Chi non conosce il film, sicuramente conoscerà l’immagine a cui esso è associato:
Le piccole mani di una bambina, poggiate sullo schermo di un televisore acceso.
Anche se Poltergeist non è solo questo, il simbolismo espresso da Hooper nei primi anni ’80 è, ancora oggi, duro a morire e gran parte del merito è da attribuire a quell’eterno bambinone di Steven Spielber, produttore e co-sceneggiatore del film (e la sua mano si vede).
I Poltergeist sono gli “Spiriti Chiassosi”, le loro azioni si manifestano tramite eventi eclatanti, come lo spostamento di oggetti o i rumori secchi e violenti. Tutte cose visibili (e udibili) perfettamente all’interno della storia.
A farne le spese è una povera famiglia americana, la cui unica colpa è quella di abitare una casa molto meno tranquilla di quanto sembri.
Il film è un (classico) concentrato di tensione, calibrata e dosata perfettamente durante lo svolgersi degli eventi e il suo ingresso nell’olimpo dei Cult è sicuramente ben meritato (anche se nel finale, momento più spettacolare della pellicola, si avverte un certo calo).
Ma torniamo a quell’immagine accennata in precedenza perché, guardandola meglio, il significato contenuto al suo interno è meno banale di quanto possa sembrare:
I Demoni (o Poltergeist, che dir si voglia), vivono nelle nostre televisioni, ci abbagliano, ci attirano a loro (la bambina, protagonista del film, entra in contatto con queste presenze proprio attraverso il televisore) e, nella loro malvagità, ci rendono umili sudditi.
Ora, premettendo che la realtà è meno apocalittica di quanto Hooper la volesse dipingere, io sono dell’opinione che negli anni ’80 molti cineasti sono riusciti a vedere molto, molto lontano (più di tutti David Cronenberg, che con il suo Videodrome ha costruito uno dei più duri apologhi contro l’inquietante mercimonio catodico).
Io i Poltergeist li vedo (e li sento) ogni giorno:
Si manifestano nelle prime ore del pomeriggio, vivono nel mio televisore.
Sono seduti su di un trono e all’urlo di “Io sono me stesso!” stanno prendendo il pieno possesso delle nostre menti.
E’ per questo che, per quanto mi riguarda, ho sistemato la mia vecchia edizione (in vhs) del film accanto alle profezie di Nostradamus.
Voi siete anche liberi di non crederci…
Le piccole mani di una bambina, poggiate sullo schermo di un televisore acceso.
Anche se Poltergeist non è solo questo, il simbolismo espresso da Hooper nei primi anni ’80 è, ancora oggi, duro a morire e gran parte del merito è da attribuire a quell’eterno bambinone di Steven Spielber, produttore e co-sceneggiatore del film (e la sua mano si vede).
I Poltergeist sono gli “Spiriti Chiassosi”, le loro azioni si manifestano tramite eventi eclatanti, come lo spostamento di oggetti o i rumori secchi e violenti. Tutte cose visibili (e udibili) perfettamente all’interno della storia.
A farne le spese è una povera famiglia americana, la cui unica colpa è quella di abitare una casa molto meno tranquilla di quanto sembri.
Il film è un (classico) concentrato di tensione, calibrata e dosata perfettamente durante lo svolgersi degli eventi e il suo ingresso nell’olimpo dei Cult è sicuramente ben meritato (anche se nel finale, momento più spettacolare della pellicola, si avverte un certo calo).
Ma torniamo a quell’immagine accennata in precedenza perché, guardandola meglio, il significato contenuto al suo interno è meno banale di quanto possa sembrare:
I Demoni (o Poltergeist, che dir si voglia), vivono nelle nostre televisioni, ci abbagliano, ci attirano a loro (la bambina, protagonista del film, entra in contatto con queste presenze proprio attraverso il televisore) e, nella loro malvagità, ci rendono umili sudditi.
Ora, premettendo che la realtà è meno apocalittica di quanto Hooper la volesse dipingere, io sono dell’opinione che negli anni ’80 molti cineasti sono riusciti a vedere molto, molto lontano (più di tutti David Cronenberg, che con il suo Videodrome ha costruito uno dei più duri apologhi contro l’inquietante mercimonio catodico).
