Farà la gioia di molti questo film.
Gabriel Range, cosciente del fatto che “i sogni son desideri”, fantastica sulla possibile morte di George W. Bush, omaggiandolo a suo modo con un commemorativo documentario postumo.
Il risultato è buono, talmente credibile da poter essere utilizzato in caso di sfortunate coincidenze. “Death of a President” è una riflessione acuta su come il mondo sia cambiato dopo l’11 settembre, su come l’America sia ormai schiava dei pregiudizi.
Nel film la teorizzata morte non viene vista come soluzione definitiva, ma come ulteriore strumento di terrore. Fantasticando su un possibile futuro, gli eventi narrati contribuiscono a peggiorare il già instabile equilibrio americano, frantumato dopo il crollo delle torri gemelle e ormai impossibile da recuperare. Gli innocenti vengono condannati sulla base di prove approssimative, incastrati dalla schiacciante evidenza delle loro origini. I diritti distrutti nel nome della libertà. Certamente un destino poco raccomandabile.
E se fantasia deve essere, perché non giocare con le circostanze, ricreando una morte molto simile, per situazione e dinamica, a quella toccata nel 1968 al compianto Bob Kennedy?
Il paragone è inevitabile, la critica attuale ancora più sottile e pungente.
Tuttavia il Mockumentary (così si chiama questa forma ingannevole di documentario), perde credibilità (mi sia concesso il termine) durante il percorso, penalizzato dalla sua stessa essenza. Dopo il giustificato fascino iniziale, la noia subentra incalzante, causata dalla consapevolezza della natura menzognera degli eventi narrati.
La domanda nasce spontanea.
Ad un film può essere concesso tutto, ma un finto documentario, serve veramente a qualcosa?
giovedì 26 aprile 2007
Death of a President
Death of a President - Morte di un Presidente (2006 , regia Gabriel Range)
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2 commenti:
a me, invece, non è affatto dispiaciuto
non so...l'ho trovato abbastanza noioso...cmq è realizzato benissimo...
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