Storia molto in voga di questi tempi, quella della giovane insegnante che intraprende una relazione con il suo alunno.
“Diario di uno scandalo” racconta la storia di un’amicizia fraintesa, intesa come semplice
rapporto tra colleghi da Sheba (Cate Blanchet); vista come un’occasione per sfuggire alla solitudine da Barbara (Judi Dench). Entrambe diverse per età, carattere, abitudini, hanno in comune il fatto di non saper gestire i sentimenti, di farsi coinvolgere più del dovuto in relazioni sbagliate. Sheba, sposata con figli, ma profondamente insoddisfatta e insicura, cerca di colmare il suo vuoto esistenziale intraprendendo una relazione con un suo studente quindicenne. Barbara, profondamente sola, privata di ogni relazione sociale, a digiuno totale d’amore, reagisce in maniera esagerata ad ogni manifestazione di affetto. Accade quindi che le attenzioni di Sheba accendano qualcosa in lei, qualcosa che 
va oltre la semplice amicizia. Scoprire la relazione segreta rappresenta per Barbara un tradimento, anche se si tratta di un’ipotesi senza fondamento. Ma la vecchia insegnante non ha idea di cosa sia veramente l’amore. Il suo apice sessuale è rappresentato da un banale contatto risalente ai tempi della sua giovinezza. Barbara non è mai diventata donna, al suo interno lottano una parte matura e una profondamente infantile. La relazione con Sheba non è vissuta con la serietà dell’insegnante ma con l’immaturità della bambina, quella che scrive un diario e che cataloga le sue giornate classificandole con stelline d’oro. Al rifiuto la bambina reagisce con l’unica arma che conosce, il dispetto. 
Ma anche se il dramma lo provoca Barbara, questo non vuol dire che Sheba sia innocente. Lo scandalo di cui parla il titolo lo provoca lei compiendo un’azione sbagliata sapendo di sbagliare. L’anziana collega, nelle sue devianze non compie nessun errore anzi, paradossalmente fa la cosa giusta quando cerca di rendere pubblica la relazione.
Un film intenso, che fonde melodramma e thriller. Due attrici bravissime. Cate Blanchet non è mai stata così bella e sensuale.
“Diario di uno scandalo” racconta la storia di un’amicizia fraintesa, intesa come semplice
rapporto tra colleghi da Sheba (Cate Blanchet); vista come un’occasione per sfuggire alla solitudine da Barbara (Judi Dench). Entrambe diverse per età, carattere, abitudini, hanno in comune il fatto di non saper gestire i sentimenti, di farsi coinvolgere più del dovuto in relazioni sbagliate. Sheba, sposata con figli, ma profondamente insoddisfatta e insicura, cerca di colmare il suo vuoto esistenziale intraprendendo una relazione con un suo studente quindicenne. Barbara, profondamente sola, privata di ogni relazione sociale, a digiuno totale d’amore, reagisce in maniera esagerata ad ogni manifestazione di affetto. Accade quindi che le attenzioni di Sheba accendano qualcosa in lei, qualcosa che 
va oltre la semplice amicizia. Scoprire la relazione segreta rappresenta per Barbara un tradimento, anche se si tratta di un’ipotesi senza fondamento. Ma la vecchia insegnante non ha idea di cosa sia veramente l’amore. Il suo apice sessuale è rappresentato da un banale contatto risalente ai tempi della sua giovinezza. Barbara non è mai diventata donna, al suo interno lottano una parte matura e una profondamente infantile. La relazione con Sheba non è vissuta con la serietà dell’insegnante ma con l’immaturità della bambina, quella che scrive un diario e che cataloga le sue giornate classificandole con stelline d’oro. Al rifiuto la bambina reagisce con l’unica arma che conosce, il dispetto. 
Ma anche se il dramma lo provoca Barbara, questo non vuol dire che Sheba sia innocente. Lo scandalo di cui parla il titolo lo provoca lei compiendo un’azione sbagliata sapendo di sbagliare. L’anziana collega, nelle sue devianze non compie nessun errore anzi, paradossalmente fa la cosa giusta quando cerca di rendere pubblica la relazione.
Un film intenso, che fonde melodramma e thriller. Due attrici bravissime. Cate Blanchet non è mai stata così bella e sensuale.
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