giovedì 10 marzo 2011

Scuola Media

Scuola Media (2010, regia Marco Santarelli)



Più volte il cinema ha dimostrato interesse nei confronti della scuola, dedicando lungometraggi in grado di analizzare ogni aspetto di questa istituzione e delle persone che le ruotano attorno. I motivi che potrebbero spingere qualcuno ad osservare quest’ambiente sono molti, ma, ultimamente sembrano essersi ridotti ad una sola manciata, collegata in modo strettissimo ad una semplice domanda: cosa ne sarà delle nuove generazioni in un periodo di crisi – sociale ma non solo – come quello che stiamo vivendo?

È questo il tema di fondo che, pur non essendo apertamente dichiarato, sembra scaturire da Scuola Media, film documentario diretto da Marco Santarelli, presentato al 28° Festival di Torino.
La pellicola, ambientata nella scuola Luigi Pirandello di Taranto, mostra appunto la vita di questa struttura, che come molti altri istituti di periferia vive costantemente a contatto con disagi che sicuramente non sono legati solo al sud e che uniscono un’intera popolazione.
Mettendo in evidenza quella che si potrebbe definire una vera e propria reazione a catena, l’opera di Marco Santarelli sembra volerci ricordare che alcune problematiche particolarmente attuali, come la crisi del sistema universitario, trovano i propri fattori scatenanti sin dalla più tenera età. Questo non vuol dire però che ci troviamo di fronte ad un film di denuncia contro i metodi educativi contemporanei. Quella che traspare è infatti la voglia di mostrare una piccola realtà che, nonostante le numerose avversità cui è costantemente sottoposta, cerca di sopravvivere dando il meglio di sé, ma che troppo spesso non viene ascoltata.

Per fare questo il regista ha deciso di nascondersi nell’ombra, evitando qualsiasi cosa in grado di rendere artificioso il racconto – come commenti alle immagini o trovate registiche troppo evidenti – e limitandosi a mostrare le cose così come sono. Volti, studenti, professori, momenti di lezioni. La vita scolastica in ogni sua essenza. Il risultato è un film che riesce a raggiungere il suo obiettivo. Sarà anche solo una presa di coscienza, ma è molto più di quello che si è fatto finora.

Pubblicato su ScreenWEEK

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