggere anche un intero pianeta nel caso in cui questo minacci la pace interstellare. Non è un sistema perfetto , ma funziona. Grazie a esso siamo sicuri che nessuno attenterà alla pace, e siamo liberi di dedicarci ad attività più proficue. Voi umani siete stati avvertiti. A voi la scelta.” (Klaatu)
Curiosità

Successivamente l’attore partecipò ad altri film, continuando a impersonare mostri e affini.
Le parole che bloccano il gigante di metallo, “Klaatu Barada Nikto”, sono state utilizzate da Sam Raimi nel film “L’armata delle tenebre”. Ash, il protagonista, le usa come formula magica. Un voluto omaggio a questo capolavoro degli anni ’50.
La sceneggiatura di Edmund North è tratta dal racconto di Harry Bates “Farewell to the Master”, da noi giunto con il titolo “Uomo di carne…Uomo d’acciaio” (nelle successive ristampe il titolo sarà poi “Lontano dal padrone”). Bates non approvò mai i cambiamenti apportati alla sceneggiatura durante la preproduzione (nel racconto originale alla fine si scopre che è Gort a comandare Klaatu).
Il premio Oscar Bernard Hermann ha composto la colonna sonora avvalendosi per la prima volta di strumenti musicali elettronici come il Theremin (difficilissimo da suonare e ormai caduto in disuso), diventato in seguito una costante della cinematografia fantascientifica anni ’50/’60.
6 commenti:
Altro stupendo approfondimento su un altro film cult della fantascienza e non solo. Capolavoro che ogni tanto, credimi, rivedo (ogni tanto ho bisogno anche di vedere il mondo in bianco e nero).
Ti capisco, ogni tanto anch'io ho lo stesso bisogno...^^
Questo film è una delle chicche della mia collezione di dvd, personalmente lo adoro (e sapere che anche per te è lo stesso, non può che rendermi felice)...continuo a dire che Robert Wise è stato un regista ingiustamente sottovalutato...
Grazie ancora per i complimenti...^^
Appena visto: film magnifico.
Wise utilizza la fantascienza per parlare della stupidità umana che alberga (tutt'ora) nel mondo.
Un'altra perla di un regista strepitoso (4 grandi film su 4 che ho visto) ingiustamente sottovalutato: a mio parere è uno dei primi registi del cinema classico americano...
Un saluto (continua a parlare di Wise ^^)
contentissimo che ti sia piaciuto...anche tu hai comprato l'edizione doppio dvd + libro?
presto trnerò a parlare di wise...non so quale film però, la sua filmografia è immensa.
Gli invasati l'hai poi visto?
Sì "Gli invasati" l'avevo visto: bellissimo... non te l'avevo commentato?
Ehm...si, l'avevo dimenticato!^^
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