Per quanto mi riguarda, Fellini rimane un “Tabù”.
Uno di quegli autori di cui difficilmente riuscirei a parlare, non conoscendone l’opera omnia (e non è detto che ci riesca in seguito).
L’effetto che ogni suo film riesce ad avere sul sottoscritto, è pari solo all’immenso timore di scriverne che ne scaturisce, dovuto alla preoccupazione di trattare ognuna di queste esperienze visive in maniera superficiale e senza il rispetto dovuto.
“Le notti di Cabiria” non fa eccezione e se mi ritrovo a parlarne è per un’analogia di fondo che ho trovato all’interno di questa stupenda (e spietata) storia:
Quella tra la prostituta Cabiria (una splendida Giulietta Masina) e il personaggio del Vagabondo romantico, portato alla ribalta da Charles Chaplin.
Una protagonista “clownesca” quella presentataci da Fellini, capace di recitare con il corpo e in grado di esprimere con gli occhi quella tenerezza tipica, caratteristica di pochi attori (e vista soprattutto nel cinema muto).
Vederla allontanarsi dalla telecamera, all’interno di quelle sequenze che più volte ricorrono nella storia è come rivedere lo splendido epilogo di “Tempi Moderni”.
Cabiria, il Vagabondo.
Entrambi procedono lungo un’indefinibile strada (e chissà dove porta).
Un percorso che non si arresta neanche nel finale, dove la protagonista, beffata per l’ennesima volta, si ritroverà a camminare, circondata da indefiniti giullari.
La consacrazione di quella maschera tragica, tipica del clown è qui definitiva e la finzione, caratteristica del film (di ogni film), cade tramite un gesto inaspettato (Giulietta Masina che guarda nella telecamera e, con gli occhi bagnati dalle lacrime, ci saluta sorridendo).
E’ così che, per un attimo, noi non siamo più spettatori e quell’invisibile barriera tra pubblico e personaggio crolla, rendendoci parte della storia.
Uno di quegli autori di cui difficilmente riuscirei a parlare, non conoscendone l’opera omnia (e non è detto che ci riesca in seguito).
L’effetto che ogni suo film riesce ad avere sul sottoscritto, è pari solo all’immenso timore di scriverne che ne scaturisce, dovuto alla preoccupazione di trattare ognuna di queste esperienze visive in maniera superficiale e senza il rispetto dovuto.
“Le notti di Cabiria” non fa eccezione e se mi ritrovo a parlarne è per un’analogia di fondo che ho trovato all’interno di questa stupenda (e spietata) storia:
Quella tra la prostituta Cabiria (una splendida Giulietta Masina) e il personaggio del Vagabondo romantico, portato alla ribalta da Charles Chaplin.
Una protagonista “clownesca” quella presentataci da Fellini, capace di recitare con il corpo e in grado di esprimere con gli occhi quella tenerezza tipica, caratteristica di pochi attori (e vista soprattutto nel cinema muto).
Vederla allontanarsi dalla telecamera, all’interno di quelle sequenze che più volte ricorrono nella storia è come rivedere lo splendido epilogo di “Tempi Moderni”.
Cabiria, il Vagabondo.
Entrambi procedono lungo un’indefinibile strada (e chissà dove porta).
Un percorso che non si arresta neanche nel finale, dove la protagonista, beffata per l’ennesima volta, si ritroverà a camminare, circondata da indefiniti giullari.
La consacrazione di quella maschera tragica, tipica del clown è qui definitiva e la finzione, caratteristica del film (di ogni film), cade tramite un gesto inaspettato (Giulietta Masina che guarda nella telecamera e, con gli occhi bagnati dalle lacrime, ci saluta sorridendo).
E’ così che, per un attimo, noi non siamo più spettatori e quell’invisibile barriera tra pubblico e personaggio crolla, rendendoci parte della storia.
29 commenti:
oddio troppi film da vedereeeee!!!!!!!!!!rece spettacolosa con un gran finale (la foto alla fine è una chicca!)
Tra i genii citati nel commento precedente mi sono scordato Fellini e Bergman. Riguardo l'italiano è un autore che non sono mai riuscito ad apprezzare completamente, ma la sua importanza è innegabile.
fellini è complicato, ma complicato perchè profondo, perchè ha riversato la sua anima su pellicola. Un mondo onirico personale. Per questo è difficile parlarne, poco di oggettivo e molta soggettività. Ho sempre amato tantissimo i suoi personaggi sempre in bilico tra il reale e l' irreale, che derivano dal suo grande amore per il circo... se ne potrebbe parlare per ore e forse non se ne verrebbe mai a capo. Più che un regista fellini è stato un grande artista nel senso più ampio del termine.
Ciao
vabbe per questa pellicola io sono molto di parte.. è tra i miei preferiti..il personaggio di Cabiria è magnifico..è spgnante, ingenuo, fragile e commovente. Cabiria è donna sapendo di non potendoselo permettere..Sa di non potersi innamorare, perchè l'amore non è per le prostitute e nonostante tutto non può soffocare il suo vero io, non può soffocare la sua femminilità e i suoi "sogni di donna"
Un altro immenso film di Fellini. Ora che ci penso è molto tempo che non lo vedo. Mi ci vuole un breve ripasso. Ciao.
