I Simpson - Il film

I Simpson – Il film (2007 , regia David Silverman)

Una cosa bisogna dirla:
Passare dai canonici (e facilmente gestibili) venti minuti televisivi, alla ben più complicata durata classica di un lungometraggio (90 minuti), non è cosa semplice.
Ne sa qualcosa Charles Chaplin che, nel lontano 1921, prima dell’uscita del suo primo lungometraggio: “Il Monello”, incontrò l’ostilità di molte persone, convinte che i tempi ristretti delle sue precedenti comiche non avrebbero mai retto quelli di un intero film (mai dare retta agli sconosciuti!).

I motivi di un possibile insuccesso sono molti, tra i quali il più pericoloso è la noia.
Già, perché in un’ora e mezza, vuoi o non vuoi, non si può solo far ridere e la ricerca di trame “interessanti” in molti casi si è rivelata più fonte di danno che di salvezza.
Questo è il motivo di ben diciotto anni d’attesa.
Il successo ottenuto dalla famiglia gialla, stereotipo dell’american way of life (quella peggiore), prototipo della mediocrità (più vicina a noi di quanto crediamo), emblema dell’uomo medio (chi più di Homer) con tutti i suoi vizi e difetti, aveva dato luogo ad un fenomeno mediatico talmente imponente da non permettere il minimo errore.
Qui la buona notizia: il film scorre liscio, è divertente e non annoia.
Ma c’è anche una cattiva notizia: il film scorre liscio, è divertente e non annoia, niente di più.
Insomma, diciotto anni producono un’enorme aspettativa e questo lungometraggio la soddisfa solo in parte.
Non fraintendetemi, la storia c’è ed è ben articolata (e i momenti esilaranti non mancano):
Homer crea un disastro ambientale, Bart ritrova in Flanders il padre che non ha mai avuto, Lisa si innamora di un giovane ambientalista irlandese e molto altro ancora.
Ma chi (come me) si aspettava un film “storico”, destinato a durare per sempre, dovrà fare i conti con un’inevitabile delusione.
Anche se sul grande schermo, altro non è che televisione.
Niente di più.