George Clooney ci piace.
Prima del suo essere attore ci piace quella sua aria da gigione, da sex symbol d’altri tempi che, in ambito comico, riesce a ricordare l’epoca dei grandi divi, senza far rimpiangere quel periodo d’oro della commedia americana.
Al suo terzo lungometraggio, dopo due titoli molto promettenti, le sue doti registiche rimangono indiscutibili e riescono anche a far trasparire un amore per il grande schermo, genuino come pochi.
“In amore niente regole”, infatti, è una piacevole commedia cinefila, ispirata a quel trentennio Hollywoodiano che ha visto la nascita e l’evoluzione di un cinema sopravvissuto fino ai giorni nostri.
Una storia di Football che, tra tonalità seppia e un gusto per l’immagine e per le musiche piacevolmente “oldies”, riporta alla memoria quelle regole, ormai dimenticate, della slapstick comedy, del cinema muto nato nei Nickelodeon e della sua evoluzione e consacrazione sonora, riassumibile in una manciata di nomi che passano da Howard Hawks a Gary Cooper.
Tra scazzottate, amori accennati e affermazione di uno sport (tra i più famosi in America), Renée Zellweger, giornalista apparentemente senza scrupoli, ci regala le solite smorfiette, ma il ruolo le dona, rendendola particolarmente affascinante.
Clooney, lasciate da parte le passate predisposizioni alla denuncia (qui solo accennate), regala manciate di charme, del tutto in linea con lo spirito del film.
Certo, fosse tutto durato il tempo di una partita, sarebbe stato meglio.
Prima del suo essere attore ci piace quella sua aria da gigione, da sex symbol d’altri tempi che, in ambito comico, riesce a ricordare l’epoca dei grandi divi, senza far rimpiangere quel periodo d’oro della commedia americana.
Al suo terzo lungometraggio, dopo due titoli molto promettenti, le sue doti registiche rimangono indiscutibili e riescono anche a far trasparire un amore per il grande schermo, genuino come pochi.
“In amore niente regole”, infatti, è una piacevole commedia cinefila, ispirata a quel trentennio Hollywoodiano che ha visto la nascita e l’evoluzione di un cinema sopravvissuto fino ai giorni nostri.
Una storia di Football che, tra tonalità seppia e un gusto per l’immagine e per le musiche piacevolmente “oldies”, riporta alla memoria quelle regole, ormai dimenticate, della slapstick comedy, del cinema muto nato nei Nickelodeon e della sua evoluzione e consacrazione sonora, riassumibile in una manciata di nomi che passano da Howard Hawks a Gary Cooper.
Tra scazzottate, amori accennati e affermazione di uno sport (tra i più famosi in America), Renée Zellweger, giornalista apparentemente senza scrupoli, ci regala le solite smorfiette, ma il ruolo le dona, rendendola particolarmente affascinante.
Clooney, lasciate da parte le passate predisposizioni alla denuncia (qui solo accennate), regala manciate di charme, del tutto in linea con lo spirito del film.
Certo, fosse tutto durato il tempo di una partita, sarebbe stato meglio.
10 commenti:
però. uno dei pochi giudizi lusinghieri. generalmente sto film viene additato per eccessivo accademismo e lentezza.
punti di vista...
ti farò sapere il mio.
ciau
Infatti, credo tu sia l'unico a cui sia piaciuto un pò più degli altri. Io rimango ancora curiosa, vedremo...
Ale55andra
@ mario e ale55andra: che dire, io l'ho trovato adorabile. Leggero come una bolla di sapone, ma veramente adorabile, sebbene, come ho scritto alla fine, sarebbe stato meglio accorciarlo di una mezzoretta.
Effettivamente sul finale è un po' lento.
Ci tengo a precisare poi che adoro le ambientazioni anni venti...
Sono d'accordo con l'ultima frase. Certo in alcuni momenti è adorabile, la ricostruzione delle commedie di quegli anni è riuscita ma fino ad un certo punto. è piacevole, questo sì, ma poco incisivo.
Giudizi poco lusinghieri in generale. Avevo deciso di lasciar perdere, ma la tua recensione rimette in gioco il film (per me). A questo punto devo verificare e capire se mi piacerà o meno. Ti ringrazio.
sono d'accordo praticamente su ogni punto...dici bene anche quando lo descrivi come adorabile...purtroppo però è un film che non lascia molto...ovvero..è il classico film che a fine anno mi sarò purtroppo dimenticato..leggero come una bolla di sapone.secondo me senza la storiella d'amore leggermente forzata avrebbe funzionato anche meglio!
@ edo: in alcuni casi poco incisivo può essere anche un pregio, nel senso, una commedia leggera deve per forza essere leggera e scanzonata.
Ehm...non credo di essere stato molto chiaro...^^
@ Luciano: come al solito, attendo impressioni!;)
@ Deneil: Non so, la storia d'amore è comunque in linea con i film cui si ispira...
Ohhh, come sono d'accordo con te!!!!!!!!!!!!!!
Una perfetta ricostruzione, un film piacevole e frizzante e situazioni e gag che mi hanno divertito molto (il primo battibecco al bar è bellissimo!!!).Poi, come te sono un debole:mettetemi una ambientazione anni 20 e mi avete comprato!
MrDavis
Quindi a parte problemi" di durata il film è da vedere. Bene! Clooney ha rifatto centro.
@ mr davis: sono contento che sia piaciuto anche a te. Ci tenevo molto a sapere le tue impressioni!;)
@ roberto fusco junior: secondo me si!
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