lunedì 6 giugno 2011

Country Strong, la recensione

Regia: Shana Feste
Cast: Garrett Hedlund, Gwyneth Paltrow, Tim McGraw, Leighton Meester
Durata: 1h 57m
Anno: 2010

La star della musica country Kelly Canter (Gwyneth Paltrow) è pronta per fare il suo ritorno sul palco, dopo aver passato un lungo periodo in un centro di riabilitazione a causa di alcuni problemi con l’alcol. Durante questa permanenza Kelly ha avuto modo di legarsi molto a Beau Hutton (Garrett Hedlund), che lavora nella clinica ma è anche un cantautore particolarmente promettente, a tal punto che la donna convince il marito e manager James (Tim McGraw) a dargli una possibilità, facendogli aprire i concerti del suo tour. James accetta, ma decide di inserire nello spettacolo anche la giovane Chiles Stanton (Leighton Meester), ex reginetta di bellezza e aspirante cantante country pop. Comincia così il tour, ma le cose non sembrano andare per il verso giusto. Kelly infatti non si è ripresa del tutto, il suo matrimonio sembra giunto al capolinea e, come se non bastasse, è costretta a fare i conti con il più straziante dei sensi di colpa.


Risulta sul serio difficile giudicare un film come Country Strong. Si potrebbe tagliare corto subito, dicendo che si tratta di un lungometraggio calibrato ad arte per suscitare una forte empatia nel pubblico e che usa come pretesto la musica country per creare un’atmosfera patinata, indubbiamente d’effetto ma più tendente al pop che alle ruvide tradizioni di un genere che in America è sacrosanto quanto il baseball.
Ma la verità è che sarebbe solo un facile mezzuccio per non voler ammettere che ci troviamo di fronte ad un film che funziona e anche parecchio. Una cosa molto singolare, perché sul serio abbiamo a che fare con un’opera nei confronti del quale l’aggettivo “ruffiano” calza a pennello.
Country Strong è un perfetto esempio di come un cast azzeccato e perfettamente calato nella parte sia in grado di sollevare anche le storie più banali, rendendole perlomeno piacevoli. Il merito della riuscita di questa pellicola è infatti principalmente degli interpreti: Garrett Hedlund sembra sul serio nato per suonare di fronte ad un pubblico in visibilio, il suo vocione ben si addice alla musica di riferimento e la sua interpretazione risulta ancora più strana se si pensa alla sua recente incursione nel mondo hi tech di Tron Legacy, che sul serio non potrebbe essere più diverso; la giovane Leighton Meester si trova perfettamente a suo agio nel ruolo di lolita country, come anche Gwyneth Paltrow, che non si vedeva così in forma da secoli.

Esistono sicuramente esempi più alti di fusione tra country music e cinema, come lo splendido Radio America e il più recente Crazy Heart, nei confronti dei quali il film in questione non può fare altro ammettere la sua inferiorità. Ma vedere un cast così in forma è sempre un grande piacere e sarebbe ingiusto non mettere in evidenza la cosa.

Pubblicato su ScreenWEEK

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