Raggiungere il successo grazie ad un Telefilm è una cosa che presenta più lati negativi che positivi. La ragione è una, impossibile da sottovalutare e riassumibile nella difficoltà che spesso gli attori incontrano nel tentativo di scollarsi il proprio personaggio di dosso.
Pensate a Kyle MacLachlan per esempio, e provate a ricordarvi di lui al di fuori dell’ambigua cittadina di Twin Peaks.
Difficile vero?
La sua figura è rimasta nell’immaginario comune come quella dell’agente Dale Cooper, ma il ragazzo non ha certo avuto a che fare solo ed esclusivamente con l’oscuro mondo della Reginetta del liceo Laura Palmer.
Per quanto riguarda il suo esordio sul grande schermo, possiamo citare due pellicole - Dune e Velluto Blu – dirette sempre da David Lynch (creatore insieme a Mark Frost di Twin Peaks).
Un’altra (la terza per successione) per la regia di Jack Sholder.
Il film in questione è L’Alieno, un tipico prodotto di serie B, frutto di una fusione di generi che abbraccia l’Action, il Poliziesco e il Fantascientifico (sulla scia di titoli come L’invasione degli Ultracorpi, o Gli Invasori Spaziali).
La cosa bella è che il ruolo interpretato da Kyle MacLachlan non è neanche troppo distante da quello di Cooper, dato che si tratta sempre di uno stralunato agente dell F.B.I. (o presunto tale) mandato a Los Angeles per condurre delle indagini.
Il resto è puro cinema poliziesco dei tempi migliori, tra Richard Donner e Walter Hill, impreziosito da ottimi effetti speciali e da una storia che strizza l’occhio, soprattutto nel finale, alle vecchie paranoie politiche della migliore Sci-Fi.
Come dirà John Carpenter solo un anno più tardi, gli Alieni vivono, sono tra noi, e guarda caso le loro mire espansionistiche raggiungono le più alte vette amministrative.
Facciamo tesoro di queste considerazioni.
Visto l’andazzo potrebbero risultare addirittura confortanti.
Pensate a Kyle MacLachlan per esempio, e provate a ricordarvi di lui al di fuori dell’ambigua cittadina di Twin Peaks.
Difficile vero?
La sua figura è rimasta nell’immaginario comune come quella dell’agente Dale Cooper, ma il ragazzo non ha certo avuto a che fare solo ed esclusivamente con l’oscuro mondo della Reginetta del liceo Laura Palmer.
Per quanto riguarda il suo esordio sul grande schermo, possiamo citare due pellicole - Dune e Velluto Blu – dirette sempre da David Lynch (creatore insieme a Mark Frost di Twin Peaks).
Un’altra (la terza per successione) per la regia di Jack Sholder.
Il film in questione è L’Alieno, un tipico prodotto di serie B, frutto di una fusione di generi che abbraccia l’Action, il Poliziesco e il Fantascientifico (sulla scia di titoli come L’invasione degli Ultracorpi, o Gli Invasori Spaziali).
La cosa bella è che il ruolo interpretato da Kyle MacLachlan non è neanche troppo distante da quello di Cooper, dato che si tratta sempre di uno stralunato agente dell F.B.I. (o presunto tale) mandato a Los Angeles per condurre delle indagini.
Il resto è puro cinema poliziesco dei tempi migliori, tra Richard Donner e Walter Hill, impreziosito da ottimi effetti speciali e da una storia che strizza l’occhio, soprattutto nel finale, alle vecchie paranoie politiche della migliore Sci-Fi.
Come dirà John Carpenter solo un anno più tardi, gli Alieni vivono, sono tra noi, e guarda caso le loro mire espansionistiche raggiungono le più alte vette amministrative.
Facciamo tesoro di queste considerazioni.
Visto l’andazzo potrebbero risultare addirittura confortanti.
Pubblicato su Cineocchio
4 commenti:
Miticissimo Kyle McLachlan! Io lo adoravo!!!
Ale55andra
Kyle McLachlan è stato uno dei miei miti...Dale Cooper che parla con la sua segretaria tramite il registratore è inarrivabile, peccato che al cinema abbia azzeccato solo un film (Velluto BLU) anche se questo L'alieno non l'ho visto ma mi hai fatto venire curiosità per cui lo recupererò!
Mamma mia!
E' una vita che non pensavo a questo film!
Come dicevi giustamente tu è un prodotto "di serie B", ma ha tutta una sua dignità artistica (aumentata dall'effetto nostalgia)
E poi vorrei ricordare qui anche Michael Nouri, qui compagno d'avventura di MacLachlan, già co-protagonista di Flashdance
A saperlo fare un cinema di genere come questo, di gente come Walter Hill o come il Donner gi 16 blocks se ne sente proprio la mancanza.
Per autori del genere darei indietro una caterva di quelli inserit nel gotha del cinema D'AUTORE.
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