Perché, come ho già detto in precedenza, non si è vissuto di soli Pudding e Fish & Chips.
Riassunto delle puntate precedenti:
Identikit di un delitto (2007, regia Andrew Lau)
Si, lo so. Richard Gere in uno dei ruoli più oscuri della sua carriera, perso all’interno di un mondo dove la disperazione sembra essere l’unico motivo portante. Dove chi nasce tondo, non può morire quadrato e se vuoi (soprav)vivere devi saper anestetizzare ogni sentimento superfluo.
Detto così suona bene, peccato che all’interno di questa storia sia solo la noia a regnare incontrastata.
Oltretutto quelle scelte registiche, che tanto ricordano lo Stone di metà anni ’90, non fanno altro che rendere il tutto più criptico e pesante.
Tanto che a distanza di pochi giorni riesco a ricordare veramente poco del film, eccetto Avril Lavigne che, a conti fatti, è l’unica cosa che vorrei davvero rimuovere.
Shrooms – Trip senza ritorno (2006, regia Paddy Breathnach)
E chi l’avrebbe mai detto che l’Irlanda è la patria dei funghetti allucinogeni!
Lo sa bene un gruppo di giovani ragazzi, decisi a passare qualche serata di sballo all’interno dei tutt’altro che rassicuranti boschi locali.
Certo, c’è sempre il rischio che un brutto Trip possa rovinare l’allegro quadretto da figli dei fiori di nuova generazione, soprattutto se alimentato da inquietanti leggende locali.
Ma vuoi mettere lo sballo?
Come al solito in questi casi, ci vuole veramente poco a capire dove la storia vuole andare a parare, soprattutto se si ha un minimo di dimestichezza con il genere.
E se i boschi avrebbero dovuto essere lo scenario ideale per una storia che fonde terrore psicologico e “surviving”, tanto vale farsi un giretto nei parchi vicino casa nostra.
Almeno ci si gode l’aria pura.
X- Files: Voglio crederci (2008, regia Chris Carter)
Ho abbandonato la serie troppo presto.
Forse per questo il colpo di scena più grande è stato vedere Fox Mulder e Dana Scully baciarsi e dormire insieme.
Per quanto riguarda il film, quello che poteva essere un pregio – il cercare di allontanarsi dal telefilm originario – si è rivelato il suo più grande difetto.
Questo X-Files ricalca si le atmosfere televisive, ma più che altro sembra una versione lunga di Cold Case.
I due “indagatori dell’incubo” avrebbero potuto esserci come non esserci.
Ma anche il film del resto.
Hellboy 2 – The Golden Army (2008, regia Guillermo Del Toro)
Addirittura meglio del primo, che al tempo avevo molto apprezzato.
Ma la cosa che più adoro di Del Toro è il fatto che sia riuscito ad affermare un’estetica personalissima e ormai facilmente riconoscibile.
Non è cosa da poco.
Parlando del film, bisogna dire che si allontana parecchio dal fumetto cui si riferisce, senza però subirne le conseguenze.
Doomsday (2008, regia Neil Marshall)
In questo caso ogni commento è superfluo.
Chi segue Cinedelia sa bene come da queste parti gli anni ’80 e tutta la filmografia di genere nata in quel periodo siano venerati.
Trovare nel 2008 un film che riesce perfettamente a riproporne le atmosfere (pecche comprese) non può che renderci felici.
E’ vero, all’interno di questa storia l’originalità è un optional, soprattutto per chi conosce bene la miriade di titoli omaggiati lungo la strada.
Ma in fondo a chi importa?
Altri registi fanno la stessa cosa da una vita e sono considerati geni…
Postal (2007, regia Uwe Boll)
E’ il primo film di Uwe Boll che sono riuscito a vedere fino alla fine senza giungere ad un compromesso con me stesso, e questa è sicuramente una grande conquista.
L’Ed Wood del nuovo millennio continua ad affermare le sue carenze registiche e stilistiche, è vero, ma ormai ha raggiunto un tale status che lo si adora proprio per questo.
Poi, a differenza delle pellicole precedenti, questa può vantare qualche scena comica volontaria.
E questo porta le grandi conquiste a due.
Riassunto delle puntate precedenti:
Identikit di un delitto (2007, regia Andrew Lau)
Si, lo so. Richard Gere in uno dei ruoli più oscuri della sua carriera, perso all’interno di un mondo dove la disperazione sembra essere l’unico motivo portante. Dove chi nasce tondo, non può morire quadrato e se vuoi (soprav)vivere devi saper anestetizzare ogni sentimento superfluo.
Detto così suona bene, peccato che all’interno di questa storia sia solo la noia a regnare incontrastata.
Oltretutto quelle scelte registiche, che tanto ricordano lo Stone di metà anni ’90, non fanno altro che rendere il tutto più criptico e pesante.
Tanto che a distanza di pochi giorni riesco a ricordare veramente poco del film, eccetto Avril Lavigne che, a conti fatti, è l’unica cosa che vorrei davvero rimuovere.
Shrooms – Trip senza ritorno (2006, regia Paddy Breathnach)
E chi l’avrebbe mai detto che l’Irlanda è la patria dei funghetti allucinogeni!
Lo sa bene un gruppo di giovani ragazzi, decisi a passare qualche serata di sballo all’interno dei tutt’altro che rassicuranti boschi locali.
