Il Tempo.
Quante potrei raccontarne io sul Tempo.
Cominciamo col dire che ultimamente scarseggia…
Riassunto delle puntate precedenti:
I padroni della notte (2007, regia James Gray)
Diciamo subito che quello di James Gray è uno di quei polizieschi(noir) che riescono a non farti rimpiangere i bei tempi andati. All’interno di una notte quasi perenne, la storia di due fratelli, uno figlio e poliziotto modello (Mark Wahlberg), l’altro pecora nera in via di redenzione (Joaquin Phoenix), non solo profuma di quelle atmosfere tipiche anni ’80 (sfiorando l’anacronismo più sano), ma riesce a godere di una credibilità ormai rara (quando si tratta di pellicole simili).
Certo, non ci si trova di fronte alla fiera della perfezione e qualche cosa lascia a desiderare, ma l’approssimazione (o faciloneria) che traspare in alcuni momenti è facilmente sorvolabile, anche perché riesce a rendere il tutto più “oldies”.
Gli interpreti sono bravissimi (qui si è particolarmente adorato Phoenix, ovviamente subito dopo Robert Duvall) e il film possiede un secondo tempo davvero notevole.
Da antologia l’inseguimento/attentato automobilistico sotto la pioggia.
Così serrato, scarno ed efficace da riuscire a far perdonare quel finale così brutto.
Persepolis (2007, regia Marjane Satrapi)
Penso non ci sia molta da aggiungere.
Il film autobiografico della Satrapi, tratto dall’omonimo fumetto è un’opera perfettamente dosata.
Garbato, ironico e lontano da qualsiasi intento facilmente melodrammatico.
La storia della piccola Marjane, infanzia passata a Teheran, adolescenza a Vienna (per sfuggire alla repressione) è una piccola parabola sull’ingiustizia e sulla difficoltà d’integrazione, che adotta la tecnica del Bildungsroman come metafora di uguaglianza per nulla banale.
Dei disegni stupendi, con lievi rimandi al cinema di Méliès e a quello espressionista, fanno di questo lungometraggio un vero e proprio gioiello d’animazione.
Tutti i numeri del sesso (2008, regia Daniel Waters)
Questo perché per ogni film minimamente intellettuale che vedo, devo recuperare con qualcosa di veramente trash.
La storia è quella di Roderick Blank (Simon Baker) un giovane yuppie in carriera che un bel giorno riceve un’e-mail contenete l’elenco di tutte le donne con cui ha fatto e farà sesso.
Contento dell’inaspettato dono, il nostro amico passerà gran parte del film inzuppando il suo biscotto a destra e sinistra, giungendo alla conclusione che il sesso senza amore è si bello, ma un uomo ha bisogno anche di altri valori (che vi credete?).
Nel frattempo una giovane vedova nera (Winona Ryder, che dopo l’arresto fa quello che può..) in cerca di vendetta, semina vittime maschili tra la popolazione americana.
Tralasciando la psicologia da due e mezza del pomeriggio, che pervade l’intero film, c’è da dire che qualche risata (politicamente scorretta) la storia riesce anche a strapparla, ma è tutto così sconclusionato, prevedibile e inutilmente esplicito, da far credere che ogni intento grottesco sia puramente casuale.
Rifacendomi alla morale della pellicola quindi, concluderei con un bel: “Chi cazzo se ne frega!”.
La settimana prossima l’avrò già dimenticato…
Quante potrei raccontarne io sul Tempo.
Cominciamo col dire che ultimamente scarseggia…
Riassunto delle puntate precedenti:
I padroni della notte (2007, regia James Gray)
Diciamo subito che quello di James Gray è uno di quei polizieschi(noir) che riescono a non farti rimpiangere i bei tempi andati. All’interno di una notte quasi perenne, la storia di due fratelli, uno figlio e poliziotto modello (Mark Wahlberg), l’altro pecora nera in via di redenzione (Joaquin Phoenix), non solo profuma di quelle atmosfere tipiche anni ’80 (sfiorando l’anacronismo più sano), ma riesce a godere di una credibilità ormai rara (quando si tratta di pellicole simili).
Certo, non ci si trova di fronte alla fiera della perfezione e qualche cosa lascia a desiderare, ma l’approssimazione (o faciloneria) che traspare in alcuni momenti è facilmente sorvolabile, anche perché riesce a rendere il tutto più “oldies”.
Gli interpreti sono bravissimi (qui si è particolarmente adorato Phoenix, ovviamente subito dopo Robert Duvall) e il film possiede un secondo tempo davvero notevole.
Da antologia l’inseguimento/attentato automobilistico sotto la pioggia.
Così serrato, scarno ed efficace da riuscire a far perdonare quel finale così brutto.
Persepolis (2007, regia Marjane Satrapi)
Penso non ci sia molta da aggiungere.
Il film autobiografico della Satrapi, tratto dall’omonimo fumetto è un’opera perfettamente dosata.
Garbato, ironico e lontano da qualsiasi intento facilmente melodrammatico.
La storia della piccola Marjane, infanzia passata a Teheran, adolescenza a Vienna (per sfuggire alla repressione) è una piccola parabola sull’ingiustizia e sulla difficoltà d’integrazione, che adotta la tecnica del Bildungsroman come metafora di uguaglianza per nulla banale.
Dei disegni stupendi, con lievi rimandi al cinema di Méliès e a quello espressionista, fanno di questo lungometraggio un vero e proprio gioiello d’animazione.
Tutti i numeri del sesso (2008, regia Daniel Waters)
Questo perché per ogni film minimamente intellettuale che vedo, devo recuperare con qualcosa di veramente trash.