Quanto è meraviglioso "Le Notti di Cabiria"! A mio giudizio il miglior film di Fellini. Mi ha colpito il fatto che tu ti sia soffermato nella descrizione della scena finale in cui Gulietta Masina rivolge lo sguardo alla telecamera e sorride nel pianto: quell'immagine è rimasta scolpita nel mio immaginario. La trovo una delle più belle, poetiche, ispirate immagini di cinema mai viste. La celluloide a volte trasuda sentimento vero. E questo ne è l'esempio.
Film BELLISSIMO. Semplicemente.
Saluti.
Para
@ deneil: grazie per i complimenti...inutile dire che è un film da vedere.
@ mr hamlin: io posso solo dire che finora avevo visto solo opere del secondo periodo. Ora che sto vedendo il primo, scopro un capolavoro dopo l'altro...
@ monia: un grande artista, sicuramente.
@ rovistata: edo mi ha anche prestato "Giulietta degli spiriti", dicendo che fellini in quel film è stato particolarmente cattivo nei confronti della moglie. In questo film, nonostante ne scaturisca un ritratto tenero, l'ho trovato lo stesso cattivo (la storia fondamentalmente è straziante).
Cosa devo aspettarmi allora?
@ luciano: mi piacerebbe leggere una tua analisi sul film
@ mario scafidi: alla fine è la scena più ovvia, che salta subito agli occhi e non nego che vederla mi ha molto commosso...anche per me finora è il migliore.
@ Para: BELLISSIMO!
hola filippo. noto che il tuo blog va alla grande. beh ti segnalo l'apertura del mio al link che troverai cliccando sul mio nome. intanto io ti ho inserito tra i miei link. fatti un giro. gianp.
l'errore che si fa con fellini è rivederlo nei suoi film..si sono suoi, li ha partoriti lui, però non è la sua vera vita..giulietta degli spiriti, sì è cattivello..però anche qui c'è una speranza..
@ chimera: holà Giamp!
Anch'io ti linko subito!;)
@ Rovistata: si, la speranza c'è, indubbiamente...quello che volevo dire è che se ho trovato cattivo questo, allora da giulietta degli spiriti cosa devo aspettarmi?
Per quanto riguarda l'"impersonalità" dei film di Fellini, ne avevo già parlato con qualcuno, indovina chi?;)
@ rovistata: fai conto che non abbia detto niente, non avevo letto bene la risposta...
E in questo percorso a ritroso preferisci le opere del secondo periodo o quelle del primo? Io senz'ombra di dubbio quelle del primo.
Anch'io primo periodo, decisamente.
vabbè hai fatto tutto tu..
però ti do un consiglio..parla con me in merito a fellini..il mio fidanzato è troppo di parte..scherzo
e con faccio a parlare con te?
Io esco e tu ti ritiri...;P
ciao filippo, ho visto questo film proprio l'altro ieri, davvero bello, soprattutto la sequenza dell'ipnotizzatore. bravissima anche l'attrice! come tutti i grandi film fa ridere,commuovere,riflettere!
non sopporto molto fellini...
ci riproverò, come è ovvio
La storia del cinema, anche io avrei bisogno di rinfrescarla.
Per adesso finisco Kubrick per la mostra e poi mi ci butterò!
@ mash: quindi l'abbiamo visto quasi in contemporanea!^^
Cmq concordo pienamente con quello che dici...
@ alicesu: cos'hai visto finora?
@ amosgitai: anch'io dovrei approfondire Kubrick finora ho visto solo da "Lolita" in poi...mi mancano tutti i precedenti...
che dire? grande film... tristezza e commozione...
quando si rivede un film di fellini sembra che lui faccia qualcosa di diverso dal cinema, di straordinario, lui va oltre...
io spalanco la bocca e ammiro.
Di recente ho visto Il Casanova, incredibile!
io personalmente tra i suoi capolavori metto in ordine:
I VITELLONI
OTTO E MEZZO
IL CASANOVA
LA DOLCE VITA
e poi gli altri comunque grandiosi...
dio come mi sento ignorante di fronte a queste pellicole :-(
ciao fil... prima o poi vedrò tutto, intanto metto in funzione l'emulizzatore!!
ciaoooooooooooooo!
ho visto la dolce vita (e non sono riuscita a finirlo), I vitelloni (ma troppi anni fa) e Amarcord che è l'unico che mi è piaciucchiato..
ma come sei acidello... ma che vuoi da me se l'età avanza e la stanchezza anche...
io sono vecchia e sti ritmi non li reggo
@ claudio: il casanova lo devo ancora vedere, me ne mancano molti...di quelli che ho visto finora questo e "i vitelloni" sono quelli che mi sono più piaciuti.
@ trinity: siamo un pò tutti nella stessa situazione...;)
@ alicesu: di quelli che citi finora ho visto solo "I vitelloni", ma non ti è piaciuto? Io l'ho trovato bellissimo...
@ rovistata: lo so, prima o poi tutti dobbiamo farci i conti...:)
La vicinanza tra Giulietta in questo film e Charlot è innegabile, e si racchiude tutta in quello sguardo lì...bellissime parole le tue. Pensa, anche io per Fellini ho un terribile timore reverenziale...pur mancandomi soltanto un paio di suoi film, per ora non mi azzardo a scrivere di quelli che ho visto..non riesco. ciao!alla prossima
Grazie per il complimento...^^
Penso che sia una cosa normale...la stessa cosa mi capita con Bergman (e di lui ho visto veramente poco...)
Bella recensione, viva e sentita. Grazie! Questo e "Giulietta degli spiriti" i miei preferiti della coppia Fellini/Masina
Grazie a te per i complimenti! :)
Giulietta degli spiriti è tra le mie prossime visioni...
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