C’erano due ragazzi allora nella città, ed erano amici la notte e il giorno. Camminavano assieme nelle strade e stavano assieme nei bar e nelle sale da ballo e andavano dietro alle stesse ragazze. Erano amici come forse tanti altri lo erano, ma loro credevano in quel loro rapporto di essere speciali. Forse furono proprio quelli gli anni giusti, gli anni in cui quei due individui camminavano nelle strade, nelle piazze e nei giardini della loro città.
Quattro amici si incontrano la sera di Natale per una partita di Poker. Lo scopo è quello di “spennare” un facoltoso industriale (Carlo Delle Piane), avvezzo al gioco ma non alle vincite. Lele (Alessandro Haber) scrive di cinema ed è un uomo mite, Ugo (Gianni Cavina) fa le televendite in tv, Stefano (Gorge Eastman) è padrone di una palestra. I tre non navigano in buone acque, ed è per questo che si appoggiano al quarto amico , Franco (Diego Abatantuono) che possiede un cinema ed è l’unico che può tenere testa agli eventuali rilanci della danarosa preda. Franco e Ugo però hanno finito la loro amicizia da un pezzo, a causa di un’imperdonabile azione del secondo.
E’ così che i cinque passano questa bizzarra notte di natale, dove riaffiorano ricordi dolorosi, dove l’amicizia cede il passo all’interesse e dove le apparenze ingannano.
“Regalo di Natale” è un piccolo gioiellino, sorretto da un cast straordinario dominato da un bravissimo Carlo Delle Piane vincitore del leone d’oro come miglior attore. Diego Abantantuono recita qui il suo primo ruolo serio tolti i panni del “terrunciello”, mattatore indiscusso di gran parte della commedia italiano anni ’80. Bravissimo Alessandro Haber, unico puro tra i cinque, che brilla per il suo candore e per la sua innocenza.
Un film che parla dell’amicizia, che nulla può contro la miseria (sia monetaria che di scrupoli).
Pupi Avati dirige una storia bellissima, che scorre come una dolce poesia nonostante l’argomento profano.
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