La storia è quella di Roderick Blank (Simon Baker) un giovane yuppie in carriera che un bel giorno riceve un’e-mail contenete l’elenco di tutte le donne con cui ha fatto e farà sesso.
Contento dell’inaspettato dono, il nostro amico passerà gran parte del film inzuppando il suo biscotto a destra e sinistra, giungendo alla conclusione che il sesso senza amore è si bello, ma un uomo ha bisogno anche di altri valori (che vi credete?).
Nel frattempo una giovane vedova nera (Winona Ryder, che dopo l’arresto fa quello che può..) in cerca di vendetta, semina vittime maschili tra la popolazione americana.
Tralasciando la psicologia da due e mezza del pomeriggio, che pervade l’intero film, c’è da dire che qualche risata (politicamente scorretta) la storia riesce anche a strapparla, ma è tutto così sconclusionato, prevedibile e inutilmente esplicito, da far credere che ogni intento grottesco sia puramente casuale.
Rifacendomi alla morale della pellicola quindi, concluderei con un bel: “Chi cazzo se ne frega!”.
La settimana prossima l’avrò già dimenticato…
18 commenti:
Un bel trittico, eterogeneo al punto giusto. Ne ho visto e apprezzato solo uno dei tre. Un altro lo eviterò con cura. Un altro ancora lo volevo vedere ma ancora non ci sono riuscito.
Saludos ;-)
Concordo con ogni singola parola su I padroni della notte...purtroppo Persepolis non l'ho ancora visto, ma rimedierò e l'altro non mi sogno manco di avvicinarmici :P
Ale55andra
Ho visto solo "Persepolis" e concordo. Cercherò di recuperare, magari in dvd, "I padroni della notte".
Un saluto
Insomma devo proprio recuperarlo il film di Gray?...
Su Satrapi mi trovi d'accorderrimo. film bellissimo.
Non ne ho visto nemmeno uno...
Questo I padroni della notte mi intriga sempre più.
Persepolis un buon film. I padroni della notte purtroppo non l'ho visto, probabilmente lo recupererò sul DVD. L'altro non lo vedrò ma un po' mi dispiace perché c'è Winona ;)
@ pickpocket83: ottime prospettive!;)
@ ale55andra: persepolis cerca sssolutamente di vederlo!
@ chimy: fallo perchè un'occhiata la merita...
@ noodles: secondo me si, è un film molto valido, benchè non privo di pecche...
@ roberto fusco junior: io l'ho visto spinto dalle recensioni positive e devo dire che avevano ragione!
@ luciano: winona è l'unica ragione per vederlo!
ma solo a me è piaciuto "tutti i numeri del sesso"???... gli avrò dato più contenuti di quelli che ha in realtà, non riesco a spiegarmelo altrimenti.
su "persepolis" siamo d'accordo, inutile dirlo.
ho visto anch'io persepolis, veramente stupendo
Simone
A parte il commento sul finale, sono daccordo con quanto scrivi sul film di Gray!! Filippo, recupera la sua opera prima LITTLE ODESSA perchè è un gioiellino! E concordo pure su PERSEPOLIS che è un film difficile da odiare. Sul terzo titolo devo ammettere che lo vedrò per ringraziare la Ryder dei suoi gloriosi anni '90! ^^
Non ho visto il Waters, ma sugli altri due siam d'accordo. Anche se io il finale del Gray l'ho trovato s-t-u-p-e-n-d-o.
Un saluto >>>
Di Gray tra l'altro ricordo di aver visto al cinema, e poi mai più, Little Odessa con Tim Roth.
Mica male anche quello.
@ mario: infatti è stata la tua recensione a invogliarmi a vederlo...purtroppo non mi è piaciuto, ma alcune cose mi hanno fatto davvero ridere.
@ simone: d'accordissimo!
@ iggy: a me quel "ti voglio bene!" "Anch'io!" non è piaciuto per niente...Little Odessa cerco di procurarmelo subito, grazie per il consiglio!;)
@ gahan: ripeto, più che altro mi ha irritato quello scambio di battute finale
@ roberto fusco junior: come ho gia detto, mi aziono subito per recuperarlo!
L unico che ho visto è Persepolis...meraviglioso!!!!!
MrDavis
Non ne ho visto uno...
come mi sento "out"!!!
Debbo rientrare nel giro... o rischio di essere messa all'angolo.
Troppo bravo sto Filì!
"Persepolis" non me lo volevavo proprio perdere, ma qui non è arrivato. Speriamo in qualche rassegna semiseria...
mmm, ti spiego come la penso...
Devo premettere che mi è piaciuta molto la rassegnazione che aleggia nella seconda parte di "We own the night", in cui Bobby sembra fare certe scelte solo ed esclusivamente perchè non ha alternative. Davanti a questo, quelle parole esplicitano l'unica certezza che ha in quel momento: il forte legame con il fratello. Se aggiungi che i due erano personalità chiuse e abbandonate a se stesse, con un rapporto che non andava oltre la cortesia, quel "ti voglio bene" alla fine acquista un significato molto forte. Ecco, mi è sembrato meno facile di quello che può sembrare come chiusura! :)
Non avevo letto il commento di Iggy, sorry!
@ mr davis: ovviamente concordo.
@ chiara: sempre grazie per i frequenti complimenti!:)
Ti auguro veramente di riuscire a vederlo, ne vale la pena!
@ iggy: su questo non ci sono dubbi.
Il fatto è che avrei preferito un bel silenzio, magari più esplicativo.
Personalmente l'ho trovata un pò gratuita...
@ roberto fusco junior: figurati!
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