giovedì 23 giugno 2011

Un tuffo nel passato, la recensione

Regia: Steve Pink
Cast: John Cusack, Crispin Hellion Glover, Lizzy Caplan, Chevy Chase, Sebastian Stan, Rob Corddry, Craig Robinson, Lyndsy Fonseca
Durata: 1h 41m
Anno: 2010

Tre amici di lunga data sono accumunati dal rimpianto dei vecchi, gloriosi, tempi che furono. Adam (John Cusack) è stato da poco mollato dalla ragazza e vive con Jacob (Clark Duke), un nipote nerd che passa intere giornate incollato al computer; Nick (Craig Robinson) ha un lavoro che non gli dà soddisfazioni e vive con il perenne sospetto che sua moglie l’abbia tradito; poi c’è Lou (Rob Corddry), che non è mai cresciuto e che, a causa della sua negligenza, ha quasi rischiato di morire. Il gruppo decide così di riunirsi per passare un weekend nello stesso posto che ha rappresentato l’esaltazione della loro gioventù, per rivivere in qualche modo quei magici momenti, portando con loro il giovane e disadattato Jacob. Per l’occasione affittano la stessa stanza d’albergo presa vent’anni prima, ma c’è una piccola differenza: compreso nel prezzo c’è anche un viaggio indietro nel tempo, proprio in quei gloriosi anni ’80, effettuato con una… vasca idromassaggio!


Arriva nelle nostre sale, con un anno di ritardo sulla tabella di marcia e oltretutto ficcata alla meno peggio tra le varie uscite estive, messe lì tanto per tappare qualche buco, Un tuffo nel Passato, pellicola diretta da Steve Pink – regista del singolare college movie Ammesso – e interpretata da un cast che unisce nomi del calibro di John Cusack, Rob Corddry e Craig Robinson (che molti di voi avranno recentemente visto in Zack & Miri – Amore a… primo sesso) a glorie più o meno vecchie della commedia e del cinema in generale, come Chevy Chase e Crispin Glover. Un titolo caratterizzato da una trama che, sulla carta, lascerebbe perplesso chiunque, ma che invece è stato in grado di rivelarsi una piacevolissima sorpresa.

Rispetto alla miriade di “commediacce” che il panorama cinematografico hollywoodiano continua a sfornare ogni anno, con cadenza quasi regolare, Hot Tub Time Machine (questo il titolo originale) presenta una differenza sostanziale: è sul serio in grado di far ridere, senza dover ricorrere costantemente ai soliti mezzucci che hanno fatto la fortuna di lungometraggi come quelli diretti dalla poco premiata ditta composta da Jason Friedberg e Aaron Seltzer, qui ridotti veramente al minimo (e in ogni caso ogni scivolone è lontano anni luce da quelli del recente cinema di genere). Attraverso una trama che definire pretestuosa sarebbe un eufemismo, Steve Pink è riuscito a dare vita ad una pellicola nostalgica, in grado di riportare alla mente la gloriosa commedia (non solo) demenziale americana e altri titoli di culto come Ricomincio da capo e, ovviamente, Ritorno al Futuro, che rivive attraverso più citazioni, che trovano la massima esaltazione nella presenza concreta nel cast dell’ex George McFly cinematografico (Crispin Glover).

Insomma, ci troviamo di fronte ad un film che non ha la pretesa di offrire molto, se non quell’ora e mezza di sano svago che ultimamente il cosiddetto cinema comico è in grado solo di promettere, per poi rivelarsi una fiacca rielaborazione di vecchi cliché usurati dal tempo. Con questo non si vuole certo dire che Un tuffo nel Passato sia una commedia innovativa. Ma perlomeno è genuina.

Pubblicato su ScreenWEEK

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