Cento anni dopo un tragico evento, una piccola cittadina del New England sembra rivivere un antico terrore.
E’ giunto in paese il discendente di uno stregone, bruciato sul rogo perché sospettato di inquietanti pratiche occulte.
Tra la popolazione c’è chi è pronto a giurare che il mite visitatore sia la reincarnazione del malvagio uomo, che in punto di morte giurò vendetta su tutti coloro che lo avevano ucciso.
Il film di Roger Corman trae la sua ispirazione dalla letteratura di Edgar Allan Poe (il cui nome è stato storpiato all’interno dei titoli italiani), attingendo a piene mani anche da un altro nome famoso, quello di H. P. Lovecraft, a cui possiamo attribuire quella caratteristica soprannaturale propria della storia, identificabile nella figura Cthulhu (mostruosa divinità) e del Necronomicon (il libro dei Morti).
Pur non potendo godere di una sceneggiatura equilibrata e lineare (molte sono infatti le forzature narrative), il film riesce a vivere della sua atmosfera, giocando con lo spazio e con le ambientazioni (gotiche) in modo pregevole e (classicamente) sopraffino.
I veloci movimenti della macchina da presa, l’uso frequente dello zoom, diventano funzionali e indispensabili alla creazione di una realtà sospesa nel tempo, rarefatta ma al tempo stesso estremamente affascinante (e inquietante).
Vincent Price domina la scena.
Ogni minimo gesto esalta la sua bravura e ogni sua (carismatica) occhiata lascia un solco profondo, duro a rimarginarsi.
E’ giunto in paese il discendente di uno stregone, bruciato sul rogo perché sospettato di inquietanti pratiche occulte.
Tra la popolazione c’è chi è pronto a giurare che il mite visitatore sia la reincarnazione del malvagio uomo, che in punto di morte giurò vendetta su tutti coloro che lo avevano ucciso.
Il film di Roger Corman trae la sua ispirazione dalla letteratura di Edgar Allan Poe (il cui nome è stato storpiato all’interno dei titoli italiani), attingendo a piene mani anche da un altro nome famoso, quello di H. P. Lovecraft, a cui possiamo attribuire quella caratteristica soprannaturale propria della storia, identificabile nella figura Cthulhu (mostruosa divinità) e del Necronomicon (il libro dei Morti).
Pur non potendo godere di una sceneggiatura equilibrata e lineare (molte sono infatti le forzature narrative), il film riesce a vivere della sua atmosfera, giocando con lo spazio e con le ambientazioni (gotiche) in modo pregevole e (classicamente) sopraffino.
I veloci movimenti della macchina da presa, l’uso frequente dello zoom, diventano funzionali e indispensabili alla creazione di una realtà sospesa nel tempo, rarefatta ma al tempo stesso estremamente affascinante (e inquietante).
Vincent Price domina la scena.
Ogni minimo gesto esalta la sua bravura e ogni sua (carismatica) occhiata lascia un solco profondo, duro a rimarginarsi.
10 commenti:
eh roger corman..quanti flm ha fatto???1milione? alcuni sono davvero 1spettacolo altri meno se non emerite boiate..questo non lo conosco..ma c'è vincent price..e tano basta a farmelo avere..ho appena visto un film con lui di cui pubblicherò la rece stase o domani..è un mito!di attori così esageratamente espressivi non ce ne sono più!
questo è il primo corman che vedo...inutile dirti che sto provvedendo a procurarmi altri titoli in massa...^^
Su vincent price non posso che darti ragione...
Corman-Price... si può chiedere di più dalla vita? questo però lo devo ancora vedere, dalla tua rece promette benissimo... a presto, e grazie per la segnalazione!
Figurati...io invece devo assolutamente vederne altri...^^
Ciao
Bellissimo... io i Corman tratti da Poe ho cercato di vederli quasi tutti... t consiglio caldamente "La maschera della morte rossa" e "Il pozzo e il pendolo" (forse i migliori).
Vincent Price, signore assoluto dello schermo, è uno dei miei attori preferiti (anche x questo ho cercato di recuperare questi film).
Ciao, a presto
Sto già provvedendo ;)...questo è il secondo con price che vedo (il primo è stato l'esperimento del dottor k), ne sono rimasto folgorato...^^
Un regista da "saccheggiare" tanti sono i film Horror che ha girato. Questo da te recensito non l'ho visto. Di lui mi sono rimasti impressi "I selvaggi" e "La piccola bottega degli orrori". Questo dovrò recuperarlo. Mi ha incuriosito sapere che nel film vi sono "atmosfere gotiche". Grazie e a presto.
Questo è uno dei film di Corman che mi mancano (anche perché, con la rapidità con cui li realizzava, stargli dietro è dura) ma la sola presenza dell'immenso Vincent Price è più che sufficiente per farmi venir voglia di vederlo...
Ciao e grazie per la dritta,
Mr. Hamlin
@ luciano: la piccola bottega degli orrori me lo sto procurando...i selvaggi non sono riuscito a recuperarlo...cmq è vero, ha girato una miriade di pellicole...
@ mr hamlin: figurati...alla fine (come hai detto anche tu) siamo quì (anche) per questo, no?;)
Assolutamente si! E' il bello dei blog
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