martedì 15 marzo 2011

Captain Blood

Captain Blood (1935, regia Michael Curtiz)



Arrestato durante la Rivolta di Monmouth e ingiustamente accusato di tradimento, il dottor Peter Blood viene venduto come schiavo. Il suo sogno di libertà lo porta a diventare il più famoso pirata del mar dei Caraibi.

Parlare di pirati senza citare Captain Blood è praticamente impossibile. Ci troviamo infatti di fronte ad un titolo che rappresenta alla perfezione il cinema di genere “cappa e spada” e che può vantare al suo interno una serie di nomi tra i più importanti del panorama cinematografico hollywoodiano della prima metà del ‘900, insuperati e insuperabili tuttora.

Diretto nel 1935 da Michael Curtiz, questo film ha rappresentato un vero e proprio riscatto per le produzioni targate Warner Bros., che, complici una serie di insuccessi e le conseguenza della grande depressione, non passava un periodo tra i più felici. L’idea di realizzare una pellicola in costume ispirata alle gesta eroiche del Capitan Blood, eroe dell’omonimo romanzo scritto da Rafael Sabatini nel 1922, si è infatti rivelata una vera e propria ancora di salvezza per gli Studios, in cerca di un prodotto in grado di soddisfare le esigenze del pubblico e, perché no, riproporre quelle atmosfere che avevano reso grandi alcune produzioni di genere realizzate nei gloriosi anni del muto.

Protagonista del film è quell’Errol Flynn diventato con il tempo una vera e propria icona di un certo tipo di cinema. Risulta molto difficile credere che questo sia stato il suo primo grande ruolo, eppure è così. Nel periodo in cui erano i nomi sul manifesto a decretare gran parte del successo di una pellicola, la produzione decise di rischiare parecchio, affidando ad un attore praticamente sconosciuto in America l’intero peso della storia. Una sfida vinta nel migliore dei modi dalla Warner Bros., che in questo modo non ha fatto altro che consacrare una star, diventata con il tempo un vero e proprio modello per una nuova generazioni di interpreti.

Ma quello di Errol Flynn non è certamente l’unico grande nome coinvolto in quest’opera, che può infatti vantare un villain del calibro di Basil Rathbone. Il duello tra il suo personaggio, il pirata francese Levasseur, e il Capitan Blood è forse uno dei più famosi combattimenti con spada rappresentati sul grande schermo (riproposto successivamente in Robin Hood, che vede ancora una volta la collaborazione di questi due caratteristi). Merito anche della regia di un autore versatile come Michael Curtiz, che è riuscito – attraverso movimenti di macchina particolarmente suggestivi – a donare azione anche ai momenti più statici di questa storia, rendendola più dinamica che mai.

Pubblicato su ScreenWEEK

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