mercoledì 18 marzo 2009

Ponyo sulla Scogliera

Ponyo sulla Scogliera (2008, regia Hayao Miyazaki)



E’ un vero peccato che qui da noi il cinema d’animazione non sia riuscito (almeno non del tutto) a oltrepassare il discutibile confine dell’età. Un concetto radicato profondamente nella nostra cultura e che relega i cosiddetti cartoni animati ad un pubblico prevalentemente infantile.

Non è così nel paese del Sol levante, dove l’animazione rappresenta una delle tante maniere di fare Cinema e dove Hayao Miyazaki, considerato da critica e pubblico un vero e proprio autore, gode di una fama degna dei più grandi registi.
Ponyo sulla Scogliera, presentato all’ultimo Festival di Venezia, riprende molte delle tematiche care al cinema di Miyazaki. Il rapporto Uomo/Natura, la presenza di protagonisti bambini e una marcata dimensione spirituale, che molto deve alla mitologia Nipponica.
In questo caso si tratta di una fusione tra spiritualità orientale e mito occidentale, visto che la vicenda, come ha sottolineato lo stesso regista, “porta La sirenetta di Hans Christian Andersen nel Giappone contemporaneo. […] Così ho voluto offrire la mia risposta alle afflizioni e alle incertezze dei nostri tempi”.

Un’opera quindi che ha il pregio di accontentare un pubblico eterogeneo e che, avvalendosi di uno stile rappresentativo classico (godiamocelo ancora fin quando dura), presenta una storia in grado di emozionare con la più semplice delle constatazioni:
Tutto ha un’anima all’interno di questo mondo, non solo noi.

Pubblicato su Cineocchio

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo non ho visto nulla del regista (con l'animazione sto parecchio indietro), però potrei cominciare proprio con questo.
Ale55andra

Matteo Porretta ha detto...

i suoi film sono eccezionali, bellissimi, fantastici, meravigliosi, incredibili eccetera eccetera

FiliÞþØ ha detto...

@ ale55andra: recupera assolutamente!

@ matteo porretta: sottoscrivo tutto, compresi eccettera eccetera! ;)

Noodles ha detto...

Verissimo ciò che scrivi. sia quando sono andato ieri io, che a quanto mi dicono altri amici, gli spettacoli son sempre zeppi solo di bambini accompagnati da genitori, e qualche sparuta coppia (anziana o giovane). Come se questo fosse un contentino per soli bambini. Questo è cinema a 24 carati! di un tipo che è unico al mondo.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Il suo è un cinema di altissimo livello. Ti ci perdi dentro.

FiliÞþØ ha detto...

@ noodles: purtroppo è un concetto troppo radicato nella nostra cultura e difficilmente potrà essere superato.

@ roberto fusco junior: verissimo!

Luciano ha detto...

Vero, da noi non sono state ancora abbattute le dighe che separano il mondo in categorie. Cartoni animati = bambini non è un'equazione accettabile. Spero di vedere il film sia per adottare lo sguardo del bambino (soprattutto del bambino che sono stato) sia per emozionarmi come mi riusciva così facilmente quand'ero piccolo.

FiliÞþØ ha detto...

ti garantisco che i presupposti per realizzare queste speranze ci sono tutti! ;)

Anonimo ha detto...

Adorabile! Un'altro capolavoro del Maestro.. E trovo che stavolta l'esser andato per sottrazione sullo stile grafico, e sul target più infantile (apparentemente!) abbia arricchito maggiormente la capacità evocativa del suo immaginario e delle sue suggestioni visive. E ora aspettiamo Totoro finalmente in italiano.
Miyazaki-San, grazie di esistere!!! :D

Monsier Verdoux ha detto...

Davvero un bel film, così come Il castello errante di Howl, che ho visto proprio oggi...
Ponyo è una delizia per gli occhi, come tutti i film di Miyazaki, e la potenza visiva e immaginaria del regista compensa il forse eccessivamente sdolcinato tono della storia (l'unica pecca delle opere di Miyazaki infatti secondo me è solo quella di essere un pò troppo buoniste). E poi alcune sequenze (straordinariamente belle nonostante non si usi il 3d, o forse proprio per questo) sono da antologia, come lo tsunami di onde che si trasformano in pesci.

AlmaCattleya ha detto...

Ciao sono nuova!
Che dire, il cinema di Miyazaki è arte, poesia, incanto, colore (quello vero) e solo gli inetti diranno che è esclusivamente per bambini. Diciamo che Miyazaki permette agli adulti di vedere con gli occhi di un bambino il quale non è affatto stupido e sicuramente non scontato. Ho preso un libro che parla di Miyazaki L'incanto del mondo e lo consiglio a tutti quelli che vogliono entrare dentro la testa del regista. Purtroppo nel libro non c'è Ponyo perché è stato realizzato prima.

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