“La finestra sul cortile” è un film che andrebbe (ri)visto e (ri)analizzato oggi, dato che ai nostri televisori l’unica cosa che manca sono un paio di tendine (magari intonate con l’arredamento), una persiana e, perché no, qualche vaso di fiori.
Ora che il voyeurismo è all’ordine del giorno (più di ieri, meno di domani) e tutti, chi più chi meno, ci divertiamo a vestire i panni del “fotoreporter infortunato”, bloccati sulle nostre poltrone e pronti ad additare (e accusare) chiunque sia capace di darcene l’occasione, parlare di “perversione di fondo”, all’interno di questa storia, sarebbe solo un falso moralismo.
Del resto il malconcio James Stewart, protagonista della pellicola, ha fatto bene a fidarsi del proprio intuito. Qualcosa di strano è successo veramente in quel microcosmo urbano così magnificamente orchestrato da Hitchcock (una messa in scena talmente curata e armoniosa da sembrare un balletto) e ad aiutarlo ci penserà la sua splendida compagna (Grace Kelly all’apice della sua bellezza).
Noi, al contrario, spesso sbagliamo con le nostre ipotesi azzardate e difficilmente torniamo sui nostri passi.
Tanto vale dunque godere della bellezza di un cinema che parla in prima persona e che, riflettendo su stesso, ci trascina all’interno di uno squisito gioco delle allusioni (noi, spettatori di uno spettatore) e magari, una volta visto, concentrarsi su una seconda visione, per godere così di quelle coreografie metropolitane osservate attraverso il teleobiettivo.
Una gioia per gli occhi.
Intanto guardo dalla mia di finestra, ritrovandoci tutto.
L’unica cosa che manca è un’avvenente ballerina, intenta a fare aerobica.
Purtroppo…
Ora che il voyeurismo è all’ordine del giorno (più di ieri, meno di domani) e tutti, chi più chi meno, ci divertiamo a vestire i panni del “fotoreporter infortunato”, bloccati sulle nostre poltrone e pronti ad additare (e accusare) chiunque sia capace di darcene l’occasione, parlare di “perversione di fondo”, all’interno di questa storia, sarebbe solo un falso moralismo.
Del resto il malconcio James Stewart, protagonista della pellicola, ha fatto bene a fidarsi del proprio intuito. Qualcosa di strano è successo veramente in quel microcosmo urbano così magnificamente orchestrato da Hitchcock (una messa in scena talmente curata e armoniosa da sembrare un balletto) e ad aiutarlo ci penserà la sua splendida compagna (Grace Kelly all’apice della sua bellezza).
Noi, al contrario, spesso sbagliamo con le nostre ipotesi azzardate e difficilmente torniamo sui nostri passi.
Tanto vale dunque godere della bellezza di un cinema che parla in prima persona e che, riflettendo su stesso, ci trascina all’interno di uno squisito gioco delle allusioni (noi, spettatori di uno spettatore) e magari, una volta visto, concentrarsi su una seconda visione, per godere così di quelle coreografie metropolitane osservate attraverso il teleobiettivo.
Una gioia per gli occhi.
Intanto guardo dalla mia di finestra, ritrovandoci tutto.
L’unica cosa che manca è un’avvenente ballerina, intenta a fare aerobica.
Purtroppo…
23 commenti:
E qui mi tocchi al cuore. la finestra sul cortile è il mio Hitchcock preferito. E James Stewart (in questo film ed altrove) il miglior attore apparso ad Hollywood.
Un film così di immane grandezza da essere all'apparenza un semplice thriller quando invece è un film metalinguistico sul cinema!Quella finestra è lo schermo in cui viene proiettato il film che Stewart fa nella sua testa(e non solo?!).Grace Kelly ogni volta che entra e si siede sul divano mi fa mancare il respiro talmente bella anche se è con Caccia al ladro e con quell abito dorato che mi dà il colpo di grazia.
MrDAVIS
@ mario scafidi: ho visto ancora troppo poco di Hitchcock, per eleggere il mio preferito...cercherò di recuperare al più presto
@ mr davis: Caccia al ladro lo devo ancora vedere...ma l'apparizione di Grace Kelly all'interno di questo film ti mozza il fiato...bellissima...
Sì, un film incredibile. D'accordo con Mr.DAVIS: metalinguistico. Praticamente la storia di uno sguardo che ricostruisce le parti mancanti nella mente, addirittura riproponendole all'esterno nel tentativo di trasformare il film. Ma lo sguardo in realtà è dentro il film, è entrato, incredibile! E' entrato e ricostruisce le parti mancanti scoprendo l'assassino e l'assassino è incredibilmente il regista (lo so è Lars Thorwald ma io voglio pensare che il regista pur di completare il suo film possa anche uccidere). Emh... fa niente non ci fare caso. Ciao.
