Pare che stavolta la distribuzione italiana abbia capito.
C’è voluta l’approvazione di George Romero, il beneplacito di Quentin Tarantino e tutto quel passaparola mediatico per rendere “Shaun of the Dead” (da noi mortificato con il titolo “L’alba dei morti dementi”) un piccolo cult di genere.
I meriti c’erano tutti. Quel film ha rappresentato una piccola speranza ed è riuscito ad accontentare sia il fan dell’horror più puro, che il profano.
Dato che errare è umano, ma perseverare lo è un po’ meno, con “Hot Fuzz” si è cercato di evitare lo stesso errore ed è così dunque che, per la gioia di una ristretta cerchia di appassionati, si è deciso di portare il film al cinema, mantenendo stavolta il titolo originale (riteniamoci fortunati, avrebbero potuto chiamarlo, che so, “Sballati Letali”).
Seguendo la via intrapresa con la pellicola precedente, la premiata ditta Pegg & Wright ha deciso stavolta di fare un’approfondita incursione nel genere Poliziesco, dissacrandone (ma con stile e profonda ammirazione) tutti i luoghi comuni.
La storia è quella di Nicholas Angel, poliziotto tra i più efficienti di Londra. Talmente bravo che, più per paura che per merito, i suoi superiori decidono di trasferirlo in un piccolo paesino di campagna. Al povero agente non resta che accettare a denti stretti, ma l’impatto con la tranquilla vita bucolica non sarà certo dei più felici.
A smorzare questo clima di noia, una serie di delitti apparentemente collegati tra di loro.
Si passa dal poliziesco al thriller, dal gore più puro al western. Il tutto condito con una buona dose del migliore humour inglese.
Tra citazioni e autocitazioni (la scena dello steccato, ripresa da “Shaun of the Dead”) Edgar Wright va sul sicuro, affidando nuovamente le sorti del storia alla coppia Simon Pegg/Nick Frost e riproponendoci una regia che gioca molto con il montaggio e con i picchi di atmosfera (talvolta immotivati), che riescono a donare quel giusto tono grottesco al film (anche se, in alcuni casi, si avverte una certa esagerazione).
Anche questa volta il gioco è riuscito.
Ringraziamo la Regina e attendiamo il prossimo.
C’è voluta l’approvazione di George Romero, il beneplacito di Quentin Tarantino e tutto quel passaparola mediatico per rendere “Shaun of the Dead” (da noi mortificato con il titolo “L’alba dei morti dementi”) un piccolo cult di genere.
I meriti c’erano tutti. Quel film ha rappresentato una piccola speranza ed è riuscito ad accontentare sia il fan dell’horror più puro, che il profano.
Dato che errare è umano, ma perseverare lo è un po’ meno, con “Hot Fuzz” si è cercato di evitare lo stesso errore ed è così dunque che, per la gioia di una ristretta cerchia di appassionati, si è deciso di portare il film al cinema, mantenendo stavolta il titolo originale (riteniamoci fortunati, avrebbero potuto chiamarlo, che so, “Sballati Letali”).
Seguendo la via intrapresa con la pellicola precedente, la premiata ditta Pegg & Wright ha deciso stavolta di fare un’approfondita incursione nel genere Poliziesco, dissacrandone (ma con stile e profonda ammirazione) tutti i luoghi comuni.
La storia è quella di Nicholas Angel, poliziotto tra i più efficienti di Londra. Talmente bravo che, più per paura che per merito, i suoi superiori decidono di trasferirlo in un piccolo paesino di campagna. Al povero agente non resta che accettare a denti stretti, ma l’impatto con la tranquilla vita bucolica non sarà certo dei più felici.
A smorzare questo clima di noia, una serie di delitti apparentemente collegati tra di loro.
Si passa dal poliziesco al thriller, dal gore più puro al western. Il tutto condito con una buona dose del migliore humour inglese.
Tra citazioni e autocitazioni (la scena dello steccato, ripresa da “Shaun of the Dead”) Edgar Wright va sul sicuro, affidando nuovamente le sorti del storia alla coppia Simon Pegg/Nick Frost e riproponendoci una regia che gioca molto con il montaggio e con i picchi di atmosfera (talvolta immotivati), che riescono a donare quel giusto tono grottesco al film (anche se, in alcuni casi, si avverte una certa esagerazione).
Anche questa volta il gioco è riuscito.
Ringraziamo la Regina e attendiamo il prossimo.
13 commenti:
Oilà!Questo non me lo sarei perso per nessun motivo al mondo ma dopo una tua rece così lusinghiera credo che domani correrò al cine!
corri pure...il divertimento è assicurato...^^
sì sì, sono d'accordo con te
lunga vita alla regina! ^^
ops
ero dome
gridiamolo:
GOD SAVE THE QUEEN!!!^^
Questo invece lo vado a vedere al volo! Ma quanto mi è piaciuto Shaun of the dead?? Questi ragazzotti hanno dimostrato di saperci fare senza strafare!
Io invece penso che lo affiterò in dvd!
Non che non mi fidi di te e dome, ma risparmio in vista delle ghiotte uscite di Settembre!
Ciao!
oddio sto digitando al buoi! ho toppato, comq sono Trinity! ;-)
oddio filì scusa, nn è giornata!
volevo dire che sto al buio!
Accendo la luce và!
@ trinity (y):eh eh, digitare al buio comporta dei rischi!^^
Scherzi a parte, se non al cinema, almeno in dvd dagli un'occhiata...ti garantisco che erano secoli che non ridevo così tanto durante una proiezione...
Non vedo l'ora di vederlo; questo insieme a Funeral Party!
Molto caruccio e divertente, di sicuro non memorabile e forse troppo lungo, ma si fa guardare con piacere ^^
Ale55andra
@ iggy: Funeral Party sono curioso di vederlo anch'io...
@ ale55andra: effettivamente non è memorabile, ma è godibilissimo
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