giovedì 22 settembre 2011

Human Centipede 2: Tom Six parla del film e del suo protagonista Laurence R. Harvey

Inutile nasconderlo: sono curiosissimo di vedere cos’ha combinato Tom Six con il suo The Human Centipede II (Full Sequence), sequel del film shock The Human Centipede. Tutto il polverone che si sollevato in questi ultimi mesi è riuscito a catalizzare l’attenzione nei suoi confronti. Non solo la mia eh, ma anche quella del New York Times, che ha recentemente intervistato il regista…


Tom Six ha parlato della genesi del film originale, del suo sequel e del malvagio (e alquanto disturbato) Martin, interpretato da Laurence R. Harvey, il “mad doctor” di questa nuova avventura. Qui sotto trovate alcuni passaggi significativi, pubblicati dal sito ScreenWEEK:


Come ti è venuta l’idea di Human Centipede? 

Un giorno stavo guardando la televisione con alcuni amici, e c’era questo disgustoso molestatore di bambini. Così, per scherzo, ho detto che qualcuno avrebbe dovuto cucirgli la bocca al culo di un camionista grasso come punizione. Tutti hanno riso. Ma l’idea continuava a girare nella mia testa. Ho pensato che questo fosse l’horror finale. 

Una volta scritta la sceneggiatura è stato difficile trovare il cast? 

È stato un vero inferno trovare gli attori. Abbiamo fatto i casting a New York e gran parte degli attori rifiutavano nel momento in cui gli veniva illustrata l’idea. Pensavano che fossi un pazzo europeo. Così molti hanno lasciato subito. I più furbi però sono rimasti. Volevano sapere di più. Siamo arrivati al punto che dovevano inginocchiarsi, con un sedere molto vicino al loro volto, e a quel punto molte ragazze hanno rinunciato, perché non potevano farlo. Hanno studiato recitazione o chissà cos’altro e hanno pensato: “Oh mio Dio, sul serio dovrei far vedere questo ai miei genitori?”. 

Il termine “torture porn” viene spesso usato per identificare film horror contemporanei come Hostel e Saw. Ti darebbe fastidio se dovessero etichettare così anche The Human Centipede? 

Non ci sarebbero problemi, in realtà mi piace quel termine. Guardo i film porno, naturalmente, e mi piacciono, non ho problemi a dirlo. E ci sono tanti film horror pieni di tortura e miseria. Questo è il genere. […] Penso che il mio si possa definire un “torture porn” in salsa europea. 

Dando al primo film il sottotitolo “First Sequence” hai sottolineato l’intenzione di realizzare altri film. Cosa ci sarà in questo sequel? 

La prima parte è decisamente più psicologica. Molte cose avvengono nella tua testa e non si vedono sullo schermo. Nella seconda parte ho deciso di puntare più sulla componente grafica, mostrando tutto quello che non si era visto nel primo. Ho visto molti film horror che hanno avuto sequel e non erano altro che una fotocopia del primo. […] Quando ero impegnato con il lancio promozionale del primo e stavo scrivendo il secondo, molte persone mi hanno chiesto “cosa succederebbe se un maniaco decidesse di realizzare al tua idea?”. E lì ho capito che quella era la strada da seguire. 

La fama raggiunta dal primo capitolo ha reso più facile o difficile la realizzazione del sequel? 

La fase di produzione è stata molto più facile. Come si può immaginare, quando abbiamo fatto l’audizione per le persone che compongono il millepiedi cerano molti attori che volevano farlo. Alle audizioni si presentavano inginocchiati e dicevano: “Quando posso cominciare?”. Ovviamente la scelta del cattivo è stata molto più difficile, perché le persone che avevano visto il primo avevano in un certo modo ammirato il Dr. Heiter e non volevo che questo succedesse di nuovo. Volevo l’esatto opposto del Dr. Heiter. Avevo in mente una figura precisa per Martin me nessuno degli attori che avevo visto corrispondeva. Quando Laurence è entrato ho pensato subito che fosse lui. Era incredibile. E poi gli ho chiesto di violentare una sedia. 

Sul serio? Perché? 

Perché volevo capire se fosse in grado di darmi tutto quello che cercavo. Era molto importante per me. Lo ha fatto in una maniera molto convincente e senza manifestare vergogna. Ho pensato che fosse lui il mio uomo! 

Quando hai saputo che la British Board of Film Classification aveva bannato il film come ti sei sentito? 

Ho avuto delle forti reazioni. Da una lato ho pensato che si trattasse di una grandissima pubblicità dal punto di vista commerciale. Ma dall’altro mi sono molto arrabbiato. Come può essere che nel 2011 gli spettatori non sono liberi di giudicare se poter vedere o meno un film? 

Stai già pensando ad un terzo Human Centipede? Di cosa parlerà? 

Volevo sul serio farne un secondo e in generale l’idea è sempre stata di farne tre. Perché tre film fanno un millepiedi umano, si possono unire dando vita ad un film di quattro ore e mezza. Ho già inmente qualcosa per il terzo. Ho ancora un film a disposizione per mettere in mostra le mie folli idee

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...