Io i Poltergeist li vedo (e li sento) ogni giorno:
Si manifestano nelle prime ore del pomeriggio, vivono nel mio televisore.
Sono seduti su di un trono e all’urlo di “Io sono me stesso!” stanno prendendo il pieno possesso delle nostre menti.
E’ per questo che, per quanto mi riguarda, ho sistemato la mia vecchia edizione (in vhs) del film accanto alle profezie di Nostradamus.
Voi siete anche liberi di non crederci…
25 commenti:
Ma vogliamo parlare di "L'implacabile"? All'epoca voleva essere divertente/esagerato, ma e' risultato talmente profetico che l'intento kitsch si e' perso quasi del tutto...
Il film non mi ha mai convinto troppo (di Hooper ho, ovviamente, apprezzato soprattutto Non aprite quella porta) forse proprio per l'estrema "invadenza" dell'immaginario spielberghiano (non l'ho mai retto da quel punto di vista).
Però trovo azzeccato e molto arguto il parallelo con la tv trash del pomeriggio.
@ valido: verissimo ^^...nel mio post su l'implacabile ho scritto la stessa cosa...molto profetico e (sempre come ho scritto sul post) poco ci manca...
@ mr hamlin: non aprite quella porta è un'altro cult intoccabile!^^
come ho scritto, secondo me poltergeist perde molto nel finale...ma il resto non mi è mai dispiaciuto...
ma sai che non sapevo fosse di hooper??mi ricordo che vidi l'inizio alcuni anni fa su italia 1..poi decisi di spegnere la tv..erano le 4 di mattina!!!e avevo appena visto finire sullo stesso canale The mangler, storia di una stiratrice assassina tratto da un racconto di king (terribile!!!)..ora mi procuro qualcosa di hooper comunque ...c'è sempre da imparare qui!!!
W i tronisti!!!!:-)))
Sono d'accordo, il film non regge proprio nella parte finale. Peccato, perché l'idea della Tv come contenitore di presenze demoniache era eccezionale (attenzione anche oggi è così). Mi pare che Videodrome (altro livello di qualità) sia dell'anno seguente. Comunque nel complesso un ottimo film. Naturalmente "Non aprite quella porta" è di un livello qualitativo superiore. Oggi si potrebbe sintetizzare: "Non accendete quella TV" (non nel senso di "quella Tv" ma nel senso di "un certo modo di fare Tv"). Grazie Filippo per il post su Hooper. Hai aperto un altro interessante argomento di discussione. A presto.
P.S. Ci credo... ci credo.
@ deneil: ma hai spento la tv per il sonno o perchè non ti aveva convinto il film?
The Mangler lo ricordo...se non erro è di Wes Craven...
@ Luciano: beh si...videodrome è tutta un'altra cosa...prossimamente posterò anche lui ma, dato che per cronenberg sto andando in ordine cronologico, ci vorrà un pò di tempo...il prossimo è Fast Company...
Questo film mi aveva deluso moltissimo... forse per il finale, forse perchè l'ho visto pochi anni fa dopo plurime visioni di Videodrome^^..
Ciao, a presto
spensi per il sonno..le 4 per vedermi un altro film horror mi sembrò troppo..ho appena guardato..the mangler è di hooper..evidentemente era la serata di hooper su italia 1...comunque tutti parlano di hooper (anche prima che leggessi qualcosa su internet)com di un regista che ha azzeccato un film e mezzo:non aprite...e questo a metà..il resto dicono sia feccia..chissà..ti saprò dire..io nel frattempo ho visto un interessante rob roy...
@ chimy: beh...vidodrome è tutta un'altra cosa (e tutto un'altro livello).^^
@ deneil: ah, quindi erravo...cmq su Hooper non hanno tutti i torti, non so se hai visto l'ultimo suo film, il custode, una boiata colossale...
Per quanto riguarda Poltergeist, ripeto, a me non è dispiaciuto ma non è privo di difetti, soprattutto nel finale...
Alla fine le mie Re-Visioni non sono solo Capolavori, ma titoli che ho rivisto e che hanno suscitato in me qualche riflessione (anche al di la del film)...
