Se esiste un vademecum del genere poliziesco, questo film sembra seguirlo alla lettera.
Abbiamo uno sbirro dal grilletto facile (Keanu Reeves), la cui abilità è direttamente proporzionale al suo lato oscuro, alimentato costantemente dall’alcol e dal ricordo di una moglie defunta.
Corruzione a palate, soprattutto all’interno di quell’istituzione che dovrebbe combatterla.
Un misterioso omicidio, che porterà il nostro eroe a riesumare segreti destinati a rimanere sepolti.
Una cucchiaiata di atmosfera noir (ma non per forza notturna) che serve a rendere il tutto più sporco, cattivo e deprimente.
Queste le caratteristiche di Street Kings, opera seconda di David Hayer.
La penna che ha partorito questa storia è quella di James Ellroy, cantore del lato oscuro di Los Angeles, ma l’atmosfera dominante è quella senza infamia e senza lode della sufficienza, che accompagna la pellicola in un alternarsi di buone trovate e clamorose cadute di stile (che si risollevano completamente nel finale).
Partecipa anche Hugh Laurie ormai talmente legato all’ambiente sanitario da ricordare il suo Dr. House al minimo sguardo saccente.
E questo è un peccato.
Abbiamo uno sbirro dal grilletto facile (Keanu Reeves), la cui abilità è direttamente proporzionale al suo lato oscuro, alimentato costantemente dall’alcol e dal ricordo di una moglie defunta.
Corruzione a palate, soprattutto all’interno di quell’istituzione che dovrebbe combatterla.
Un misterioso omicidio, che porterà il nostro eroe a riesumare segreti destinati a rimanere sepolti.
Una cucchiaiata di atmosfera noir (ma non per forza notturna) che serve a rendere il tutto più sporco, cattivo e deprimente.
Queste le caratteristiche di Street Kings, opera seconda di David Hayer.
La penna che ha partorito questa storia è quella di James Ellroy, cantore del lato oscuro di Los Angeles, ma l’atmosfera dominante è quella senza infamia e senza lode della sufficienza, che accompagna la pellicola in un alternarsi di buone trovate e clamorose cadute di stile (che si risollevano completamente nel finale).
Partecipa anche Hugh Laurie ormai talmente legato all’ambiente sanitario da ricordare il suo Dr. House al minimo sguardo saccente.
E questo è un peccato.
10 commenti:
Il dr House lo odio, Reeves non sa recitare, tranne in rari casi, dal trailer già si capisce che è na fetecchia...insomma se anche tu mi dici che non ne vale la pena, perchè recuperarlo?
Dr. House l'ho adorato per le prime stagioni e ora anch'io lo sopporto a malapena. Purtroppo è una serie che risente del tirare la corda.
Per quanto riguarda il film, non è del tutto sbagliato. Ci sono diverse cose azzeccate, reeves non è poi così male, ma la storia è prevedibilissima e in alcuni punti lascia molto a desisiderare.
Merita comunque una visione? Purtroppo in questi giorni hopoco tempo e se dovessi perderlo lo recupererò per una visione casalinga.
magari aspetta che lo passino in tv!:)
Meno peggio di quanto temessi ... Ciao, Ale
è vero...ma da un film scritto da Ellroy mi aspettavo di più!
Con quel cast, non mi sarei mai avvicinato ad una sala in cui lo proiettavano!^^
MrDavis
effettivamente dovevo pensarci meglio, ma c'è forest whitaker.
E alla fine non è poi così disastroso...
cagatella...
accidenti come sei stato laconico...^^
Io due o tre cose le salverei...
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