Certo, c’è sempre il rischio che un brutto Trip possa rovinare l’allegro quadretto da figli dei fiori di nuova generazione, soprattutto se alimentato da inquietanti leggende locali.
Ma vuoi mettere lo sballo?
Come al solito in questi casi, ci vuole veramente poco a capire dove la storia vuole andare a parare, soprattutto se si ha un minimo di dimestichezza con il genere.
E se i boschi avrebbero dovuto essere lo scenario ideale per una storia che fonde terrore psicologico e “surviving”, tanto vale farsi un giretto nei parchi vicino casa nostra.
Almeno ci si gode l’aria pura.
X- Files: Voglio crederci (2008, regia Chris Carter)
Ho abbandonato la serie troppo presto.
Forse per questo il colpo di scena più grande è stato vedere Fox Mulder e Dana Scully baciarsi e dormire insieme.
Per quanto riguarda il film, quello che poteva essere un pregio – il cercare di allontanarsi dal telefilm originario – si è rivelato il suo più grande difetto.
Questo X-Files ricalca si le atmosfere televisive, ma più che altro sembra una versione lunga di Cold Case.
I due “indagatori dell’incubo” avrebbero potuto esserci come non esserci.
Ma anche il film del resto.
Hellboy 2 – The Golden Army (2008, regia Guillermo Del Toro)
Addirittura meglio del primo, che al tempo avevo molto apprezzato.
Ma la cosa che più adoro di Del Toro è il fatto che sia riuscito ad affermare un’estetica personalissima e ormai facilmente riconoscibile.
Non è cosa da poco.
Parlando del film, bisogna dire che si allontana parecchio dal fumetto cui si riferisce, senza però subirne le conseguenze.
Doomsday (2008, regia Neil Marshall)
In questo caso ogni commento è superfluo.
Chi segue Cinedelia sa bene come da queste parti gli anni ’80 e tutta la filmografia di genere nata in quel periodo siano venerati.
Trovare nel 2008 un film che riesce perfettamente a riproporne le atmosfere (pecche comprese) non può che renderci felici.
E’ vero, all’interno di questa storia l’originalità è un optional, soprattutto per chi conosce bene la miriade di titoli omaggiati lungo la strada.
Ma in fondo a chi importa?
Altri registi fanno la stessa cosa da una vita e sono considerati geni…
Postal (2007, regia Uwe Boll)
E’ il primo film di Uwe Boll che sono riuscito a vedere fino alla fine senza giungere ad un compromesso con me stesso, e questa è sicuramente una grande conquista.
L’Ed Wood del nuovo millennio continua ad affermare le sue carenze registiche e stilistiche, è vero, ma ormai ha raggiunto un tale status che lo si adora proprio per questo.
Poi, a differenza delle pellicole precedenti, questa può vantare qualche scena comica volontaria.
E questo porta le grandi conquiste a due.
14 commenti:
W Avril Lavigne.
Lo dici con lo stesso tono con cui diresti "W Uwe Boll!"...vero? ;P
Invidio la tua capacità di sintesi.
"quello che poteva essere un pregio – il cercare di allontanarsi dal telefilm originario – si è rivelato il suo più grande difetto." Non c'è bisogno di aggiungere altro. Anzi sì, la frase finale alla recensione.
Devo recuperare "Doomsday" assolutamente...
e' impressionante il fatto che praticamente condivido ogni pensiero relativo a questi film e dicevo esattamente le stesse identiche parole ieri sera ad una decina di persone ad un compleanno. eri una di quelle?!
@ noodles: pensa che io a volte vorrei essere più prolisso...:)
@ chimy: ASSOLUTAMENTE!
@ olocausto random: si...ero quello che prendeva appunti...;P
Sì "Doomsday" interesse moltissimo anche me. Interessante anche Hellboy 2, peccato averlo perso al cinema.
Identikit di un delitto, non ne sapevo niente, lo lascio lì dov'è.
Shrooms, ne avevo letto male già da tempo, come sopra.
X-Files, idem.
Hellboy 2, purtroppo l'ho lisciato a cinema, Anche a me il primo è piaciuto tanto. Aspetto il DVD. Ultimamente sto un po' intrecciato con il lavoro.
Doomsday, considerando Neil Marshall uno bravo e quello che scrivi cercherò di vederlo. Non ne sapevo niente.
Postal, come sopra ma al contrario.
Saluti!
@ luciano: recuperali assolutamente in dvd!
@ roberto fusco junior: anche per te vale lo stesso di sopra...
Filippo Shrooms un film veramente e scandalosamente brutto. Doomsday una mezza figatona, se non fosse per qualche difettuccio qua e là. Però quanto mi sono fomentata!!!
Non lo dire a me, doomsday ha avuto la capacità di farmi gasare come non mi succedeva da secoli!!!^^
Io ho deciso di non andare a vedere x files: sono fan da sempre e l idea di venire deluso...beh, faccio finta che non sia mai uscito!^^
Mrdavis
Del Toro è, per quanto mi riguarda, un regista da scoprire perchè non ho mai visto nulla! Il trailer di HELLBOY THE GOLDEN ARMY è figherrimo!
Punto poi su Neil Marshall, che dopo THE DESCENT si merita stima incondizionata
@ mr davis: se sei fan di anche di cold case puoi lo stesso vederlo. Basta non fare caso agli attori!;)
@ iggy: e cosa aspetti?!? ;P
The descent è stato un gran bel film, ma con questo revival Marshall si è davvero guadagnato tutta la mia stima!
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