Sì, un film incredibile. D'accordo con Mr.DAVIS: metalinguistico. Praticamente la storia di uno sguardo che ricostruisce le parti mancanti nella mente, addirittura riproponendole all'esterno nel tentativo di trasformare il film. Ma lo sguardo in realtà è dentro il film, è entrato, incredibile! E' entrato e ricostruisce le parti mancanti scoprendo l'assassino e l'assassino è incredibilmente il regista (lo so è Lars Thorwald ma io voglio pensare che il regista pur di completare il suo film possa anche uccidere). Emh... fa niente non ci fare caso. Ciao.
film che incredibilmente non ho visto nonostante sappia praticamente a memoria la trama e ne abbia visto degli spezzoni..in comprenso ho visto quello schifo di disturbia che diceva di ispirarsi a quest...ma per favore...
Ecco, se iniziamo con i capolavori di Hitchcock inizia a venirmi la voglia di rivederli tutti (credo x la quinta volta)...
Ciao
E dov'è Shia LaBeouf?! Altri tempi questi eh???!!!
Grande capolavoro e altrettanto immensa recensione...
quand'è che recensisci un film di Allen... ho voglia di leggerti! ;PPP
Grande AHFILì!
@ luciano: invece ci faccio caso, le tue analisi sono sempre ben accette...;)
@ deneil: quando ho visto disturbia, ho preferito non farmi male pensando a paragoni...forse per questo sono riuscito a digerirlo meglio (quanto basta per non alzarmi indignato!). ;)
@ chimy: io invece devo fare una mega cura Hitchcock...ripeto, ho visto troppo poco (e solo i più famosi).
@ chiara: guarderò un Allen il più presto possibile...PROMETTO!;P
Grazie per i complimenti, sempre troppo buona!^^
Capolavoro. Probabilmente 1 dei 4 film della storia del cinema.
È il mio preferito di mr Alfred.
Non so piu' quante volte l'ho visto, da quando ho comprato il DVD me lo son visto in lingua originale, in italiano, con sottotitoli in inglese, in italiano, sto pensando all'ungherese visto che ci sono : ) A parte gli scherzi e' il film che probabilmente mi ha fatto venir voglia di conoscere Hitchcock, e da li' tutti i suoi piu' grandi film.
Be' il cinema ci è "tornato" a questo film ma svolgendone poi una versione che - pur essendo caruccia, non malaccia - si discosta dall'elemento più interessante (e anche più destabilizzante) di Hitch, proprio quel voyeurismo che oggi è esploso dieci volte di più.
non è il mio hitchcock preferito, ma è sicuramente sul podio, anche se di hitchcock me ne mancano da vedere ancora quasi una ventina!
@ pogo: Capolavoro...d'accordissimo.
@ gianmario: la voglia di (ri)conoscere Hitchcock a me è venuta recetemente, dopo aver letto "Il cinema secondo Hitchcock".
@ noodle: è vero...anche per questo ho preferito non considerare Disturbia un Remake. Non ha praticamente nulla del film in questione, se non una leggera analogia di storia...
@ MASH: anch'io sono nella tua stessa situazione...
Che film, che film...questo è il mio ideale di cinema! Hitch-Stewart-Grace...immensi. Ora dò uno sguardo pure io fuori dalla mia finestra...chissà...
Se c'è una ballerina che fa aerobica, fammi sapere che corro da te...;)
James Stewart qui è immenso, come del resto tutte le volte che ha lavorato con Hitchcock! Quoto anche io le parole di Mr.Davis!
James Stuart assolutamente immenso
Altro classico...
grandioso!
Anche se in considerevole ritardo (sono stato un po' impegnato ultimamente) eccomi a dire la mia. Concordo con tutti in merito alla grandezza e perfezione del film, ma in effetti è difficile trovare un film brutto nella considerevole filmografia di Hitch (forse "Topaz"?)
L'ennesimo capolavoro di un maestro insuperabile.
Ma, restando sui suoi film, hai mai visto "Nodo alla gola"? E se si, che ne pensi? Da molti è considerato un film "minore", ma è da sempre uno dei miei preferiti (peraltro, come sempre, 50 anni avanti dal punto di vista sociologico)
Nodo alla gola l'ho visto e mi è molto piaciuto...un grandissimo esercizio di stile e non solo...anche Hitchcock però lo considerava un film non riuscito. Dal mio punto di vista lo è, eccome!
Il fatto che a Hitch non piacesse troppo conferma due cose: 1) era un grandissimo perfezionista, che pretendeva moltissimo da se stesso.
2) Anche i maestri sbagliano (giudizio) ;-)
verissimo...leggendo il libro mi sono accorto di quanto fosse perfezionista e di quanto pretendesse da se stesso...vvio che le sue pretese lo portavano ad esprimere giudizi sbagliati...;)
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