Ehm...ovviamente un altro livello andava scritto senza l'apostrofo...:(
eh no mi son perso il custode..ne han dette di tutti i colori però quind immagino..so anche di una sua trasposizione del romanzo salem's lot di king che pare essereuna boiata..peccato sti registi che si perdono mi fanno sempre una gran pena..e poi quando sono in estrema difficoltà si rifugiano nei remake delle loro pellicole più famose..chissà che hooper non si decida a fare l'ennesimo seguito-remake di non aprite..non mi stupirebbe!
Questo me lo vedevo.
E mi cagavo anche sotto!! ;-)
@ deneil: ora come ora, mi auguro con tutto il cuore che non lo faccia...^^
@ trinity: daaai...^^
Secondo me riguardandolo ora lo troveresti meno pauroso...
fili, tu rimani fedele a te stesso e tanto di cappello..vabbe io in sti casi cito sempre una frase cult del film SANTA MARADONA: "soltanto vedendo la spazzatura possiamo riconoscere la validità dele altre cose" ora non fraintendere, non sono sostenitrice dei "tronisti" assolutamente, perchè volendo potrei far qui una critica efferata contro sto programma che distorce completamente l'idea(le)delle categorie di UOMO/DONNA CORTEGGIAMENTO/AMORE... ma il mio post vuol chiederti questo:
quando ti vedrò postare un bel film italiano o hollywoodiano anni '50/'60?
eh eh...lo so, ma l'horror è un genere che adoro (come ben sai) e sto cercando di guardare (e riguardare) tutto il possibile per crearmi una sorta di bagaglio culturale...ultimamente poi avevo voglia di vedere solo quel genere.
La fase ormai sembra passata però (ma il prossimo post sarà ancora dedicato ad un film horror).
Ieri ho spezzato guardandomi "Oltre il giardino"...e con l'inverno comincerò a prestare attenzione ad altro tipi di film (compresi quelli che citi, anche perchè gli anni 50/60 sono un periodo che adoro).
e vabbè staremo a vedere e aspettiamo..anche perchè poi di cosa parliamo se non ci accordiamo 1 po'? prossimo film al cinema?
Lunedì vado a Chieti, è il compleanno di Anto e mi sto un pò da lei, quindi mi sa proprio che Ratatouille non lo vedremo insieme...
Se tanto mi da tanto la prossima visione cinematografica sarà proprio Die Hard 4...e personalmente non vedo l'ora...^^
Poltergeist è un buon film. Uno di quelli che ho visto da piccolo e per questo ci legato anche da un legame affettivo.
Videodrome è tutta un'altra cosa come hanno già detto tutti.
Di Tobe Hooper mi miace moltissimo (oltre a Non aprite quella porta) Il tunnel dell'orrore, un'altra pellicola vista tanti anni fa, un altro ricordo indelebile della mia adolescenza.
Per quanto riguarda i film ispirati dalla tv, a parte L'implacabile ricordato da Valido, come non ricordare Truman show, Quinto potere e il sottovalutato e divertente La seconda guerra civile americana di quel genio incompreso di Joe Dante.
Ci sarebbe anche Bolle di sapone un film che non ho visto che si svolge dietro le quinte di una soap opera, interpretato se non erro da Robert Downey Jr.
Un saluto!
Alla prossima e buon fine settimana.
il tunnel dell'orrore dovrei averlo da qualche parte...ma non l'ho mai visto, come anche quello di Dante (di cui non conoscevo neanche l'esistenza e non so perchè mi intriga molto).
Buon fine settimana anche a te...^^
si me l'ha detto edo che saresti andato a chieti..ai ho pensato anch'io a die hard..fai gli auguri ad antonella da parte mia
non mancherò!^^
Va detto che il povero Tobe ha avuto anche una considerevole dose di problemi personali, che certo non l'hanno aiutato nella carriera.
@ Roberto: Sono molto lieto di non esser l'unico a considerare Joe Dante un genio incompreso. Ho visto (e apprezzato) quasi tutta la sua produzione.
ah...non ero a conoscenza di questi problemi...
Se non ricordo male soffri di depressione, o forse anche di qualcosa di più grave sempre di carattere psicologico. Ma credo (e spero per lui) che ne sia uscito, visto che è tornato a dirigere.
Ho scritto soffri anziché soffrì!!!! Argh... scusate... :-(
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