L’estate è ormai alle porte. Tempo di cinema Horror, come tradizione insegna. Tempo di remake, come il recente cinema di genere ci ha abituati.
Per ora ci accontentiamo di un antipasto, a base di brividi coreani e soldi statunitensi, che produce il solito (e prevedibile) frutto, ma che almeno non lascia del tutto contrariati.
Il titolo scelto questa volta per la riesumazione è Two Sisters, pellicola coreana diretta da Ji-woon Kim, autore anche del bellissimo Bittersweet Life.
Un film che riprende gli stilemi tipici del genere, ma che visivamente possiede una marcia in più.
In America si è deciso di mettere un segno di spunto anche sopra questo nome, cosa ormai all’ordine del giorno e che non deve assolutamente stupire (tra talenti e idee il cinema di genere americano sta assorbendo praticamente tutto).
Artefici di questa operazione di restyling i fratelli Guard, un breve curriculum alle spalle ma una discreta capacità rappresentativa.
E’ merito loro infatti la buona (anche se sarebbe meglio dire parziale) riuscita di questo film, che fonde atmosfere da Ghost e Detective Story in un connubio certamente non nuovo, ma di sicuro effetto.
Niente per cui gridare al miracolo insomma (neanche il titolo originale lo era), ma sicuramente molto meglio di altre pellicole simili.
Qualche trascuratezza a livello narrativo, alcuni dialoghi indecisi tra lo sconcertante e il ridicolo, spiriti che godono della facoltà del vedo e non vedo (che, a seconda dell’uso, ha la capacità di risultare sexy o inquietante).
Anche questa in fin dei conti è Estate.
Per ora ci accontentiamo di un antipasto, a base di brividi coreani e soldi statunitensi, che produce il solito (e prevedibile) frutto, ma che almeno non lascia del tutto contrariati.
Il titolo scelto questa volta per la riesumazione è Two Sisters, pellicola coreana diretta da Ji-woon Kim, autore anche del bellissimo Bittersweet Life.
Un film che riprende gli stilemi tipici del genere, ma che visivamente possiede una marcia in più.
In America si è deciso di mettere un segno di spunto anche sopra questo nome, cosa ormai all’ordine del giorno e che non deve assolutamente stupire (tra talenti e idee il cinema di genere americano sta assorbendo praticamente tutto).
Artefici di questa operazione di restyling i fratelli Guard, un breve curriculum alle spalle ma una discreta capacità rappresentativa.
E’ merito loro infatti la buona (anche se sarebbe meglio dire parziale) riuscita di questo film, che fonde atmosfere da Ghost e Detective Story in un connubio certamente non nuovo, ma di sicuro effetto.
Niente per cui gridare al miracolo insomma (neanche il titolo originale lo era), ma sicuramente molto meglio di altre pellicole simili.
Qualche trascuratezza a livello narrativo, alcuni dialoghi indecisi tra lo sconcertante e il ridicolo, spiriti che godono della facoltà del vedo e non vedo (che, a seconda dell’uso, ha la capacità di risultare sexy o inquietante).
Anche questa in fin dei conti è Estate.
Pubblicato su Cineocchio
3 commenti:
Per la serie, meglio questo che niente. Sicuramente mi farò male e lo vedrò ^^
Ale55andra
questo filmi mi attira moltissimo. Una delle grandi gioie della vita è andarsene a vedere un bell'horror al cinema sfuggendo al caldo e alle boiate del palinsesto estivo targato RAI
assolutamente! :)
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