L’estate del 1997 è stata teatro di una delle tragedie più mediatiche della storia. La morte di Lady Diana, la principessa del popolo.
Il film di Stephen Frears cerca di immaginare, facendolo con assoluto realismo, quello che è successo all’interno di Buckingham Palace, in quella settimana che ha preceduto il funerale e che tanto ha fatto chiacchierare tv e giornali.
Hellen Mirren è “The Queen”, la regina, una donna d’altri tempi, forte, superba, che ha mal accettato il matrimonio del figlio con Diana, e male accetta ora la morte della nuora.
Ed è così che la sovrana d’Inghilterra non riesce ad essere sovrana della sua vita, comandata dal popolo che pretende un’umanità ostentata e mediatica, non comprendendo il riservato cordoglio regale.
Pronto a sfruttare l’occasione è il neo eletto Tony Blair, che si fa paladino del popolo inglese, entrando di prepotenza nel palazzo reale e cercando di consigliare al meglio quella donna autoritaria sul come comportarsi.
Nessuna critica però nei confronti della Famiglia Reale. Il regista entra in punta di piedi nella vita privata della regina, mostrandoci una figura forte non per cattiveria, ma per il ruolo imposto. Hellen Mirrel ci offre una bellissima interpretazione, così azzeccata nell’impostazione regale, ma anche così piena di sentimento e passione. I turbamenti di una donna che per la prima volta si trova un intero popolo contro, e per la prima volta è costretta chinarsi di fronte a questo popolo, a questa gente che “vuole solo glamour e lacrime”.
Il film è così convincente nel fondere girato e documenti reali che quasi si stenta a capire dove finisce la realtà e inizia la storia.
Il cast è bravissimo, ma la Mirrel riesce ad offuscare tutti quanti.
Il film di Stephen Frears cerca di immaginare, facendolo con assoluto realismo, quello che è successo all’interno di Buckingham Palace, in quella settimana che ha preceduto il funerale e che tanto ha fatto chiacchierare tv e giornali.
Hellen Mirren è “The Queen”, la regina, una donna d’altri tempi, forte, superba, che ha mal accettato il matrimonio del figlio con Diana, e male accetta ora la morte della nuora.
Ed è così che la sovrana d’Inghilterra non riesce ad essere sovrana della sua vita, comandata dal popolo che pretende un’umanità ostentata e mediatica, non comprendendo il riservato cordoglio regale.
Pronto a sfruttare l’occasione è il neo eletto Tony Blair, che si fa paladino del popolo inglese, entrando di prepotenza nel palazzo reale e cercando di consigliare al meglio quella donna autoritaria sul come comportarsi.
Nessuna critica però nei confronti della Famiglia Reale. Il regista entra in punta di piedi nella vita privata della regina, mostrandoci una figura forte non per cattiveria, ma per il ruolo imposto. Hellen Mirrel ci offre una bellissima interpretazione, così azzeccata nell’impostazione regale, ma anche così piena di sentimento e passione. I turbamenti di una donna che per la prima volta si trova un intero popolo contro, e per la prima volta è costretta chinarsi di fronte a questo popolo, a questa gente che “vuole solo glamour e lacrime”.
Il film è così convincente nel fondere girato e documenti reali che quasi si stenta a capire dove finisce la realtà e inizia la storia.
Il cast è bravissimo, ma la Mirrel riesce ad offuscare tutti quanti.
1 commento:
Film interessante che fà pensare in particolare al relativismo delle convenzioni e delle proprie convinzioni.
In primo piano una donna forte ma prima una regina,ruolo sottovalutato ed a volte dimenticato ma importante per un popolo che lo ama.
Questo popolo voltafaccia che si esprime grazie al "grillo parlante" impersonato da Blair aiuta regina a piegarsi per salvare le apparenze. Ma aiuta una donna a non rispecchiarsi nel suo popolo. Forse questo non è positivo ma la folla ne sarà di certo felice!
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