venerdì 23 febbraio 2007

La rivincita di Natale

La rivincita di Natale (2003, regia Pupi Avati)



E’ lecito non vendicarsi? Non vendicarsi avvelena l’animo quanto vendicarsi, se non di più….

Il tempo passa per tutti, tutto si cancella, anche i brutti ricordi. C’è una scena però che franco (Diego Abatantuono) non riesce a togliersi dalla testa, il tragico finale di quel Natale in cui l’avvocato Sant’Elia (Carlo Delle Piane), con una mano vincente gli ha tolto tutti i soldi durante una partita a pocker. Una mano da duecento milioni. Più di dieci anni sono passati, Franco è riuscito a risollevarsi, ora è quasi più ricco di prima, pronto per quella rivincita tanto agognata. E così dunque i cinque si riuniscono. Ugo (Gianni Cavina), il traditore, che per una giusta legge del contrappasso ha ricevuto una dose maggiore del male che ha procurato. Lele (Alessandro Haber), devastato da un cancro ai polmoni che ha infranto tutti i suoi sogni, cancellando il suo candore. Stefano (Gorge Eastman), le cui condizioni economiche sono notevolmente migliorate e che ha ormai accettato la sua omosessualità. Tutti attorno al tavolo verde, per passare un’altra vigilia di Natale.
Giustizia sia dunque per Franco, che merita la sua vendetta, ma su chi?
Un seguito inevitabile, dopo il bellissimo “Regalo di Natale”. Pupi Avati toglie l’amaro che aveva lasciato nella bocca di tutti noi, spettatori del primo film. Una trama leggermente più complicata, e una riflessione ancora più triste e cinica nei confronti dell’amicizia, che forse può essere pura solo quando si è giovani, lontano da doveri, responsabilità e brama di denaro.
Cast bravissimo, come nella pellicola precedente.





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